Avete
notato? Poche ore e il sanguinoso attentato di Barcellona è già nel
dimenticatoio e così non dovrebbe essere. L’ennesimo di questi atti
inaccettabili e barbarici dovrebbe suscitare sdegno e desiderio di vendetta da
parte della popolazione mentre dovrebbe impegnare la classe dirigente nella
promulgazione di leggi speciali ed indirizzi socio-politici innovativi e
perentori. Così non è stato.
Dopo
poche ore è tutto dimenticato, affidato alle cronachette sdentate, relegato
negli archivi dei media di regime. Davvero bizzarro.
L’aspetto
più singolare ed inverosimile di questo ennesimo e scontato attentato è il
furgone. Avete mai visto un furgone dopo l’investimento di un essere umano? Io
purtroppo ho assistito a due di questi tragici eventi, avvenuti peraltro a
bassa velocità. Ebbene, dopo solo un investimento, il parabrezza è in mille
pezzi, il cofano pesantemente danneggiato, il paraurti invece appariva ancora
al suo posto. Le vittime appaiono sconvolte, irriconoscibili, tumefatte, sporche
e grondanti di sangue scuro.
Il
furgone del sedicente attentatore islamico invece appare intonso, con il solo
paraurti distaccato ma a seguito di una collisione con un’autovettura di media
cilindrata. Le vittime adagiate al terreno, quasi gentilmente. Davvero strano.
Dopo
decine e decine di investimenti il furgone dovrebbe essere pesantemente
danneggiato, il parabrezza divelto o comunque in mille frantumi, l’avantreno
irriconoscibile ed invece appare quasi intonso e prontamente ricoperto da una
pesante copertura dalle forze di polizia.
Riflettere
è un obbligo dopo i falsi attentati al Bataclan, a Charlie Ebdò e a Nizza. Sospettare un dovere,
dopo le numerose messinscene di rocamboleschi attentati tanto deleteri ed
inverosimili quanto controproducenti e surreali.
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