venerdì 18 agosto 2017

Il “significato” (4) e (5)

Ci sono aspetti che diventano secondari, quando altri aspetti diventano (sembrano) principali. 
Solitamente, la “regola” è che la Massa vive la tal vicenda e, di conseguenza, si autoregola (sai, però, che esistono grandi network “commerciali” in grado di influenzarla). 
Ossia, tutt3 “qua, così” ti dà l’impressione che “vada da sé”, nel senso che… democraticamente, l’umanità “sceglie” liberamente, naturalmente, spontaneamente, etc. 
Infatti, le persone credono proprio di essere padrone del proprio destino. C’è questa pseudo convinzione, in “giro”
Le farfalle, ad esempio, ti dicono che – sin dal tempo della rivoluzione industriale, in Inghilterra - abbiano cambiato colore alle proprie ali, da quando gli alberi sui quali si posavano avevano, a loro volta, cambiato colore (in conseguenza dell’inquinamento industriale). 
Ok? 
Questo accadimento viene preso come “evoluzione naturale”, anche se è un adattamento alle condizioni ambientali del tutto “artificiali”. In una sola parola:
sopravvivenza.
In due parole:
sopravvivenza e controllo.
Qualcosa che – riflettici per bene – si può sostenere essere “naturale”? Certamente sì, se (se) credi, poiché sei portat3 a pensare che…, la “natura” sia una giungla impenetrabile, pericolosa, violenta, mai sazia, ingiusta (nel senso che “pesce grande mangia pesce piccolo”), etc. 
In questo “caso”, allora, anche la società umana non fa alcuna differenza, comportandosi analogamente (giusto o sbagliato che sia).
Ma (ma), a differenza del regno animale, quello umano si vanta di possedere coscienza, intelligenza, anima, spirito, “valore”, etc. per cui, come può auto ridursi in un simile “stato”?
Come può – qualcosa che si autoproclama “migliore di…” – rientrare, poi, miseramente nello stesso “marchio (di fabbrica)” che tanto bistratta, credendosi superiore (evolut3)? 
Anche questo “fatto”, allora, è naturale?
A cosa (chi) serve, dunque, tutta questa coscienza, intelligenza, anima, spirito, “valore”, etc.?
Lo sai, ormai:
la realtà manifesta “qua, così” è la conseguenza di una compresenza immanifesta dominante; della relativa (assoluta) strategia, del “vantaggio”, della differita (che credi essere diretta), etc.
Una sorta di "tabula rasa (Terra piatta)".

Da questa “ottica”, il panorama osservabile è diverso; la realtà manifesta “qua, così” si rovescia e ritorna sensata (a livello “formulare”). 
Se non introduci - nell'equazione - “l’unica costante in un oceano di variabili (la dominante)”, le “cose” sembrano andare per come te le dipingono. 
Sì, perché… non immagini l’alternativa sostanziale ed ignori il potenziale. 
Il “vantaggio” di una simile situazione è, dalla parte dominante, di “mandare avanti un impero globale… ‘naturalmente’”, da sé, automaticamente, attraverso le sinergie e l’economia di scala che, guarda non caso, ha fatto proprie anche l’industria sempre (più) “moderna”.
Questo succede dal momento in cui tendi ad ignorare anche un altro basilare aspetto:
la caratteristica ambientale infrastrutturale di memoria frattale espansa (qualcosa che non ricordi e, per questo, non comprendi e, dunque, non tieni in considerazione). 
Qualcosa che non ti spieghi nemmeno, quando ne ritorni a prendere atto – anche solo leggendola in questo spazio (potenziale) – dato che 1) sei dispost3 a “credere in qualcosa, ma 2) non in altr3 (che ti richiede lo stesso tipo di “fede”). 
Ossia, per la frattalità espansa, ti aspetti che sia la scienza ufficiale (deviata) ad ammetterla (dimostrarla), per cui rimani in paziente “stand by”, mentre tutto attorno e dentro a “te”, continua a… funzionare. 
Mentre, di converso, per ambiti come l’amore e Diosai già che la scienza non potrà dimostrarli (a “breve”), ma non importa, perché in ogni “caso” ti senti di “sapere” che esistono ugualmente
In questo, compi una “scelta”:
decidi di credere, nonostante il vuoto scientifico che attornia taluni aspetti dell’esistenza. 
E nel comportarti così, tendi a mantenere separati gli emisferi cerebrali. Credendo, di fatto, nell'infondatezza della scienza (deviata) ma non accorgendotene. E, di più, credendo nella fondatezza della scienza (deviata) e, quindi, nella infondatezza della religione che, tuttavia, fai uscire dalla porta e rientrare dalla finestra
Questo è l’essere in un loop. Te ne accorgi? 
Più passa il tempo e più è difficile scorgerne le fattezze e l’esistenza. Ergo:
ne deve essere già passato molto, di tempo, dal momento di “è già successo”. 

