giovedì 24 marzo 2016

Siria e Belgio, l’attacco terroristico e i parlamentari belgi in Siria

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Il popolo della Siria affronta una brutale guerra di civiltà in cui le forze taqfirite minacciano l’Islam della nazione e le varie comunità cristiane che vi risiedono. Se il governo siriano cadesse, i drusi si troveranno ad affrontare la stessa realtà che ha colpito cristiani, shabaq e yazidi in Iraq. Allo stesso modo, alawiti e sciiti in Siria affrontano la barbarie di Stato islamico, al-Nusra e una pletora di brutali forze settarie taqfire. Pertanto, è essenziale che il governo siriano del Presidente Bashar al-Assad rimanga intatto. Dopo tutto, se le forze settarie e terroristiche vincessero, un incubo sommergerebbe la Siria per decenni. Soprattutto innumerevoli basi dei terroristi taqfiri verranno destinate a diffondere la carneficina nella regione e in Europa. 

Non solo, la fine del governo della Siria significherebbe la distruzione dell’archeologia e l’eliminazione di storia e conoscenze per sempre. Le donne diverrebbero ombre passive, come in Afghanistan e in Arabia Saudita. Allo stesso tempo, le minoranze religiose scomparirebbero con la brutale versione taqfirita del Golfo dell’Islam che li sradicherebbe tagliando ancora teste. Inoltre, per cementare la guerra di civiltà il sunnismo verrebbe schiacciato e sostituito dall’arretrato salafismo del Golfo dalla mentalità polpottista.


La delegazione parlamentare del Belgio che visitò la Siria nel 2015 e l’attentato di Bruxelles
Jean Aziz, con l’assistenza di Julian Pecquet, su al-Monitor riferì che una delegazione dal Belgio si recò in Siria nel 2015. L’articolo sottolinea 
La delegazione comprendeva il senatore Anke Van Dermeersch del Parlamento fiammingo, il parlamentare federale Jen Penris, il presidente di Democratie Nationale Marco Santi e il parlamentare federale Filip Dewinter. Van Dermeersch, Penris e Dewinter sono membri del partito di estrema destra Vlaams Belang (Interesse fiammingo), che concorda con Democratie Nationale che impedire la cosiddetta islamizzazione dell’Europa quale priorità fondamentale“. 
La delegazione politica dal Belgio nel 2015 evidenziava la follia anti-Siria che comincia a svegliare alcuni politici sulla vuota retorica dei capi di USA, Francia, Turchia e Regno Unito nella NATO. Dopo tutto, la realtà di Afghanistan, Iraq, Libia e aree al di fuori del controllo del governo della Siria, è quella in cui le minoranze vengono massacrate, le donne incatenate, gli apostati straziati (i taqfiri ritengono gli altri musulmani apostati), l’archeologia distrutta, il terrorismo diffuso e col risultato finale di Stati falliti, povertà e arretratezza assoluta. Secondo l’articolo di al-Monitor i parlamentari del Belgio osservarono: 
La Siria costituisce la prima linea della difesa dall’estremismo e dal terrorismo. E’ l’unico Paese che combatte il terrorismo sul campo. Se questa linea viene sconfitta, il terrorismo raggiungerà i Paesi europei. Questo è il motivo per cui dobbiamo sostenere la Siria in questa guerra“. 
Purtroppo, i recenti attacchi terroristici a Bruxelles e Parigi confermano questi parlamentari coraggiosi del Belgio. Tuttavia, la Turchia della NATO ancora causa caos in Siria. Inoltre, mentre le potenze alleate di Golfo e NATO sfoggiano miopia con “Assad deve andarsene”, è chiaro che Bruxelles e Parigi sono ora in prima linea per l’ingerenza estera europea. Soprattutto la cancelliera della Germania Merkel minaccia l’UE con politiche d’immigrazione estremamente ingenue. Infatti, è chiaro che le ratlines terroristiche taqfire sfruttano la follia di Merkel e altri capi politicamente corretti dell’Europa. France 24 riferisce sugli attacchi terroristici a Bruxelles 
il 22 marzo circa 35 persone vengono uccise e 200 ferite quando due esplosioni colpiscono il check-in nel principale aeroporto di Bruxelles e una terza colpisce un treno alla stazione della metropolitana di Maalbeek, vicino al quartier generale dell’Unione europea“. 
Purtroppo, nessuno è sconvolto dagli attacchi terroristici che hanno scosso Bruxelles. In effetti, il Progetto Investigativo sul Terrorismo (IPT) evidenzia questa realtà e lo stesso vale per i capi di questa nazione. L’IPT riferisce che 
i musulmani belgi che hanno lasciato l’Europa per unirsi allo Stato islamico sono relativamente più numerosi di qualsiasi altro Paese. E’ così pervasivo, riporta Buzzfeed, che le forze dell’ordine belghe ammettono di essere sopraffatte dal volume delle indagini sul terrorismo“. 
Il primo ministro del Belgio, Charles Michel, aveva solennemente dichiarato: 
Temevamo attacchi terroristici, ed ora sono successi“.
Libano, Siria e Hezbollah
 
