Il titolo originale di questo appello, in lingua inglese, è differente. Chi ‘gioca’ però con la
ionosfera è indifferente all’umano genere per cui merita il titolo di
avvelenatore, senza sconti. La Geoingegneria clandestina è l’arma globale più
perniciosa che esista, in un contesto già pregno di inquinanti vari di origine artificiale
indotta. La creazione di un qual nuovo ‘brodo primordiale’ verso una qual vagheggiata
forma di implementazione artificiale delle qualità della vita sulla Terra è solo un pretesto,
perché presuppone purtroppo un genocidio lento ed inesorabile. Questa è la cruda
verità. La lettera:
LETTERA APERTA - autore: Marcus Karr
L’acceso dibattito sul
riscaldamento globale sembra essersi raffreddato, poiché, dopo una revisione di
rilevanti fattori – tra cui “l’aumento delle concentrazioni
atmosferiche di gas a effetto serra”; “le modifiche globali alla
superficie terrestre, come la deforestazione” e le isole di calore urbano; “l’aumento
delle concentrazioni atmosferiche degli aerosol” (1); e anche alcune idee
che vanno oltre, come i raggi cosmici e le variazioni nell’attività del sole
(2) – sembra sia stato raggiunto il consenso che l’aumento dell’anidride
carbonica, del metano, e le emissioni di ossido di azoto siano un fattore
decisivo primario (3).
È opinione di questo autore che
tale consenso sia prematuro, per il fatto che non sono state presentate tutte
le prove. Alcune nazioni avanzate sono state, da qualche tempo, volutamente ‘manomesse’
a livello atmosferico.
Mezzo secolo fa il metodo di
scelta fu l’uso delle armi atomiche (4), ma da allora l’arsenale è divenuto più
sofisticato, fino a includere “l’immissione di vapori chimici ed il
riscaldamento, o la carica, tramite radiazione elettromagnetica o fasci di
particelle”. In una revisione di questo tema ad opera dell’US Air Force, nel
1996, fu sottolineato che ‘molte tecniche per modificare l’alta atmosfera sono
state dimostrate sperimentalmente con successo‘ (5).
L’estratto degli atti di un
convegno del 1990 tenuto sul tema della ‘Modifica Ionosferica e Suo Potenziale
per Migliorare o Peggiorare le Prestazioni dei Sistemi Militari’ ha rimarcato
che purtroppo ‘l’interesse [nell’atmosfera superiore] si è focalizzato
sull’identificare e quantificare le limitazioni che essa impone ai sistemi
[militari], piuttosto che sui modi in cui potrebbe essere alterata, o
controllata’.
Tuttavia, gli autori continuano a
dire che ‘Una varietà di tecniche di modificazione [atmosferica], sia di terra
che spaziali, sono in fase di studio per aumentare o diminuire la ionizzazione
esistente o per creare plasma artificiali indipendenti. Queste tecniche
comprendono onde radio ad alta potenza, laser, fasci di particelle, e rilasci
chimici’ (6).
La revisione dell’Air Force, a
cui sopra si riferiva, al citato ‘plasma artificiale indipendente’ come la
‘creazione di una ionosfera artificiale’. Uno dei documenti presentati alla
conferenza del 1990 – focalizzato su ‘Ricerca teorica e sperimentale riguardo
la creazione, il mantenimento e il controllo di strati artificiali di
ionizzazione in uno spettro che va da 50 a 90 km di altitudine’ – illustra
l’utilizzo di ‘specchi ionosferici artificiali’ (AIM) nei termini di ‘uno
specifico approccio tecnico, all’uso di onde RF [Radiofrequenza] di terra a
potenza molto alta, per disintegrare l’atmosfera’ (7).
Rileviamo uno scopo dichiarato,
relativo alla creazione di una ionosfera artificiale, nel brevetto per gli
specchi ionosferici artificiali (8), che recita:
In passato, la tecnica di usare la ionosfera come uno specchio
per riflettere le onde radio, o l’energia RF, ha dato ai Radioamatori la
possibilità di inviare trasmissioni su lunghe distanze. Questa tecnica ha anche
fornito ai sistemi radar la capacità di guardare ‘oltre l’orizzonte’.