Infatti, le generazioni si sono sempre più “ripulite” dell’informazione altra; quella che, per intenderci, “una volta” era sufficiente per essere bruciat3 in piazza, scomunicat3, messi all'indice, perseguitat3, etc. 
Il “rullo” ha già piallato tutt3. Poiché “è già successo”
Ed “ora”, all’opera ci sono i rulli sottodominanti, che hanno il compito di manutenere in “ordine” la situazione, giurisdizionalmente ed inconsciamente.
Per cui, tutto si ripete ma mai nella stessa maniera. 
Anche se, nella sostanza, “tutto si ripete sempre nella stessa maniera”
Infatti, non penserai che basta cambiare il nome, la proprietà, il marchio, etc. di una azienda, per poter definire “nuova e/o diversa” la realtà manifesta “qua, così”. 
Così come non basta cancellare la tal organizzazione, creandone un’altra, cambiare la tal persona assumendone un’altra, etc. 
La forma sociale del paradigma “qua, così” è inalterabile sin quando non la vai a mettere in dubbio significativamente e sino a quando non “ammetti” la condizione di compresenza immanifesta dominante. 
Sino a quel “punto”, la conseguenza sarà sempre quella di trasformare tutt3, senza cambiare niente. Oltre a quel “punto”, la conseguenza sarà perlomeno quella di cambiare tutt3, “correndo il rischio” di farlo anche a livello sostanziale, se (se) non si formerà un “nuovo” Dominio… sede potenziale di una “nuova” possessione dominante.
Come a dire che, 1) ti devi accorgere, 2) ti devi fermare, 3) devi averci a che fare, 4) puoi, solo a questo punto, “fare” qualcosa in maniera auto incisiva al fine di cambiare autenticamente le “cose”.
Oltre al punto 4, il “qua, così” vacilla realmente, dal momento in cui stai andando al reale potenziale – in quanto grande concentrazione di massa, giurisdizionale – e stai scegliendo un altro tipo (forma) di realtà manifesta “qua, non così”.
Esisti per questo ti tasso”.
Ecco, la piccola ortonese ha rotto uno schema:
non sarà compresa in quelle statistiche che ti trasforma in un debitore ancora prima della nascita.
Cosa succede quando i genitori iscrivono all’anagrafe il proprio figlio?
L’atto viene stilato con il nome e cognome del nato in lettere maiuscole. “Con questo documento... si permette la completa cessione del bimbo alla Corporation Italia, una società privata a sua volta associata alla Sec (Securities and Exchange commission, l’ente statunitense preposto alla vigilanza della borsa valori ndr), contestualmente si emette un bond, una obbligazione e sulla testa del neonato, solo perché esiste, su di lui grava già il debito pubblico.
Ecco questo David e Ilenia Seccia non lo hanno permesso, non hanno permesso che la loro bambina, potesse perdere la sua identità umana per diventare una finzione giuridica”...
In quel documento è scritto il nome della piccola “della dinastia Seccia”…
La storia è molto singolare e sembra che questa situazione giuridico-fiscale esista dalla crisi del 1929.
“Quando… per salvare gli Stati alleati dal disastro economico, i banchieri si accollarono il debito ma ipotecando le ricchezze dei cittadini degli Stati delle corporate. Per il quale ogni cittadino, ancora prima di nascere, ha un debito”...
Link 


“Ora”, quante persone con “coscienza, intelligenza, anima, spirito, “valore”, etc.” ma sempre e solamente “qua, così”… potranno comprendere a pieno, ciò che hanno appena preso atto qua sopra? 
Quale tipo di atteggiamento va sempre per la maggiore “qua, così”?
Quello che implica la necessità (dipendenza) del “lavoro”. 
Gli umani vanno a lavorare per permettersi di comprare prodotti che, una volta, producevano da sé. Dedicano la “loro” vita al lavoro, per poi andare a comprare “cibo (sopravvivenza)” industriale, perché altrimenti se si fermano loro “viene giù tutto”.
Ancora una volta, ecco il loop.
Da quanto tempo è già iniziato? Non lo ricordi. 
Ergo: 
la spirale che ha preso forza, è partita da una situazione potenzialmente diversa (altra) e progressivamente ha autoconvinto tutt3.
All'inizio, quindi, fu una minoranza che… Poi, per qualche ragione, la minoranza (sempre più organizzata) ha avuto la meglio sulla maggioranza disorganizzata, “marchiando” tutt3 del proprio “credo (interesse)”.
“Oggi”, la maggioranza la pensa come quella minoranza, tuttavia, l’esito sociale massivo è stato un ibrido causale.
Ossia:
la minoranza è diventata maggioranza
e, dalla “antica” maggioranza
ha ereditato la disorganizzazione.
Questo significa che, detta ex minoranza, era (“è”) una sottodominante e che a proprio “favore di vento” si è schierata l’ispirazione dominante, per “ovvi” motivi personali.
Dopo oltre un settennato di questo spazio (potenziale), allo stesso modo, la relativa ispirazione ha già preso ad auto diffondersi per il mondo. 
Il risultato è, ad esempio, che film come Wonder Woman sembrano proprio “ad immagine e somiglianza” del narrato, in questo spazio (potenziale). Certo, te ne devi accorgere.
Tuttavia, come comprendi che la dominante è sempre saldamente al “proprio posto”
Dal “finale del film”: 
da quel “per sempre”, che la protagonista – dopo avere “eliminato” Ares ed avere scoperto di essere divina – esprime sulle note di chiusura del consueto finale da “ultimo secondo”, tipico della metafora forzata “qua, così”. 
Il lieto fine è illusorio, dato che alla prima guerra mondiale conseguì la seconda e tutto il resto della vicenda “moderna” umana.
Il tutto, quindi, alla compresenza della “divinità” che, di fatto, nulla ha potuto “fare” per impedire quello che “è già successo”, nonostante la “fine” di Ares (il principio ispiratore della guerra, nonché, sottodominante)… 
Fai attenzione a quello che “succede”, anche se accade a livello “virtuale”, poiché… tutto ti lascia il segno
Ad esempio, la fine della saga filmografica di Wolverine, è quanto di più “triste” tu possa vedere ed “assistere”.
L’industria cinematografica “globale”, ha trovato il modo di “eliminare un archetipo”
Qualcosa che, in seguito, faranno “resuscitare”?
Certamente, sì. All'occorrenza.
Ma (ma) in che modo? Cambiando l’attore protagonista. Narrando spezzoni della vita di Wolverine, prima che fosse ucciso. Andando “oltre”, ipotizzando, una dimensione parallela. Riportandolo in vita, apparentemente, continuando a narrare le gesta ma a livello dinastico (attraverso la eventuale prole, più o meno “riconosciuta”)... 

