La conoscenza umana relativa all’elettricità affonda le sue radici negli abissi del tempo. Alcune delle prime descrizioni scritte ci giungono dagli egizi e dai greci Talete, Teofrasto e Plinio, che descrissero l’elektron, l’ambra, come una pietra sacra dalle proprietà elettrostatiche. Nella Roma pre-cristiana le torpedini venivano usate per l”elettroterapia. Scribonio Largo, medico dell”Imperatore Tiberio, testimonia che l’elettricità può essere usata per curare varie patologie come il dolore muscolare, la gotta o il mal di testa.
La relazione tra l’elettricità, il magnetismo e la vita è molto profonda. Molti animali hanno organi elettrici, che lo stesso Darwin reputò errori evolutivi in quanto all’epoca elettricità e magnetismo erano quasi sconosciuti, specialmente per quanto riguarda il loro ruolo fondamentale nei fenomeni e nei soggetti biologici o biosferici. Il campo geo-magnetico viene usato da molti animali, tra cui cervi, mucche, cani, tartarughe, alcuni uccelli e molti pesci per orientarsi nelle migrazioni, nella caccia o in altri semplici movimenti. Sembra valere lo stesso per noi umani, grazie a una proteina nella retina simile a quella di molti mammiferi e insetti, che permetterebbe di usare il magnetismo circostante per funzioni percettive sulle proporzioni e sulle distanze.
Il campo magnetico del cuore si estende per 3 metri fuori dal corpo
Finora non era stato possibile misurare la componente magnetica dell’attività elettrica del cuore. Oggi, tramite tecnologie come lo SQUID, si può osservare il magnetismo cardiaco, che si estende da 1,5 fino a 3 metri fuori dal corpo. Questo campo interagisce sia con quello del cervello, circa 5000 volte più debole, sia con quello delle cellule, enormemente più tenue, ma fondamentale per la comunicazione con il cuore. Il “nano-elettromagnetismo” del DNA e del “cervello addominale” produttore di serotonina, giocano un ruolo fondamentale nella gestione delle comunicazioni all”interno del nostro bio-campo elettromagnetico e nell”interazione con quello altrui. Questo sistema ci pone di fronte a un’evidenza.
Nel nostro corpo ci sono due punti principali di generazione elettromagnetica evidente: uno lieve ma preciso, il cervello, come un circuito elettronico, e uno più intenso, il cuore, dinamico e apparentemente più rozzo, come un motore. Il nostro corpo è un capolavoro d’ingegneria quantistica, ancora più complesso di quel che pensavamo.
Tutti connessi con il magnetismo
La frequenza di risonanza della guida d’onda tra la crosta terrestre e la ionosfera, la così detta frequenza Schumann, scoperta in verità da Nikola Tesla, è oggi ritenuta fondamentale per l’equilibrio psicofisico dell’essere umano. Per i viaggi fuori dall’atmosfera terrestre la NASA ha addirittura dotato le navicelle di appositi congegni di generazione elettromagnetica. Di fatto, senza questa frequenza il complesso biologico umano traballa e s”inceppa, causando squilibri, malesseri e persino malattie. I cancelli alla comprensione di questo fenomeno vengono forse finalmente spalancati dagli studi del pluridiplomato dr. Ermanno Tufano, che ha individuato attività di generazione elettromagnetica nel DNA umano se stimolato meccanicamente e sottoposto a segnali di 7 Hz, in risonanza col campo geomagnetico.
L”interazione inoltre avviene anche al contrario, come dimostra la rilevazione dei due satelliti geostazionari della NASA GOES-8 e GOES-10, che l’11 settembre 2001, alle 9:00 del mattino, quindici minuti dopo il crollo della prima torre del World Trade Center, rilevarono un incremento considerevole nell’attività della magnetosfera terrestre. In seguito presso l’Università di Princeton e all’Istituto Heart Math l’analisi dei dati dei satelliti confrontati con quelli di altri periodi storici e altri eventi di portata globale analoga, manifestarono questa realtà sconcertante.
Ogni qualvolta tante persone focalizzano la loro coscienza e la loro attenzione su qualcosa di simile, come il Natale, o i mondiali di calcio, o se provano un improvviso shock psicofisico sincronizzato, l’intero campo magnetico terrestre, che si estende per centinaia di chilometri nello spazio oltre la piccola biglia terrestre, ne verrà influenzato. Ricorderete tutti il vostro stato d’animo e il batticuore che avete avuto quella fatidica mattina, ovunque eravate nel mondo. Per questo ad oggi Heart Math sta organizzando monitoraggi più precisi e più diffusi, promulgando anche percorsi medici, psichiatrici e sociali per un”integrazione adeguata di questa nuova rivoluzionaria scoperta.
Tesla e d’Arsonval: la scoperta dell’ipertermia
Mettendo in sicurezza gli impianti, padroneggiando l”effetto pelle degli alti voltaggi e dell”elettricità radiante, Tesla trascorse molte ore sotto le scariche dei trasformatori e gli irraggiamenti dei suoi tubi a vuoto. Osservò che dermatologicamente parlando non solo l”effetto era distensivo, ma risultava anche igienico, dato che l’elettricità ripuliva la superficie corporea da qualsiasi residuo di sporcizia o di pelle morta. Sovente si riferì ai suoi metodi come a “docce asciutte”. Comprendere l’elettromagnetismo e i suoi effetti biofisici è fondamentale per la nostra evoluzione, naturale e sociale.
