Nella “tua” mancanza di consapevolezza, che cosa diventi?
Un rametto nella corrente.
"Eri" qualcosa di (di)verso rispetto ad "ora".
"Sei" qualcosa di (di)verso rispetto ad "ora".
Dove per “ora” devi intendere una porzione di
tempo immaginario (evocato e virtuale), che non passa mai… sino a
quando non cambia la (ri)programmazione a cui sei andato in(contro), vivendo
progressiva(mente) “qua, così”.
Dunque:
- “eri” e “sei”, sono stati che coincidono parallela(mente)
- perché esiste il potenziale ed il manifesto.
Il reale manifesto è una versione “ridotta” del/dal
reale potenziale:
- possibile e impossibile
alias
- l’(im)possibile (terzo stato).
Il terzo stato non è solo l’unione virtuale e simbolica
(potenziale) della scala dei valori “abitabili” nel reale manifesto (alto e
basso, freddo e caldo, sopra e sotto, etc.). Allo stesso tempo, il terzo stato
non è solo/anche la fuzzy logica (le sfumature che vanno dal bianco al nero, ossia
i valori di grigio nel mezzo).
Il terzo stato è, propria(mente), un di(verso) stato fisico “(ri/in)vestibile”.
L’on e off contemporane(o/i) è una condizione pratica dell’essere vivente.
Non è teoria, astrazione, virtualizzazione, evanescenza, impalpabilità, etc.
Essere nel terzo stato equivale ad aprire il proprio
orizzonte, la propria “capacità”. Significa abbracciare tutto in maniera altra,
(ri)uscendo ad in(quadrare) ogni ambito secondo una prospettiva espansa del
“sentire”.
Uno stato fisico, dunque, e perfetta(mente) adottabile da chiunque.
Significa superare la dualità, traendo valore aggiunto da qualsiasi situazione.
Perché SPS evidenzia sempre la particella auto
definente “tuo” e “lato proprio”?
Ad esempio:
Che cosa significa?
- il tuo terzo stato
- terzo stato “lato proprio”.
In semplicità, significa che:
- se non sei nel “tuo terzo stato”, allora sei in quello di un altro individuo o gruppo di individui
non solo
- se sei nel “tuo” terzo stato, è possibile che tu sia anche nel “lato opposto al tuo”, ossia, che anche nel tuo centro esiste la possibilità di non trovarsi nel tuo centro.
Ciò emerge in maniera “solida”, quando esiste un
Punto di Dominio non manifesto che, nel tempo, concepisce ed attua
strategica(mente) la “tua” (de)caduta, in termini di “assenza da/in
te”.
Un simile “controllo” si avvale delle qualità attribuite a Dio (non a caso, visto che il Dominio non manifesto apre una sorta di “vuoto” in te, che va ad essere ricolmato d’altro... con analoghe proprietà sfuggevoli).
L’ubiquità, la non presenza, la non località, il potere in leva, etc. sono tutte caratteristiche del Dio/Dominio che non vedi/senti… non percepisci più, per via di un sostanziale “nulla di fatto” che si è impossessato del “tuo” complesso, tanto da risultare sempre (com)presente in qualsiasi ambito (es/in)terno (o “eterno” nel senso di status quo) e, quindi, anche nel “tuo” terzo stato.
Per questo motivo, le “stazioni” della spiritualità - coi (con)seguenti gradi del “risveglio” - quelle religiose, quelle psicologiche, quelle fisiche ed intellettive, etc. (ri)entrano tutte in quell’ambito del controllo nativo (collo di bottiglia, legge del minimo) che non ti abbandona mai, nemmeno quando raggiungi i massimi livelli della meditazione, della saggezza, del “nirvana/paradiso” o quello nel quale meglio credi o "sei (porta)to/a... credere".
Anche quando credi di “essere cambiato/a”…
(anche in quella fase/momento), il Dominio è sempre con/in te. Per
questo, in termini di consapevolezza (potere), è d’uopo sempre avere chiara la
“mappa (d)entro alla quale puoi tornare ad essere te
stesso/a”:
- “tuo” terzo stato
ed in quello
- terzo stato “lato proprio”.