Ciò che resta è, però:
l’eliminazione dell’archetipo (qualcosa che "fa male").
Sì, perché, quel “film” esiste ed esisterà per sempre: 
quelle scene, con la tomba, i fiori, e tutta l’amarezza possibile, ci saranno per sempre, poiché… “quel che è fatto, è fattoe da quel momento in poi, il prodotto è tutelato dalla legge del copyright (e della memoria cinefila), che lo rende – questo sì – “immortale”.
Il film Wonder Woman è una “citazione” di questo spazio (potenziale), poiché ispirato dallo stesso. Non il contrario; per cui, “qua” non viene riportata alcuna citazione. 
È l’intero film... e, quindi, il relativo “titolo”… la “citazione unica” che ha senso riportare “qua”.


Su quali convinzioni ti basi per… “decidere, scegliere, orientarti, etc.”? 
Come ti sei fatt3 l’idea che la Terra è una sfera
Basandoti sulla “solidità” della scienza (deviata). 
Qualcosa che “tiene” anche dopo l’11 settembre 2001
Bè… ricordi cosa è successo? 
Se eri già sufficientemente “grande (presente)”, a quel tempo, per vivere l’accaduto come se fosse la “fine del mondo”, allora, significa che hai vissuto quel pezzo di storia in maniera significativa. 
Se, invece, eri troppo “piccol3 (compresente)”, allora, stai vivendo di conseguenz3. 
Un po’ come tutt3 “qua, così”, dal momento in cui - della storia umana - sanno quello che viene loro “ricordato”. 
L’episodio 11 09 2001 è indicativo a livello di simbolismo sostanziale frattale espanso
Perché? Perché ti permette di comprendere quanto faccia la differenza “vivere l’accaduto mentre accade”, piuttosto che ritrovarlo descritto in un libro di storia (deviata).
Tuttavia, ti puoi accorgere che la presunta “diretta” non ti rende migliore in termini di “sostanza”, relativamente al senso che l’accaduto incarna. 
In quel giorno, miliardi di persone assistettero alla tragedia, collegate attraverso i media, soprattutto, televisivi (Internet era ancora “acerbo” e le App erano ancora al di là anche del più semplice approssimarsi). 
Ma, a New York quante persone hanno assistito direttamente all'evento
Molte, “dotate di fotocamere, videocamere ed occhi” per registrare l’accaduto. 
L’infinità di webcam che tappezzano la “grande mela”, avrebbe dovuto registrare tutto. 
Ergo: 
le informazioni di prima mano non avrebbero dovuto proprio mancare, sia in termini di testimonianze dirette che di materiale informatico
Eppure, che cosa “è già successo”? 
Le riprese delle webcam furono tutte sequestrate.
Le testimonianze dirette subirono lo shock dell’impatto emotivo e pauroso dell’accaduto.
Le riprese televisive registrarono l’apparenza che veniva decisa a livello di reti unificate e, dunque, in leggera differita. Ricordi i colori di quelle immagini? C’era della strana tonalità cangiante, di sfondo, come giallastra, violacea, azzurrina, etc. Qualcosa di moltoirreale.
In quel giorno si aprì sostanzialmente la “caccia al terrorismo”, che non è ancora finita “oggi”.
Dopo quel grande esperimento mediatico, che sacrificò tremila persone (il leitmotiv che in ogni guerra lascia sul campo, il risultato della proiezione strategica in termini di “effetti collaterali”), iniziò l’invasione “ufficiale (autorizzata a termine di legge/risoluzione Onu)” di Stati che ti fanno credere essere ancora Sovrani.
Un’onda che portò la morte nelle vie delle città “terroriste” e che falciò e falcia ancora, “altro che quelle tremila vittime”.
Sopra a quelle teste stanno piovendo bombe, come nella seconda guerra mondiale (che, dunque, non è mai autenticamente finita, nonostante la “fine” di Ares, alla “fine” della prima guerra mondiale).
Come molti episodi cardinali (attentati, scandali, crisi) che storicamente diedero l’inizio a conflitti, rivoluzioni, trasformazioni epocali, etc. anche il 11 09 2001 non si discosta minimamente dal solco dell’aratro AntiSistemico. C'è dentro/sopra la stessa "firma".
È, quindi, servito a/per…
Immagina, per un certo tipo di “potere”, a cosa equivalga la morte di tremila persone (non importa di quale nazionalità, credo, razza, etc. perché a quel livello le persone sono tutte veramente uguali = carne da cannone). 
A nulla ma, significativamente.
Soprattutto se la loro “fine” equivale, in leva, allo scatenamento di reazioni "nucleari (virali)", che celano l’intento dominante (ispirante il tutto).

