Così Ermete Trismegisto si esprimeva nella tavola di smeraldo. Cosa
significa ciò? Diverse interpretazioni sono già state date e tutte hanno
a che fare con l'UNO, Microcosmo e Macrocosmo, con il ritorno a SE,
alla REALTA' ULTIMA. Ma cosa succede se si interpreta questa
affermazione facendo riferimento al sistema mente-corpo? Quali sono le
implicazioni dirette?
La mente è quella che sta in alto, il corpo, invece, sta in basso.
Coloro i quali fanno sport conoscono bene questo legame inscindibile,
diversamente sono destinati ad ottenere prestazioni mediocri. La
preparazione fisica eccellente, infatti, rappresenta solo la minima
parte da fare se si vuole vincere. Per ottenere risultati in termini
prestazionali, nello sport come nella Vita di tutti i giorni, occorre
esercitare la mente.
Il miglioramento avviene prima in alto (mente), poi in basso (corpo). Il
corpo è servo della mente. Una mente lasciata a se stessa senza
controllo non può che produrre danni di diverso tipo, a partire dai
disturbi psicofisici fino ad arrivare a patologie mortali. LA
GUARIGIONE, COME LA MORTE, DISTANO SOLO UN PENSIERO.
Quante volte atleti di spicco perdono le gare più importanti perchè
troppo stressati dalle pressioni dovute alla preparazione intensa o alla
paura di perdere? Quante volte un esame va male pur essendo preparati
perchè ci si lascia dominare dall'ansia? Lo stesso vale nell'ambito
lavorativo, sociale e nella Vita di coppia. Succede che, quando si
lascia vincere la mente coi suoi dubbi e le sue paure, anche il corpo, e
le prestazioni in generale, subiranno un calo significativo.
Ovviamente, la mente non serve solo per vincere negli sport o per
mantenere unita la famiglia. Un corretto utilizzo della mente consente
non solo il mantenimento di uno stato di salute ottimale ma anche, e
soprattutto, la guarigione da eventuali disturbi psicofisici a
prescindere dall'entità degli stessi. Insomma, se volessimo fare un
analogia e paragonassimo il nostro corpo alle moderne automobili, la
mente sarebbe la centralina dal cui corretto funzionamento dipende
l'automobile stessa.
Ecco quanto importante sia il lavoro su di Se, l'autosservazione senza
giudizio, la meditazione e, in generale, tutte quelle tecniche che,
rilassando la mente, rilassano e ristorano anche il corpo, mantenendo
inalterata la sua naturale omeostasi. A volte basta solo un pensiero per
farci andare in tilt e un altro pensiero per ristabilire l'equilibrio
che sembrava perduto.
TUTTO DISTA UN PENSIERO. Ecco quanto è importante educare la propria
mente attraverso una disciplina che ha solo come scopo ultimo il
mantenimento della mente rilassata mentre, in realtà, ha tanti altri
effetti benefici sia sul nostro corpo (microcosmo) che al suo esterno
(macrocosmo).
Smettendo d'inquinare la mente, smetteremo automaticamente d'inquinare
anche il corpo. Infatti il corpo, attraverso i pensieri disturbanti
reiterati dalla maggior parte delle persone all'infinito, riceve delle
sostanze chimiche rilasciate dal cervello che vanno a danneggiarlo a
livello cellulare.
Esse vengono chiamate catecolamine. Le principali sostanze rientranti in
questa categoria si chiamano adrenalina e noradrenalina e vengono
secrete a seguito di una risposta attacco/fuga scatenata dal nostro
cervello come reazione ad uno stimolo esterno e dietro sollecitazione di
una sua parte, nella fattispecie l'amigdala.
Si è visto come attraverso la meditazione la mente e, di conseguenza, il
cervello, tendano a rispondere in maniera meno reattiva agli stimoli di
presunti pericoli esterni con il risultato che i livelli di stress
saranno contenuti nei limiti di tolleranza così da non arrecare disturbo
al corpo fisico. Come dire, tanto per ribaltare gli aforismi classici,
CORPORE SANO IN MENS SANA!
Dopo quanto detto, la conseguenza sarà che è bene praticare attività
fisica e tutto ciò che può aiutare il corpo a mantenersi in salute e
forte ma, prima di tutto, occorre educare la propria mente a rilassarsi
attraverso l'osservazione dei pensieri senza giudizio. Ciò riuscirà a
togliere carica ai pensieri più stressanti riuscendo a portare vitalità
nei vostri rapporti, siano essi sociali, sentimentali, lavorativi, e,
in generale, in tutte le vostre attività quotidiane.
Vincenzo Bilotta
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