Variazioni e fluttuazioni nella ionosfera, tuttavia, possono rendere incerta
l’efficacia di tali comunicazioni. Così, la desiderabilità di creare
nell’atmosfera strati di plasma controllabili … è stata ammessa.
Il brevetto descrive chiaramente
i mezzi con cui vengono create le ionosfere artificiali:
3. Un’ apparecchiatura per
generare un AIM comprendente:
(A) un’ antenna riscaldante ad allineamento
di fase focalizzata ad una certa altitudine per provocare una ionizzazione a
valanga di un’area da creare nell’atmosfera.
Non ci sono molte ‘antenne
riscaldanti ad allineamento di fase’ nel mondo, e quelle poche hanno attirato
qualche polemica – forse sapete di cosa sto parlando – quindi non ho intenzione
di menzionarle qui per nome.
Se vi ricordate, dalla revisione
Air Force che ho citato sopra, la modifica atmosferica è stata raggiunta per
mezzo di ‘iniezione di vapori chimici e del riscaldamento o carica tramite
radiazioni elettromagnetiche o fasci di particelle’. Ho speso già una parola
sul ‘riscaldamento o la carica tramite radiazione elettromagnetica’, e ora
vorrei citare brevemente la rilevante ‘iniezione di vapori chimici’.
Un articolo del 1990 della
Stanford University dal titolo ‘Panoramica della Modificazione Ionosferica da
Piattaforme Spaziali’ discute dei ‘metodi non elettromagnetici per la
modificazione … della ionosfera terrestre’ (9).
L’abstract prosegue:
Di questi [metodi], il meglio compreso consiste nell’iniezione
diretta di vapori chimici nel mezzo ambiente. … La modifica alla ionosfera può
andare avanti per ore dalle iniezioni [di bario]. Sono stati rilasciati anche
altri vapori, compreso il vapore acqueo, l’Esafluoruro di Zolfo [SF 6] e altri
gas più nocivi, secondo sforzi riusciti per alterare la chimica della
ionosfera.
Oltre all’articolo della
Stanford, uno studio del 1979 dell’Università dell’Alaska intitolato ‘Rilasci
Chimici nella Ionosfera’ riportava che ‘Lo sviluppo della tecnica di rilascio
del bario termite attiva l’osservazione sia dei moti neutri che ionici,
quest’ultimo porta invece direttamente alla determinazione dei campi elettrici
ionosferici’ (10).
A questo punto lo scettico dentro
di voi potrebbe obiettare che questi rilasci sono stati effettuati nell’ alta
atmosfera, nello spazio vicino, dove, a quanto pare, non c’è molto effetto sui
processi di determinazione del clima della bassa atmosfera. Tuttavia, data
l’esistenza di una ionosfera artificiale tra 50 e 90 km di altitudine, sembra
probabile che il bario e gli altri rilasci chimici dovrebbero trovarsi
piuttosto vicino a casa, con l’ obiettivo di ‘alterare la chimica’ e
‘determinare i campi elettrici’ della citata ionosfera artificiale.
Infine vorrei porre alcune
domande ovvie, per le quali io non sono qualificato a rispondere, ma su cui
forse si può essere in grado di fare luce.
1. Qual è l’ effetto di una
ionosfera artificiale sul clima e sul tempo?
2. Qual è l’effetto dei
deliberati rilasci chimici di bario e ‘di gas più nocivi‘ nell’atmosfera, sul
clima e sul tempo?
3. Qual è l’effetto delle
‘radiazioni e dei flussi di particelle elettromagnetiche’, sul clima e sul
tempo?
4. Tali effetti sono
probabilmente trascurabili – cioè, immeritevoli di studio – per lo studio del
clima e del tempo?
5. Se tali effetti sono, di
fatto, non trascurabili, allora perché questi fattori non sono stati esaminati
o affrontati?
Saluti, Marcus Karr - Cittadino preoccupato degli Stati
Uniti.
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