Allora, rifletti, perché – secondo te – credi che la Terra sia una sfera?
Perché lo hanno “dimostrato”?
Perché il pensiero della Terra piatta è medioevale, alias, “ignorante”?
Perché ogni evidenza è lì a dimostrarlo? No.
Perché te lo hanno detto e tu ci credi (per tutta una serie di motivi conseguenti e facenti parte del famigerato bias di conferma)…
Se solo pensi di avere a che fare con una “fonte” esperta, ti viene la pelle d’oca ovunque
Tanto temi quella sfera d’influenza, quella autorità e superiorità concettuale. La loro preparazione (laurea e professione ad hoc), in confronto alla tua (Piero Angela e figlio, da una vita, alla Tv) non può reggere un simile confronto che, dunque, nemmeno è ipotizzabile
Troppo complessa, difficile e “tosta”, è la materia in questione, per anche solo immaginare di esserne all'altezza. 
Di più, molte di queste persone (molto simili alle macchine programmate da/per…) a fronte di una messa in dubbio del “dogma scientifico”, diventano strafottenti, annichilenti, sprezzanti, razziste, cafone, maleducate, irrispettose, pretenziose, etc.
Difenderebbero (cosa = chi) la “propria” scelta, carriera, convinzione, credo, etc. sino alla morte, piuttosto di aprirsi alla possibilità di/che… 
La “verità è diventata scientifica ‘qua così’”
E non va mai messa in dubbio, dato che costituisce un caposaldo per la forma reale manifesta “qua, così”.
Qualcosa che funziona, ridott3 allo stato di “qualcosa che consuma, per funzionare (scarsità)”:
da “lì”, il contesto del lavoro, che implica la necessità del denaro, che cela la verità del debito e, dunque, che comporta lo stato di schiavitù “di fatto”, nonostante l’apparenza storico deviata della giustizia (di parte).
La Terra piatta che cosa implica? Immagina da te, le conseguenze, sul “fondamento ufficiale”… che si basa su una sorta di “fiducia di fondo”, di una cambiale in bianco firmata sul “credo (di qualsiasi natura)”.
A questo link “200 prove che la Terra non è una palla che gira…” troverai “pane per i tuoi denti, pseudo esperti”.
È un utile esercizio che “non fa male”. Non temere.
Altra riflessione:
la forma sociale reale manifesta “qua, così” ti permette di essere davvero liber3 di…?
Solo “sulla carta (costituzionale)”. Ma, di fatto, non è così.
Pensa, allora, in questi termini:
credi di essere una persona “intelligente” e sufficientemente “sgamata” per lavorare relativamente al “futuro” della “tua” prole, in termini di “una vita agiata, serena e piena di soddisfazioni (che, al vaglio sempre attuale, significa: sopravvivendo meglio dei propri simili. Il che apre la via alle soluzioni più “devastanti” potenzialmente)
una sorta di “ansia di prestazione (che cela paura), ti ha
quindi
non appena “tu3” figli3 è in grado di “intendere o volere (anzi, non importa nemmeno)”, inizi a fargli un discorso simile
“ora che hai già ‘x’ anni, cerca di capire che cosa ti piace fare e che cosa ti senti portat3 a fare, per passione e per talento. E inizia subito a ‘lavorare’ in quella direzione, in maniera tale che a diciotto anni sarai già espert3, divertendoti, guadagnando, avendo tempo libero e non lavorando, dovendo chiedere la carità ad un padrone che ti sfrutterà per tutta la ‘tua’ vita”.
Ok? 
La tua iniziativa è onorevole, lungimirante e tesa ad evitare quel grado di schiavitù in-dirett3, al quale è sottoposta l’intera umanità “qua, così”. Vuoi “bene” alla “tua” prole. E speri nel meglio per ess3. E coerentemente ti muovi
Però (ma) che cosa accade, usualmente “qua, così”, su talmente larga scala da essere considerat3 normalità? 
Che ciò non si avvera, poiché nell'ambiente sociale vige una sorta di tendenza del tutto diversa:
inversa, rispetto al “bene” delle singolarità.
Le tentazioni e le interferenze sono “troppe”, ossia, sono strutturate in maniera tale da avere sempre la meglio su qualsiasi intenzione altra, anche quando si tratta del “bene” di un genitore per la “propria” prole (che è qualcosa di molto spesso estremamente sentito e, dunque, potente).
Il reale potenziale è sempre disponibile.
Perché non riesci ad evocarlo e manifestare la realtà inerente “a tua immagine e somiglianza?
Perché “qua, così” sei continuamente sottopost3 a “differenza di potenziale”:
alta = tensione che crea corrente di una certa “forma (frequenza, tipo)”, adatta per alimentare il “macchinario ‘qua così’”
bassa (zero) = senza tensione non esiste corrente (vedi formula), ergo non c’è produzione di energia (lavoro). Così il “macchinario” si ferma.
Alta tensione, grande differenza di potenziale = reale potenziale vs reale manifesto “qua, così”, adatto a mantenere il tuo “sogno” costantemente distante da te e, quindi, adatto al mantenimento dello status quo by dominante.
Bassa tensione (zero), poca differenza di potenziale (zero) = reale potenziale vs reale manifesto “qua, così” (annullato), adatto alla concretizzazione del tuo sogno


Sogno singolare = sentiti ciò che sei, che cosa ti piace fare, che senti di saper già fare e che corrisponde alla tua passione. Una volta chiarito, “Fai.
Tutto ciò che si manifesta e percepisci come opposto, è una interferenza e non sei tu.
Tutto ciò che (ti) accade ha un significato, poiché, “è” il significato.
 


