L’esposizione alle radiazioni dei “ripetitori” (più correttamente Stazione radio base) può essere responsabile di oltre 7.000 decessi a causa di tumori? Secondo una ricerca che arriva dal Brasile, i fatti parlano da soli. Lo studio ha dimostrato l’esistenza di un collegamento diretto tra i decessi per cancro e le reti mobili cellulari nella zona di Belo Horizonte, la terza città del Brasile.
Da cosa deriva questo collegamento diretto?
Oltre l’80% di coloro che sono deceduti a
causa di determinati tipi di tumori risiedevano a circa 500 metri da uno
delle centinaia di ripetitori di telefonia cellulare che popolano la
città.
I tumori oggetto della ricerca (prostata,
seno, polmoni, reni, fegato) sono quelli associati all’esposizione ai
campi elettromagnetici.
Si tratta di una questione molto scottante, e riguarda in primis gli
utilizzatori di cellulari, e persino chi non li usa. Coloro che evitano
la tecnologia mobile, o che si premurano di indossare gli auricolari
per proteggersi dalle radiazioni dannose, sono comunque soggetti alle
radiazioni delle Stazioni radio base.
Lo studio Brasiliano è uno studio isolato?
Studi relativi ai ripetitori per reti mobili
che hanno esaminato la relazione tra l’esposizione alle radiazioni e i
tumori sono state condotti anche nella città di San Francisco, oltre ad Austria, Germania e Israele. Tutti gli studi sono giunti alla medesima conclusione: vivere a una certa prossimità da un ripetitore aumenta il rischio di cancro da 2 a 121 volte, a seconda del tipo di cancro rilevato.
Adilza Condessa Dode, uno
degli ingegneri ricercatori e coordinatrice dello studio brasiliano, si
rivolge a coloro che sono turbati dalle radiazioni dei ripetitori e
spiega che il Brasile non è di certo il solo in questa situazione, “i
livelli di radiazione, sono alti e pericolosi per la salute umana. Più
vicini si vive a un’antenna, maggiore sarà l’esposizione al campo
elettromagnetico.”
Lo studio si è concentrato solo su una città
del Brasile. Ma ciò vale universalmente: l’Italia stessa ha visto negli
anni recenti un proliferare di ripetitori a causa del numero in continua
crescita di cellulari e della necessità di maggiore copertura di rete.
La prova schiacciante
Un
numero sempre maggiore di organizzazioni e molti altri studi, non fanno
altro che avvalorare i risultati dello studio brasiliano. Persino l’Organizzazione Internazionale per la Ricerca sul Cancro (International Association for Research on Cancer,IARC),
dopo avere esaminato le varie ricerche ha concluso e sottolineato che
le onde elettromagnetiche, incluse le radiazioni emesse dalle Stazioni
radio base, sono un possibile cancerogeno.
Perché i ripetitori delle reti mobili sono così pericolosi?
Il pericolo deriva dalla costante attività
delle Stazioni: emettono radiazioni da radiofrequenza pulsata. E’ stato
provato da migliaia di studi che questa radiazione causa un danno
biologico al corpo, che precede la malattia.
Possono infatti, essere annoverate altre
conseguenze all’esposizione, oltre al cancro: mutazioni genetiche;
disturbi della memoria; ostacoli all’apprendimento; insonnia; sindrome
da deficit di attenzione; sbalzi ormonali; disturbi cerebrali;
sterilità; demenza; complicazioni cardiache.
Recntemente la Corte Suprema dell’India ha bocciato il ricorso fatto dalle società di telefonia contro la decisione presa da organi giudiziali dello stato di Rajasthan.
Puoi controllare dove sono i ripetitori di antenne cellulari più vicine a te attraverso questo sito http://opensignal.com/coverage-maps/Italy/.
La mappa mostra un massimo di 100 antenne ad inquadratura quindi per
conoscere quante e dove sono le antenne bisogna zoomare nella zona
interessata. Importante è selezionare nel riquadro di destra la voce
TOWERS così da vedere le antenne anziché COVERAGE che è la copertura. E’
sconcertante sapere quante ce sono e in mezzo ai centri abitati.
Considerate che solo nel comune di Parma ce ne sono più di 100!
Puoi approfondire l’argomento leggendo gli articoli dell’archivio Campi Elettromagnetici
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