A che serve “pensarlo”?
Serve… perché in questa maniera “ci sei sempre, anche quando credi che… tutto sia compiuto”.
Perché, ti muovi in una sostanza per intero
polarizzata in una data direzione, che puoi sempre andare a (s)muovere,
partendo da te… creando una grande concentrazione di massa capace di "aprirsi
una via nella via", auto emanandosi da un centro “proprio” che deve sempre
essere e rimanere “in campana”, vista la sostanziale e soverchiante “capacità”
del Punto di Dominio in auge.
Qualcosa che (s)corre su/in un piano inclinato, avendo con(ferito) la medesima “dima” anche al piano reale manifesto/emerso "tutto attorno a te".
Se ci (ri)fletti profonda(mente), è come il
meccanismo di un (p)arto “naturale”:
il nascere, dal “nulla”, per manifestazione che si alimenta dell’ambiente (circo)stante.
Ambiente che, allo stesso tempo, sfama ma – anche –
(ri)programma/educa, già in ambito dei primi nove mesi di "(form)azione
interna".
Un esempio di terzo stato “lato altrui”?
Ce ne sono a bizzeffe. In pratica, qualsiasi comportamento che adotti, non è mai del tutto “tuo”. Nel dettaglio, l’intera filiera (indotto) dell’industria della “formazione/educazione” è una "giostra dell'intrattenimento", perché il tutto è stato reso un business disinnescato e disinnescante alla "sua" base.
Nel disinnesco totale, cosa credi che ti venga
“dato/offerto/permesso”?
È solo auto intrattenimento volto al (man)tenerti “qua, così”, nello status quo che, nella sostanza, non cambia mai.
Ciao, come ti ho promesso ti racconto il channeling appena avvenuto con Andrea il mio grande amico che la notte del 18 luglio ha superato il guado dello spazio tempo...
Il Maestro si è avvicinato ad Andrea che dormiva sorridente sotto un albero frondoso e l'ha destato. Questo è il dialogo che ho tenuto con Andrea...
"Mi puoi raccontare cosa si prova durante la morte?"…
"Dimmi Andrea, hai un compito ora? Quale sarà la tua evoluzione futura?"…
"Andrea, verrai al prossimo seminario del 29 novembre?".Angelo Bona
"Come posso mancare? Ci sarò!"…
Dopo avere posto domande piuttosto profonde, scatta
il messaggio promozionale:
“verrai al prossimo seminario?”…
E, puntuale, scatta anche la
risposta:
“ci sarò!”.
Tirare l'acqua al proprio mulino... |
Se non sei nel “tuo” terzo stato “lato tuo
(proprio)” (consapevolezza, presenza, centro) allora sei “per forza” in
uno altrui.
È logica, fisica, matematica, scienza, religione, etc.
In una gerarchia non può esserci alternativa
sostanziale (seguendo vie previste dal controllo) e questa realtà (ri)emersa è,
guarda caso, gerarchica.
Per mezzo della frattalità espansa, tutto prende (f)orma.
Per mezzo dell’analogia frattale, tu puoi (ri)salire all’orma della (f)orma…
Frattalità = "(ri)sentimento ambientale" derivante dalla (com)presenza dominante di “qualcuno/qualcosa”.
Ad “immagine e somiglianza” di…
Corba… è uno standard sviluppato da Omg per permettere la comunicazione fra componenti indipendentemente dalla loro distribuzione sui diversi nodi della rete o dal linguaggio di programmazione con cui siano stati sviluppati.
Esso facilita lo sviluppo di sistemi distribuiti fornendo:
I vari componenti comunicano attraverso un oggetto chiamato "broker" (da cui deriva il nome dell'architettura), che può essere visto come un intermediario fra le parti in comunicazione.
- un'infrastruttura per permettere la comunicazione fra oggetti in un sistema distribuito,
- un insieme di servizi utili,
- un supporto che permette ad applicazioni, implementate usando vari linguaggi, di interoperare.