La coerenza è un atteggiamento
Si può pensare che sia una “qualità”, in qualche modo, dispersa nell’aria. Che qualcun3 respira, mentre, qualcun altr3, no. Cioè, si può pensare alla coerenza come a qualcosa di casuale, di stranamente meritori3, di assegnat3 da dinamiche sconosciute e da logiche quantomeno misteriose. 
Invece, sostanzialmente, la coerenza “è”… uno stato proprio interiore, a livello universale (potenziale).
Qualche “rigo di codice”, di programmazione? Qualche configurazione neuronale o lascito ereditario genetico? Il frutto dell’esperienza tua, “tua” e consanguinea? La conseguenza interna di una compressione esterna? 
Perché (quando) una persona è definibile come “coerente”?
In seguito a quali azioni? Secondo quale prospettiva? Attraverso quale “morale (riferimento)”? 
È la distanza temporale, tra il “detto e fatto”, che permette di delineare sostanzialmente la figura altrui
È il proprio comportamento (“fatto”) nell'atteggiamento coerente con il “detto”, che ricava “per contrasto” il rilievo della in-coerenza. 
Ma, come al solito, “qua, così” una persona può essere – allo stesso tempo – coerente ed incoerente, rispetto ad una serie infinita di “valori (riferimenti)”. 
       
Per cui, in presenza di coerenza “qui” ed incoerenza “là”, quale delle due sfumature del s-oggetto avrà la meglio sulla distinzione sostanziale in termini di coerenza? 
Dipende dalle caratteristiche ambientali, dal “timing”, dalla forma sociale, dal paradigma, dallo status quo, dal tipo di realtà manifesta “qua, così”, etc. 
Ad esempio, Giordano Bruno è stato bruciato in piazza, per la propria “coerenza”. Mentre, Bruno Giordano – molti anni dopo – è stato celebrato in piazza, per la propria “coerenza”. 
Certo, gli ambiti sono diametralmente diversi, eppure lo spazio/tempo ci mette sempre lo zampino
Le persone come ragionano?
Le persone sono soggette al campo d’influenza ambientale, che non è “natura” – bensì – “conseguenza”. Tante persone emanano il tal “modo” di vivere, esistere, sopravvivere, etc. Ergo:
sono le persone che “decidono” e, dunque, “ragionano”? 
No. O meglio: dipende
Dipende da cosa (chi)?

Da “cosa”, per quanto riguarda la stratificazione del sociale (la “forma”, che è piramidale, gerarchica, laddove il pubblico ed il privato ® non sono la stessa cosa, ma, allo stesso tempo, lo sono… nel senso che il pubblico appartiene al privato e, dunque, l’edificio piramidale ha il “proprio” vertice come distaccato).
Da “chi”, per quanto riguarda l’origine della stratificazione (una compresenza immanifesta dominante ed infinite compresenze manifeste sottodominanti “ad immagine e somiglianza”, che hanno conferito alla forma potenziale... l’aspetto “coerente” della forma reale manifesta “qua, così”). 
Quando (se) non conosci “come le tue tasche” il “a monte”, di conseguenza (allora) non conosci nemmeno “le tue tasche”, il “a valle”. 
La “relatività” diffonde ovunque “qua, così” dubbio, nella sostanza
E, certezza, nella impossibilità di espandere autenticamente il dubbio, poiché è alquanto sconveniente in termini di “sopravvivenza”. 
Sino a quando il tuo dubbio può essere trattato come una reazione di/in laboratorio, allora è sempre circoscrivibile senza colpo ferire. 
A quel punto, sarai solo un numero, tra tante cifre. 
Ma (ma) se il tuo dubbio, coerentemente (con ciò che sei) ti spinge a divenire una reazione a catena, allora il pericolo di “radioattività” aumenta esponenzialmente, dato che la condizione virale implica la fuga radioattiva