Sua Eminenza Sayad Hasan Nasrallah, che rappresenta il potente movimento Hezbollah, ha detto: 
syed_hasan_nasrollah_hizbollah_by_islamicwallpersVoglio chiedere ai cristiani prima che ai musulmani: capite cosa avviene in Siria. Non suscito evocazioni settarie. Non si dica che Sayad fa così. Nient’affatto! Dove sono le vostre chiese? I vostri patriarchi? Le vostre suore? Le vostre croci? Le vostre statue di Maria (pace su di Lei)? I vostri santi? Dove sono? Cos’ha fatto il mondo per loro? Cosa aveva fatto il mondo per loro in Iraq? Non sono questi gruppi che causano tutto ciò in tutta la regione?” 
Naturalmente, esistono chiese cristiane in Libano, proprio come in Siria nelle zone sotto il controllo del governo siriano. 

L’eliminazione delle croci in Siria avviene nelle aree controllate da chi è sponsorizzato e sostenuto dalle grandi potenze della NATO e del Golfo. Pertanto, Nasrallah ha ragione nel dire ai cristiani “Dove sono le vostre chiese?Modern Tokyo Times aveva indicato in un articolo precedente “E’ ironico che Hezbollah del Libano di Sua Eminenza Sayad Hasan Nasrallah sia più preoccupato della situazione dei cristiani e delle altre minoranze religiose, che il cosiddetto occidente democratico. Infatti, è evidente che USA, Francia e Regno Unito sono assolutamente dietro la cacciata dei cristiani dal Medio Oriente dati gli stretti legami con le monarchie feudali del Golfo e gli intrighi della Turchia. 

Pertanto, mentre l’Arabia Saudita vieta apertamente la fede cristiana, è altrettanto chiaro che l’ingerenza occidentale in Iraq, Libia e Siria infligge una catastrofe alle popolazioni cristiane di queste nazioni. In effetti, è anche difficile parlare di Iraq e Libia, perché la destabilizzazione del Golfo e occidentale ha creato questi Stati falliti. La Siria, per fortuna, combatte tenacemente per preservare il mosaico religioso ed evitare un altro Stato fallito”. E’ chiaro ad alcuni politici in Belgio che il governo e le forze armate della Siria sono in prima linea nella brutale guerra civiltà. 

Le élite occidentali per troppo tempo si sono fatte in quattro per accontentare le monarchie feudali del Golfo e la Turchia di Erdogan, che a loro volta finanziano terrorismo ed indottrinamento salafita secondo la sinistra mentalità dei taqfiri. Data tale realtà, le forze di sicurezza e polizia di molte nazioni europee si concentrano sui pro-Assadisti o sulle reti taqfirite islamiste e salafite che sostengono odio e terrorismo? Allo stesso modo, le chiese e le minoranze cristiane sono protette dal governo siriano, o dalle varie forze settarie, terroristiche e mercenarie supportate da NATO e monarchie feudali del Golfo?

Ovviamente, è evidente che il mosaico nel Levante è minacciato da nazioni come Qatar, Turchia e Arabia Saudita. Allo stesso modo, USA, Francia e Regno Unito si sono intromessi al fianco delle forze sinistre. Pertanto, è giunto il momento di svegliarsi prima che sia troppo tardi perché la Siria è in prima linea, dove le sue forze armate combattono il terrorismo brutale e il settarismo dei taqfiri. Se le politiche non cambiano, Bruxelles e Parigi saranno raggiunte da altre città europee dagli attentati dei terroristi taqfiri. 

Allo stesso modo, lo stesso vale per l’ingenuità di Merkel, parte del problema, perché è noto che molti taqfiri si avvantaggiano dal caos che si scatena. Il risultato saranno stragi e morte, quindi è il momento di concentrarsi sulla soluzione della crisi siriana basata sull’azione dell’attuale governo. Allo stesso modo, è il momento di puntellare le parti del mondo destabilizzate da diverse nazioni del Golfo, potenze della NATO e Pakistan, e di smettere che i petrodollari del Golfo diffondano l’odio taqfirita.


Murad Makhmudov e Lee Jay Walker Modern Tokyo Times, 22 marzo 2016

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Traduzione di Alessandro Lattanzio – SitoAurora

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