Quello che condividiamo insieme è l’esposizione del costrutto artificiale del ‘me’, la sensazione illusoria che è reale ed ha una scelta reale, e la terribile e meravigliosa futilità dello sforzo che fa per trovare la pienezza. Faremo luce insieme sul me che vive in un mondo finito; un mondo soggetto-oggetto. Può esistere solamente in quel mondo.
Esiste lì perché è auto-cosciente. In età molto precoce l’auto-coscienza prende il sopravvento, “Io sono consapevole di me stesso”. Cresce e cresce e quello che viene ricercato è limitato dalla personale esperienza della contratta realtà. Cerca l’infinito in una esperienza artificialmente finita che sogna essere reale.
Quindi il ricercatore sta costantemente vedendo dal punto di vista dell’essere un soggetto. Sta costantemente cercando un oggetto chiamato auto-appagamento. Quello che stiamo condividendo insieme è che questo intero sforzo è completamente e totalmente futile a causa della natura del ‘me’.
Costantemente la risposta qui sarà di puntare al sogno illusorio dell’essere un ‘me’ e al sorgere di una nuova possibilità.
Quindi il ricercatore dovrebbe smettere di cercare?
Questo non è un messaggio sul cercare o non cercare. L’energia del ‘me’ può solamente cercare e provare a tornare a casa. Questo è tutto ciò che può fare. Quando pensa che ha perso la totalità tutto quello che può fare è provare e trovare la totalità. Le persone credono che se raggiungono l’apice della purezza, che è solo una creazione mentale, allora si meriteranno la libertà. Ecco il problema che ha il ‘me’. Ama l’idea di diventare puro, perché crede di non essere immeritevole. L’intero insegnamento del divenire è basato sulla credenza che il ‘me’ ha bisogno di cambiare, quando invece il ‘me’ è solo la totalità che appare essere un ‘me’. E’ senza significato e senza scopo.
Poiché il sé apparente può solamente sorgere attraverso la sua personale esperienza, sapere o auto-consapevolezza, la sua ricerca per un significato più profondo sarà limitata a ciò che può conoscere e fare esperienza per se stesso.
All’interno di queste limitazioni ci sono molte dottrine, terapie, ideologie, insegnamenti spirituali e sistemi di credenza che il ricercatore può arrivare a conoscere. Può esserci anche il conoscere e l’esperienza di stati di silenzio, immobilità, beatitudine, consapevolezza e distacco, tutte cose che sembrano andare e venire come il giorno e la notte.
Tutti questi insegnamenti, raccomandazioni e prescrizioni cercano di fornire al ricercatore risposte a ciò che è inconoscibile e vie per trovare ciò che non è mai stato perso.
Tony Parsons
Tony Parsons
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