Qualcosa che, la giurisdizione, segnala in altri "termini, ottica e codifica" ma che, nella sostanza, non si discosta da quello che “è” il significato di quello che succede. 
La coerenza, nella stratificazione sociale, corre il rischio di impantanarsi in qualcosa che da una parte concede e dall’altra prende; il tutto certamente non a somma zero
Dato che, nel “qua, così” vige un ordinamento sensato che va “da monte a valle”. 
Qualcosa che per il “semplice” fatto che ti sfugge, allora, non prendi in considerazione
Quindi, ti perdi nella conseguenza, nell'effetto, nella reazione, nella differita, etc. perché la tua coerenza può – allora, essere presa in causa oppure no.
E sai molto bene che, purtroppo, il giudizio altrui "qua, così" pesa in maniera determinante in termini di “coerenza”.
Allora, quale grado di coerenza è mai quest3
La coerenza che dipende dal giudizio altrui, per comprendere se è coerenza oppure no
In ciò è ancora rispecchiato il dubbio, che come “cane che si morde la coda”, non smette mai di alimentare altro “nuovo” dubbio. 
E poi ti dicono che non esiste il moto perpetuo
L’incanto “qua, così” è un tipico esempio di moto perpetuo:
una volta “iniziato”, non si ferma più, auto alimentandosi.
Certo, il consumo è molto alto. Ma, del resto, ti sei abituat3 a credere che devi morire, ad un certo punto della ‘tua’ vita”.
Quindi, il “qua, così” oltre che a consumare, produce (converte, rigenera, alimenta, rende, coltiva, etc.).
Sì, ma, che cosa
Quale è il senso primo ed ultimo, incorporato, implementato, progettato, retro ingegnerizzato? Per ricordarlo, occorre – in assenza di collegamenti diretti alla memoria – “fare” indirettamente
la memoria frattale espansa, ad esempio, ti permette di riconnetterti al “è già successo”.
In che modo?
Accorgendoti attraverso l’esempio attuale, che hai di fronte a te, davanti ai tuoi occhi, in qualsiasi modo, tempo, forma, etc. 
Per mezzo della s-oggettività, delle vicissitudini, di quello che “capita”, etc. È, infatti, la forma sociale stessa, che ti permette di
Lo sviluppo, ad esempio, dell’industria, della proprietà privata, dell’interesse di parte, degli affari, del denaro, della finanza speculativa, del gioco d’azzardo, della legge “uguale per tutt3” ma assolutamente “di parte”, etc. “che cosa significa”. 
Tutt3 è… riflesso. Tutt3 è… informazione. Tutt3 è… stratificato.
Ma (ma) tenendo tutt3 in opportuna considerazione, puoi convertire tutt3 in solida informazione “formulare”
E questa è coerenza allo stato puro.
Quando rilevi esattamente ciò che succede e che continua a succedere, da qualche tempo a questa parte…
Chi lo dice che “sei nel giusto”? In base a “cosa” puoi pensare di esserlo?
È ancora dubbio, livello, parzialità, relatività, mezzo e mezzo? No. E sai perché? Perché parti dalla considerazione centrale del valore universale più portante:
quello della giustizia (ad angolo giro)
il “riflesso” del vituperato “amore”.
Sei “a monte” di tutt3, quando la tua logica parte da questo valore universale (giustizia, amore). 
E, utilizzando detta “ottica (lente)”, emerge per contrasto la mappa differenziata “reale manifesto vs reale potenziale”. Una “cartina” esatta
Qualcosa che non puoi assolutamente mettere in dubbio.
E se si tratta di un esperimento
E se la giustizia di parte “serve” per l’evocazione della componente virale “tentazione, corruzione (dominante)”?
A quel punto, se sei nel giustorimani nel giusto
Ergo:
sei e rimani quello che sei… coerente sotto ad ogni punto di vista, livello, esperimento, etc. Morale della favola? A te non cambia niente e non può cambiare niente, la “forma sociale reale manifesta ‘qua così’”… Ok?
Questo “è” il significato. 
La “coerenza di livello” può sempre essere messa in dubbio, se non da te, allora, da altr3. 

Il che, ti espone alla corrosione ambientale, che non sai mai da dove proviene, dato che anche tu sei lo Stato, ma lo Stato (in quanto Stato) non è te. 
Ecco, allora, la forma di auto alimentazione dell’esterno, che toglie energia, spazio e tempo, a te. Come il cedere “calore” ad un corpo più “freddo”, che non ha capacità propria di riscaldarsi e che, quindi, necessita sempre del tuo calore, che nel lungo periodo giungerà ad ucciderti “naturalmente”
Accorgiti del “livello” in cui sei proiettat3, attraverso questa forma del “ragionare”. Non sei più in quello usuale “qua, così”. Ne sei fuori, perlomeno con la logica
E, questo, fa la differenza. 
Perché da “lì” puoi ricavare potenziale, diminuendo la differenza e, dunque, generando meno "tensione e corrente (stress)", sino a giungere ad eliminarl3 del tutto, fermandoti e fermandosi, con te, l’intero “macchinario ‘qua così’”