Nelle sue conferenze e nei suoi articoli Tesla parlò di come in futuro potremo uscire di casa senza vestiti tra le nevi dell’Artico semplicemente ricoprendoci di una corrente ad alta frequenza, ricavandone anche un beneficio igienico e psichico oltre che protettivo: organi rivitalizzati, mente e corpo ripuliti. L’aspetto di questa tecnica che coinvolge il calore venne chiamata diatermia, oggi ipertermia. Tesla propose anche l’anestesia ad alto voltaggio negli ospedali, lo stimolo degli alunni pigri nelle scuole tramite cavi nel pavimento, la corrente di fuga dell’effetto corona per la risposta muscolare a basse potenze elettriche per migliorare la circolazione. Si accordò addirittura con un teatro di New York per l’installazione di un dispositivo ad alta tensione nei camerini degli attori per eliminare l’ansia dello spettacolo.
Il dottore francese Jacques-Arsène d’Arsonval, pochi anni dopo le scoperte di Tesla sulla diatermia, cominciò a lavorare nello stesso campo, proclamandosi come scopritore. Tesla viaggiò a Parigi per un confronto, ma di fronte alla personalità e alle competenze mediche di d’Arsonval il fisico serbo gli lasciò il testimone della sperimentazione, a patto che venisse reso noto l”utilizzo della sua bobina.
Oggi l”elettroterapia e l”elettro-stimolazione sono largamente utilizzate in tutto il mondo.
Purtroppo però la scoperta dell”utilizzo di correnti alternate ad alta frequenza per bombardare i tessuti dermici viene raramente riconosciuta a Tesla, nonostante questi ne facesse uso quasi ogni giorno. Presso il Nuhr Medical Center in Austria ad esempio, come in molti altri centri nel mondo, lo studio di queste correnti ha prodotto un metodo medico totalmente nuovo, in cui discipline alternative e elettroterapia vengono integrate in un nuovo approccio. In questo caso sia Tesla che Hertz vengono citati come pionieri, ma d’Arsonval è ancora considerato il fondatore e lo scopritore, mentre è noto da fonti storiche che le ricerche di Tesla precedettero qualsiasi altra.
Elettroterapia e Radionica secondo Tesla
Nel 1932 al seminario presentato dal Congresso americano di Fisioterapia a New York il Dr. Gustave Kolischer annunciò che le correnti ad alta frequenza di Tesla stavano portando a risultati molto positivi nel trattamento del cancro, superando tutto ciò che si poteva ottenere con la chirurgia ordinaria. Otto Warburg, premio Nobel per la medicina nel 1931 affermò che il cancro è semplicemente una cellula con 15 millivolt invece che i normali valori di 100 o 50 millivolt delle cellule invecchiate. Aggiunse che la bobina di Tesla è un amplificatore della carica molecolare e che ogni cellula ha una piccola batteria al suo interno. Quando per lo stress, per un malanno o per un”alimentazione scorretta questa carica si abbassa, la batteria nelle cellule farà difficoltà a lavorare.
La bobina di Tesla, sempre secondo il Dr. Warburg, può rialimentare la mancanza di voltaggio delle cellule così che i loro processi chimici ed enzimatici possano riattivarsi.
Nel 1925-26 Georges Lakhovsky, scienziato, biologo e ingegnere russo, si trasferì dalla Russia a Parigi dove ottenne la stima di molti scienziati eminenti, come Picard, Gosset e d’Arsonval stesso, con cui collaborò alla costruzione di una serie di invenzioni mediche del tutto innovative. In seguito Lakhovsky conobbe Tesla con il quale sviluppò una nuova tecnica e tecnologia di stimolo cellulare, la Radionica, per inviare all”interno del corpo radiofrequenze a lunghezze d’onda multiple, che vanno poi ad interagire con la frequenza risonante della vibrazione costante delle cellule, la quale come abbiamo visto, se squilibrata, può condurre a degenerazioni cellulari quali formazioni tumorali o cancerose. Gli oscillatori e le bobine che generano tali radiofrequenze vennero installate dal russo grazie alle competenze di Tesla.
Oggi in Italia il Centro di Ricerca Bioenergetica George Lakhovsky, diretto da Gianfranco Galvani, porta avanti il lavoro di questo geniale scienziato, costruendo e distribuendo i suoi innovativi strumenti tramite la ditta artigianale “ST.RA.LAK”, curando la traduzione e la pubblicazione dei suoi libri, organizzando conferenze, sedute e percorsi di ricerca in tutta Italia. Lakhovsky definì il buon funzionamento dell’oscillazione cellulare come la causa maggiore di salute, in perfetto accordo con gli studi di Otto Warburg e
“predisse che un giorno la scienza scoprirà non solo la natura dei microbi dalla radiazione che producono, ma anche un metodo per eliminare la malattia entro il corpo con le radiazioni.”Purtroppo nel 2015 c’è ancora chi è convinto che l’unica soluzione a un tumore sia la chemioterapia. Eppure Norman Shealy, professore emerito presso la Energy Medicine University, dopo un periodo di sperimentazione con la bobina di Tesla ha affermato che con un’esposizione quotidiana di 30-60 minuti ai suoi campi elettromagnetici da 54 a 78 GHz, produce una rigenerazione dei telomeri del 5.6 % all’anno.
I telomeri sono la parte terminale dei cromosomi del DNA, recentemente ripescati da quella percentuale precedentemente detta “spazzatura” e rivalutati come responsabili della manutenzione delle informazioni durante la duplicazione, quindi probabilmente della perdita di parte del codice, candidato numero uno alla lista di motivi per l’invecchiamento fisico. Secondo Shealy molti dottori e fisici russi hanno trattato più di 200.000 pazienti con questo metodo, ottenendo solo successi.
Per i riferimenti bibliografici e approfondimenti rimando al mio libro da cui queste informazioni sono tratte, Tesla – Lo Scienziato Contro Ed. Hoepli.
Riccardo Lautizi
fonte: http://www.dionidream.com/elettroterapia-tesla/
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