LONDRA – Dopo l’Austria un altro paese potrebbe dare il colpo di grazia all’Unione Europea.
Proprio in questi giorni, infatti, in Finlandia e’ iniziata una raccolta di firme per un referendum sull’uscita dell’euro e tale proposta e’ stata ben accolta dai finlandesi visto che in pochissimi giorni sono state raccolte 26mila firme.
Per convertirla in disegno di legge pero’ questa iniziativa necessita di almeno 50mila firme in sei mesi e dopo dovra’ essere discussa dal parlamento e l’obbiettivo potrebbe essere raggiunto già a fine luglio, anzichè a fine dicembre.
Finora in Finlandia c’è stato solo un precedente di legislazione popolare legge ed e’ la sul matrimonio ugualitario.
La nuova iniziativa è stata lanciata da Paavo Väyrynen, ex ministro degli Esteri del paese e oggi deputato del Partito di Centro finlandese. La sua proposta è stata pubblicata sul sito delle iniziative civiche (kansalaisaloite.fi), creato con il contributo del Ministero della Giustizia della Finlandia.
Secondo Paavo Väyrynen, l’adesione all’euro ha avuto per Finlandia conseguenze più gravi che per altri Stati. La partecipazione all’eurozona ha portato soltanto a gravi danni economici, disoccupazione e seri problemi nel settore pubblico. A sostegno della sua tesi il politico cita uno studio, effettuato dal professor Vesa Kanniainen dell’Università di Helsinki.
Sul suo blog Väyrynen ha scritto che i finlandesi devono seguire l’esempio di altri paesi dell’Europa del Nord, che non hanno rinunciato alla loro moneta nazionale e quindi possono essere più flessibili nella loro politica fiscale, ma allo stesso tempo sono integrati bene nell’Unione Europea. Per Väyrynen l’economia della Svezia si sviluppa meglio di quella finlandese, pertanto la Finlandia ha fatto un errore, votando per euro.
“Il popolo della Finlandia deve avere la possibilità di scegliere se restare nell’eurozona o seguire l’esempio degli altri paesi dell’Europa settentrionale, cominciando a usare una nostra moneta in parallelo con l’euro”, sottolinea Paavo Väyrynen.
Questa iniziativa popolare potrebbe portare a forti cambiamenti nella UE e quindi non e’ un caso che la stampa di regime abbia censurato questa storia, che viceversa ha trovato ampio spazio nella stampa del nord Europa.
Le probabilità che effettivamente la Finlandia lasci l’euro, sulla base del riscontro di massa alla richiesta di referendum, sono molto alte. Il referendum potrebbe essere tenuto già entro i primi mesi del 2016, esattamente in concomitanza, tra l’altro, col possibile voto referendario britannico di uscita dalla Ue, che sulla base delle pessime risposte ottenute da Cameron in sede europea alle richieste di ulteriore autonomia e indipendenza dalle stupide direttive comunitarie, potrebbe essere anticipato, appunto, alla primavera del 2016 invece del 2017 come già stabilito.
La Ue e l’euro, quindi, hanno davanti due baratri, uno in fila all’altro.
GIUSEPPE DE SANTIS – Londra.
Tratto da Il Nord
http://www.controinformazione.info/richiesta-di-referendum-in-finlandia-per-uscire-dalleuro-travolgente-raccolta-firme/
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