Se ti fermi, che cosa succede? Ti cade il cielo in testa?
Ancora una volta, sì e no
Ma, c’è livello e livello
Ecco, fai sì che tu rimanga coerente, sempre, per cui non tenga banco nessuna livellazione del potenziale. 
Il potenziale rimane ed “è” il potenziale:
non essendo un iceberg che si può sciogliere al Sole e che, dunque, non dipende mai (mai) dalle condizioni ambientali, dalla forma sociale e/o dalla compresenza immanifesta dominante.
Perché questa “immanifestazione”
Perché tu sei potenzialmente, sempre, “pericolos3” per lo status quo “qua, così”. È logico. È… così. È una strategia e, dunque, è – anche – paura di te, per quello che sei, rappresenti, incarni, etc.
La dominante lo sa e non lo può scordare, poiché possiede il Dominio (che è umano tanto quanto te), che ha già percorso la “via”, assumendo il controllo giurisdizionale globale, essendo la grande concentrazione di massa a cui la frattalità espansa deve obbedire (riflettere), in quanto sistema operativo frattale espanso tri-unitario, ossia, per i due terzi (legge, strumento) piegati a detta intenzione, mentre, per il restante terzo (memoria) viene sempre impiegat3 in quanto “registro di informazione” per il funzionamento… 
Da “lì”, la sua 1) compresenza, 2) autenticità, 3) originalità, 4) supervisione, 5) neutralità, 6) funzione
Non come, ad esempio, questa forma di “verità”:
"Vi darò un'idea di cui nessuno ha mai sentito parlare: il confine meridionale, piuttosto caldo, c'è tanto sole...
Stiamo prendendo in considerazione la costruzione del muro come un muro solare", ha detto Trump.
"Questo creerebbe energia, e potrebbe finanziarlo", ha aggiunto il presidente, facendo riferimento al problema principale del suo progetto iniziale, i finanziamenti.
"Pensate per un momento:
più è alto, più creerà valore", ha insistito.
"Vedremo. Sarebbe fantastico"…
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Vi darò un'idea.
Il muro… “più è alto, più creerà valore…”:
ecco come passa tutto quello che deve passare
nonostante ogni apparente opposizione
compres3 “te”.
Questo può succedere solo perché la realtà manifesta “qua, così” dipende. E la dipendenza è una conseguenza della “forma” stessa (un piano inclinato). Altrimenti, non ci sarebbe nessuna necessità di… 
Con la giustizia ad angolo giro, non avrebbe senso alcuno l’intero ambito (discorso).
Pensate un momento:
più è alto e più… apparirebbe l’assurdità che è…”.
Trump è coerente con il “proprio” programma politico (elettorale), dietro al quale esiste il potere privato (lobby), verso il quale – Trump – deve ora riconoscenza. 
Questa è coerenza di livello. Non è coerenza universale… 
Puoi fare quanto credi “su e giù” nei livelli, ma (ma) in questo spazio potenziale ritrovi sempre (sempre) la “formulazione” del livello “a monte”. 
Qualcosa che “è” il significato di/in tutt3 quello che succede “qua, così”. Qualcosa che sembra una astrazione, realtà virtuale, realtà aumentata o impoverita, fantasia, etc. Vero?
Sei abituat3, infatti, a stare “coi piedi per terra”. A “badare al sodo”. A “tirare la carretta” o a “tirare a campare (o sera)”… Qualcosa che ti auto mantiene su una sola frequenza di funzionamento, anche se le frequenze sono infinite ma sempre nella stessa “banda”.
Da gente che dimentica il Vangelo c'è da aspettarsi qualunque cosa. Vien fatto di dubitare di tutto quello che insegnate. Vien voglia di sapere chi ha fatto le scelte decisive.
Il fatto è che la vostra scuola è nata male. È nata nel 1859.
Un re voleva allargare i possessi della sua famiglia.
Cominciò i preparativi della guerra. Per prima cosa mise al governo un generale. Poi mandò in vacanza i deputati. Poi chiamò un conte e gli fece scrivere la legge sulla pubblica istruzione.
Quella legge imposta con le armi in tutta Italia è ancora l'ossatura della vostra scuola.
La storia è la materia che più ne ha risentito. Ci sarà qualche libro un po' diverso. Ma vorrei avere una statistica di quelli più adottati. In genere non è storia. È un raccontino provinciale e interessato fatto dal vincitore al contadino.
L'Italia centro del mondo. I vinti tutti cattivi, i vincitori tutti buoni. Si parla solo di re, di generali, di stupide guerre tra nazioni.
Le sofferenze e le lotte dei lavoratori o ignorate o messe in un cantuccio. Guai a chi non piace ai generali o ai fabbricanti d'armi. Nel libro che è considerato più moderno Gandhi è sbrigato in 9 righe. Senza un accenno al suo pensiero e tanto meno ai metodi.
Un'altra materia che non fate e che io saprei è educazione civica. Qualche professore si difende dicendo che la insegna sottintesa dentro le altre materie. Se fosse vero sarebbe troppo bello. Allora se sa questo sistema, che è quello giusto, perché non fa tutte le materie così, in un edificio ben connesso dove tutto si fonde e si ritrova?
Dite piuttosto che è una materia che non conoscete.
Lei il sindacato non sa bene cos'è. In casa di un operaio non ha mai cenato. Della vertenza dei trasporti pubblici non sa i termini. Sa solo che l'ingorgo del traffico ha disturbato la sua vita privata
Lettere ad una professoressa - Lorenzo Milani
Vien voglia di sapere chi ha fatto le scelte decisive.
La storia è la materia che più ne ha risentito.
In genere non è storia.
È un raccontino provinciale e interessato fatto dal vincitore al contadino.
Della vertenza dei trasporti pubblici non sa i termini. Sa solo che l'ingorgo del traffico ha disturbato la sua vita privata
Opera fondamentale della scuola di Barbiana è "Lettera a una professoressa" (maggio 1967), in cui i ragazzi della scuola (insieme a Don Milani) denunciavano il sistema scolastico e il metodo didattico che favoriva l'istruzione delle classi più ricche… lasciando la piaga dell'analfabetismo in gran parte del paese…
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Fu Don Milani ad adottare il motto inglese "I care", letteralmente mi importa, mi interessa, ho a cuore (in dichiarata contrapposizione al "Me ne frego" fascista)…
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Vedi“ora” sembra che le “cose” siano diverse
L’analfabetismo è stato pressoché sconfitto, ad esempio. Di Gandhi se ne parla un po' di più... C'è la "buona scuola", ad esempio... 
Eppure, lo senti dentro che le “cose” sono ancora la stesse del 1967. 

