Come capire se si è ipersensibili e imparare a gestire questa natura
L’ipersensibilità è la predisposizione innata a percepire gli stimoli in modo più inteso e differenziato rispetto agli altri. La psicologa Elaine N. Aron per prima negli anni ‘90 la scoprì e se ne occupò, da un punto di vista scientifico e specialistico. Ciò nonostante la scienza non si è mai occupata sufficientemente di questo argomento.
La particolarità che contraddistingue le persone ipersensibili risiede nella capacità di percepire un numero incredibile di stimoli ed elaborare una grande quantità d informazioni.
La caratteristiche delle persone ipersensibili
Le persone ipersensibili sono più aperte a capire se stesse e il mondo. Sono spesso le prime ad individuare soprusi o ingiustizie. Tuttavia necessitano di un maggiore sforzo mentale se vogliono mantenersi sani a livello psichico e affermarsi a livello privato e professionale.
L’ipersensibilità è una dote ma questo non presuppone che chi la possiede, sappia sfruttarla al meglio. Gli ipersensibili sono spesso convinti di non essere compresi e di rimanere soli al mondo. Ma questa condizione in realtà è più diffusa di quanto non si creda, ne è interessato circa il 20 % della popolazione. Per quanto riguarda le sue origini sappiamo dalla letteratura scientifica attuale che tale caratteristica è spesso ereditaria e collegata all’incapacità del genitore sensibile di insegnarne una corretta gestione al figlio.
L’ipersensibile per sua natura è costantemente incentrato sugli stimoli esterni e sui giudizi altrui, così facendo però perde la percezione del proprio corpo e con essa l’accesso ai propri bisogni. Il corpo è percepito solo quando procura fastidi e dolori fisici. In questo modo possono formarsi malattie talvolta croniche. Negli scambi sociali vivono rapporti conflittuali ed eccessivamente empatici, arrivando spesso al punto di rinunciare del tutto alle relazioni con l’altro.
Come gestire l'ipersensibilità
Molte persone ipersensibili soffrono per questo loro aspetto caratteriale e si sentono più vulnerabili, soggetti a stress e insicure.
Questa condizione può però divenire un vantaggio se si impara a gestirla e ad attuare alcuni accorgimenti che andranno man mano, nel tempo, raffinati e consapevolizzati:
- imparare a gestire le proprie energie;
- dosare l’empatia;
- non immedesimarsi troppo nell’altro;
- essere centrati su se stessi;
- imparare a dire no senza sensi di colpa;
- stabilire dei limiti invalicabili;
- stabilire dei confini fisici nel dialogo con l’altro;
- ascoltare i propri segnali fisici;
- accettare la propria diversità;
- valorizzare le proprie caratteristiche;
- non ingigantire specifiche situazioni;
- ridurre l’adrenalina e favorire la formazione di ossitocina, tramite una leggera attività sportiva.
L’ipersensibilità è un dono caratterizzato da una visione più ampia e profonda della realtà.
L’ipersensibile può a differenza degli altri vivere con maggiore intensità le esperienze, ciò significa vivere in modo più profondo sia sofferenze sia gioie e avere una maggiore consapevolezza e maturità interiore.
Solo imparando ad accettare questa natura è possibile vivere in modo pieno e sereno. Il più grande vantaggio di una persona ipersensibile è quello di arricchire la propria vita e quella altrui.
Eleonora Poletti
fonte: http://www.scienzaeconoscenza.it/articolo/cosa-significa-essere-ipersensibili.php
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