martedì 29 luglio 2014

Gli USA stanno per riconoscere ufficialmente l'Ucraina proprio alleato

Gli USA stanno per riconoscere ufficialmente l'Ucraina proprio alleato

Riconoscere l’Ucraina come alleato militare degli USA: il relativo progetto di legge è stato presentato alla camera bassa del Congresso da rappresentanti di ambo i partiti americani.

Secondo l’opinione degli autori del documento, tale passo proteggerebbe l’Ucraina “dalle azioni della Russia atte a destabilizzare la situazione”. Gli USA avranno quindi un alleato degno, non c’è che dire: influenti organizzazioni internazionali hanno già riconosciuto come guerra civile quanto avviene in Ucraina, mentre le azioni dell’esercito ucraino sono state qualificate come crimine di guerra.

A quanto risulta l’iniziativa dei congressisti americani è la risposta alla recente dichiarazione di Petro Poroshenko. Il presidente ucraino ha informato sull’intenzione di Kiev di chiedere agli USA lo status di principale alleato degli USA fuori della NATO. Secondo le fonti a Washington, il progetto di legge invita il presidente Barack Obama a fornire al governo ucraino aiuti nella sfera della sicurezza e dello spionaggio. I congressisti spiegano che l’etichetta di “alleato principale” permetterebbe a Kiev di ottenere dalla NATO l’assistenza che viene di solito prestata dalla NATO ai paesi membri. La necessità di tale aiuto viene, naturalmente, motivata dal fatto che la Russia fornirebbe armi alle milizie del Sud-Est ucraino. Viene menzionata, ovviamente, anche l’attinenza di Mosca con la tragedia del Boeing malese, sebbene Washington non abbia presentato ancora prove convincenti a conferma di questo fatto, ha dichiarato il portavoce del Ministero degli Esteri russo Aleksandr Lukaševič:
A Washingto tacciono, evidentemente perché non hanno niente da rispondere o perché la risposta si riduce ad una sola parola: sanzioni. Supereremo questo, ma è deplorevole il fatto che nello stesso tempo gli USA spingano Kiev alla soppressione con la forza del malcontento della popolazione russofona. La conclusione è una sola: l’amministrazione di Barack Obama ha assunto il proprio grado di responsabilità del conflitto interno ucraino e delle sue gravi conseguenze.
Washington rimane fedele alla tradizione di riversare le proprie colpe su altri, rileva Dmitrij Vjatkin, vicepresidente della commissione della Duma di Stato per la legislazione costituzionale:
Non esiste nessuna minaccia all’Europa da parte degli USA. Ma la politica condotta dagli USA e dai loro alleati è volta a generare la sensazione di tale minaccia. La creazione delle basi, l’accrescimento dell’infrastruttura sono chiamati ad aumentare l’influenza della NATO in Europa, a costringere i paesi membri dell’alleanza a sostenere spese suplementare per il mantenimento delle truppe, a provocare allarme nelle file degli alleati.
L’economia ucraina è vicina alla bancarotta. L'erario non possiede denaro per la continuazione dell’operazione punitiva. Questo fatto è stato riconosciuto nel ministero delle finanze del paese. Quindi l’ulteriore offensiva alla Russia deve essere pagata da chi l’ha commissionata, dice Vilen Ivanov, consigliere dell’Accademia delle scienze della Russia:
Diventa chiaro che gli americani non rinunciano alla guerra contro la Russia. Questa guerra avviene già in forme specifiche come le sanzioni economiche, come l’armamento di paesi terzi, in questo caso dell’Ucraina. In ultima analisi, tutto questo è rivolto contro la Russia. Il denaro stanziato sarà destinato a rafforzare l’esercito ucraino avendo in vista determinate prospettive strategiche.
Eppure, Washington difficilmente avvierà consegne dirette di armi a Kiev, ritiene Igor Korotčenko, direttore della rivista Naćionalnaja oborona (Difesa nazionale):
Difficilmente gli USA rischieranno di iniziare forniture su larga scala di armi all’Ucraina. In primo luogo perché i militari ucraini non saranno in grado di usare tecnicamente le armi americane e, in secondo luogo, ciò può provocare un grosso scandalo internazionale. Se si tratta di un graduale coinvolgimento dell’Ucraina nelle strutture della NATO, sarà seguita la strada già sperimentata. L’esempio della Georgia dimostra che questo processo impiegherà non meno di cinque anni.
Intanto gli esperti internazionali hanno raccolto dati sufficienti per trarre conclusioni poco consolatorie per Kiev. Così, la Croce Rossa Internazionale ha riconosciuto che in Ucraina è in corso una vera guerra civile, anziché la presunta operazione antiterroristica. L’organizzazione Human Rights Watch ha presentato prove dei crimini militari di Kiev. Gli specialisti di una delle più prestigiose organizzazioni per la difesa dei diritti dell’uomo hanno stabilito che “i gruppi armati pro-Kiev” durante il bombardamento delle città usano lanciarazzi Grad. Solo negli ultimi tempi in seguito a tali attacchi sono morte decine di abitanti pacifici. Nell’organizzazione dichiarano che ciò può essere equiparato ai crimini di guerra. L’ONU ha già convenuto con gli esperti sul fatto che le azioni di Kiev violano il diritto umanitario internazionale. La Croce Rossa e l’ONU sono abbastanza influenti per definire criminali militari i trasgressori e consegnarli alla Corte penale internazionale.
 


Igor Siletskij 


fonte: http://italian.ruvr.ru/2014_07_28/L-Ucraina-aprira-a-diventare-alleata-degli-USA-0518/ 

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