Tremori, dolore o fastidio al petto, sensazione di soffocamento: cosa sono gli attacchi di panico e cosa fare per uscirne
Negli ultimi quindici anni i problemi legati allo stress e all’ansia
sono enormemente aumentati e questo soprattutto a causa di stili di
vita troppo frenetici e scarsamente equilibrati. In particolar modo, uno
dei problemi più diffusi è quello gli attacchi di panico.
Si calcola che dieci milioni di italiani abbiano subito uno o più
attacchi di panico nel corso della loro vita. Il disturbo di solito esordisce nella tarda adolescenza o nella prima età adulta
e ha un'incidenza da due a tre volte maggiore nelle donne rispetto che
negli uomini.
Tuttavia spesso non sono riconosciuti e di conseguenza non
vengono curati. La maggior parte delle persone guarisce senza terapia
specifica, mentre una rilevante minoranza sviluppa un disturbo recidivo
da attacchi di panico.
La loro insorgenza è apparentemente ignota e
legata a cause non riconosciute dalla persona che ne soffre. Spesso
l'attacco avviene in momenti di relax psico-fisico in cui la mente è più
predisposta alla riflessione introspettiva.
I sintomi degli attacchi di panico
Ecco alcuni dei sintomi che possono contraddistinguere un attacco di panico:
• tremori;
• dolore o fastidio al petto;
• sudorazione elevata;
• sensazione di soffocamento;
• respiro corto o iperventilazione;
• sensazioni di sbandamento, di instabilità, di svenimento;
• tachicardia o palpitazioni;
• paura di morire;
• sensazioni di torpore o di formicolio;
• paura di impazzire o di perdere il controllo;
• nausea o disturbi addominali;
• sensazioni di irrealtà, di stranezza, di distacco dall’ambiente;
• vampate o brividi;
• forte aumento della pressione sanguigna o rapido crollo;
• paura di stare sempre peggio e di non riuscire a riprendersi.
Le cause degli attacchi di panico
Le
cause legate alla loro insorgenza sono di svariata natura ma tutte
accomunate da un fattore comune. Chi soffre di attacchi di panico si
trova in un momento della sua vita particolare, di svolta personale
profonda, senza però esserne consapevole. Casi tra i più disparati
possono esserne caratterizzati, sia persone profondamente segnate da
eventi dolorosi, sia persone apparentemente serene e felici.
Le domande da porsi quando si inizia a soffrire di questo disturbo sono principalmente tre:
• che cosa sto facendo contro la mia volontà?
• che cosa sto negando a me stesso ?
• qual è la verità cui non voglio dare voce?
Le
risposte arriveranno automaticamente solo nel momento in cui si
deciderà di smettere di negare a se stessi di avere un problema e di
continuare a pensare che la propria vita sia perfetta così com’è.
Solo
in un secondo momento si potrà chiedere e ricevere aiuto seguendo una terapia psicologica adeguata, decidendo così di aprire le porte al cambiamento.
In
questo momento storico l’attenzione comune è sempre più rivolta
all’avere e sempre meno all’essere. Non ci riconosciamo più e quel che è
peggio non sappiamo più chi siamo: è proprio per
riportarci a noi stessi che l'attacco di panico si manifesta. Ci vuole
indicare che la via scelta è errata o non è quella che realmente avremmo
voluto intraprendere. Solo accentando le sue manifestazioni e imparando
ad ascoltare profondamente noi stessi, sarà possibile uscirne e
ricominciare a vivere.
Eleonora Poletti
fonte: http://www.scienzaeconoscenza.it/articolo/attacchi-di-panico-sintomi-e-cura.php
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