I componenti sono "presentati" al broker attraverso la scrittura di un'interfaccia nel linguaggio Idl…Link
Se (ri)assumi ciò che hai appena letto, qua sopra, con
logica frattale espansa… allora inizierai a “leggere ciò che è già successo,
in pratica, dappertutto”.
E, in quell’ambito, “Tutto è vero”, ossia:
- non c’è differenza tra “questo e/o quello” (tra verità e menzogna)
- perché tutto è sempre riferito al Punto di Dominio
- tutto lo (ri)mette in luce
- te lo rende visibile.
Chi/cosa è “l’intermediario fra le parti in
comunicazione”?
È l’anello mancante di/in qualsiasi ambito del vivere/esistere/studiare, alias, del disinnesco totale (s)cambiato per normalità e natura (convenzione, prassi, usualità, sonno, oblio, paradigma, status quo, inquinamento, rumore di fondo, etc.).
La scienza è deviata per questo motivo ed, allo
stesso modo, i risultati scientifici sono figli trasversali della (ri)cerca
continua in/su se stessi ed attorno a…
Come Pianeti dotati di moti (di)versi che, nella sostanza, (di)pendono tutti dal “proprio” Sole.
Si è mai visto un “Sole” che è considerabile
“tuo”?
La grande concentrazione di massa “qua, così” è (pre)potente.
Il potere che è un sotto potere del Dominio, a sua replica puntuale e precisa, disegna “moti convenzionali ed allineati, anche senza esserne conscio”.
Per inerzia (pro)cede.
La (ri)soluzione è nella tua facoltà di agire allo stesso modo, divenendo però una grande concentrazione di massa (tuo terzo stato “lato proprio”), per poter sviluppare quella capacità di (e/a)strazione tale e sufficiente da… sganciarti da ogni retaggio (Anti)Sistemico.
Qualcosa che può manifestarsi solo per mezzo
tuo.
Per questo in te c’è l’(in)conscio:
- il segno vivente inequivocabile che è già “tutto compiuto”
- che l’invasione e la conquista sono già stati attuati.
Da “lì” sei reso/a (di)pendente e costante(mente) sotto
a drogaggio/inposi/sonno…
Un meccanismo e non certo una naturalezza.
Qualcosa di molto simile alla logica informatica “server/client”.
Se tu sei il “server”…
Se tu sei il “client”…
Significa che esiste una comunicazione fra (p)arti (di)verse:
Se tu sei il “client”…
Significa che esiste una comunicazione fra (p)arti (di)verse:
- ora, se tu sei una delle due p(arti)
- quale è l’altra?
Considerando che “Dio” è solo un concetto riempitivo
del vuoto, che si è venuto a creare nel tempo, man mano che “dimenticavi tutto
quello che dovevi dimenticare”… quale è l’altra p(arte)?
Gio©o e gio(g)o sono la stessa cosa “qua, così”.
Non a caso, una “c” - tra parentesi - genera in automatico, nell’elaboratore elettronico MS Word, il simbolo del copyright.
- per “gioco”, da piccolo/a… condensi il “gio(g)o” attorno e (d)entro a te
- per “educazione” ti apri al retaggio del Dominio
- per “studio” assumi l’orbita a te (pre)assegnata.
“Tutto il resto è
noia” (paradigma, status quo, assegnazione dello spazio e dei termini
della fruizione dello stesso).
Per questo, (p)arte di te è votata al “divertimento”, ma… essendo la motivazione centrale “non chiara”, attui una (ri)cerca e, quindi, una eterna vorticante situazione di mezzo, che nella sostanza agita qualcosa che non cambia mai.
E nel divertimento… "ti ci perdi (d)entro", alimentando
ancora lo status quo.
Da quello stato (terzo stato altrui), in(fatti), ti
“corrodi” ancora prima… perchè, di fatto, sei e rimani "un rametto nella
corrente".
Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro 2015/Prospettivavita@gmail.com
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