Sì, perché non sono mai cambiate, a partire da un in-certo “punto”, dopo del quale il destino umano ha preso un’altra “via (orbita)”. 
Il momento di “è già successo”, come fulcro dell’avvento dominante, ha ricalcolato tutt3, instaurando il “qua, così”
un fotogramma (in pseudo movimento, poiché continuamente riproposto, per trasformazione/spostamento dello stesso, all’interno di una traccia unica ed univoca, che non permette alcun cambiamento).
Un po’ la storia, frattale espansa, del cinema (in quanto alla tecnica di proiezione della pellicola e del relativo concepimento)…
Tutt3 è come “abbagliante ‘qua così’”. E… tutt3 assume qualsiasi “veste”. Tutt3 s’impadronisce di tutt3, anche dei “valori universali” ma solamente facendoti credere di credere nei valori universali (assolutamente intoccabili, al di là, in quanto archetipi, potenziale).
Ed ora, una portante significativa che corrisponde al ritrovarsi sempre a gestire la “forma reale manifesta, anche se ‘qua così’”, in maniera coerente ad un livello universale “formulare”
La diatriba (qualsiasi essa sia) ti espone al rischio “finale (esito, effetto, conseguenza) di 1) rafforzamento dell’adesione allo status quo per “sua immanifesta superiorità (o tua manifesta inferiorità)”, 2) scoramento interiore (una sorta di strana ma sensata “asfissia”, che ti lascia senza forze e senza coerenza universale), 3) dubbio (nonostante tutto, il dubbio rimane ma lo metti sempre da parte). 
Il che, rispetto al momento (-1) “prima”, significa che hai “gettato la spugna”.
Inoltre, rispetto alla diatriba, la realtà manifesta non cambia mai, dato che il livello della discussione è “virtuale (nemmeno teorico)” e l’ambito della stessa è prettamente scientifico (alias: espert3, di parte).
Qualsiasi sia la tua conoscenza scientifica, se (se) decidi di schierarti contro la “comunità esperta”, di conseguenza, verrai “distrutt3” in termini di “credibilità” e non troverai mai più una cattedra, una opportunità, un futuro inerente alla “tua” carriera. 
Quindi, quale è il significato della diatriba “qua, così”?
Quello di “auto intrattenimento” nel “qua, così” (la famosa “trasformazione” senza cambiamento). La manutenzione dell’impero dominante, senza necessità alcuna di vessilli esposti al vento. 
La preservazione e perpetuazione dello status quo… “qua, così”.
Ecco cosa comporta, ad esempio, aprirsi in merito alla contesa “Terra piatta vs Terra sferica”
Alla “fine”, lasci perdere, perché anche solo in Rete, trovi tutto ed il contrario di tutto. Ergo? Squadra che vince… 
Uno dei motivi per i quali ti è stato permesso di uscire dall'analfabetismo, è quello che… dovevi essere (divenire) “alfabetizzat3”. Come ciò che è andato in scena ai tempi della "scoperta delle Americhe", con la conseguente diffusione del cristianesimo "giogo forza".
Molto semplice. Vero
Perché questo “serve”, senza andare a cambiare nulla in termini assoluti. È qualcosa che poteva esserti concesso. Anzi, che è stato pianificato esattamente nella modalità più adatta per “non fare danni”.
Dentro a qualcosa dalla “personalità dominante”, non c’è spazio alcuno per la “diversità sostanziale”
Per tutto ciò che può “far male autenticamente”. Un tipo di “male” che, ovviamente, dipende dalla prospettiva dominante. 
Qualcosa che se non immagini nemmeno, allora, non puoi nuocere minimamente
Aprirsi alla diatriba sulla forma della Terra, serve solo a farti “precipitare dentro”; alla conclusione della “reazione”, rimani con un palmo di naso, con il cerino (spento) in mano… intensificando ancora maggiormente il compresente, partendo dalla medesima sostanza pre esistente. 
Allora, la diatriba “serve”, in questa “salsa”. 
Serve per conferirti l’idea di… mentre accade l’esatto contrario. Mentre, tutto il resto fa da “rumore di fondo”, ossia, sopravvive ronzando, come un neon elettrico che caratterizza il silenzio della notte più buia e profonda, attirando per mezzo della propria, relativa, illuminazione vacua, ma giurisdizionalmente significativa.
Piuttosto è meglio di niente…” quando non sai da che parte sei girat3 e “speri” che... ma nell'ambito della paura di/che…
L'entanglement quantistico, o correlazione quantistica, è un fenomeno quantistico, privo di analogo classico, per cui in determinate condizioni lo stato quantico di un sistema fisico non può essere descritto singolarmente, ma solo come sovrapposizione di più sistemi.
Da ciò consegue che la misura di un'osservabile di uno, determina istantaneamente il valore anche per gli altri.
Poiché risulta possibile dal punto di vista sperimentale che sistemi come quelli descritti si trovino spazialmente separati, l'entanglement implica in modo controintuitivo la presenza di correlazioni a distanza (teoricamente senza alcun limite) tra le loro quantità fisiche, determinando il carattere non locale della teoria.
Il termine entanglement (letteralmente, in inglese, "groviglio", "intreccio") fu introdotto da Erwin Schrödinger in una recensione del famoso articolo sul paradosso Epr... che nel 1935 rivelò a livello teorico il fenomeno
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in determinate condizioni
lo stato quantico di un sistema fisico non può essere descritto singolarmente, ma solo come sovrapposizione di più sistemi (coerenze, coerenza dominante e coerenza universale) 
da ciò consegue che la misura di un'osservabile di uno, determina istantaneamente il valore anche per gli altri
Ecco, allora, 1) la caratteristica frattale espansa, 2) il sistema operativo frattale espanso, 3) la delegazione frattale espansa e 4) la compresenza immanifesta dominante (grande concentrazione di massa, giurisdizionale globale = “in determinate condizioni”).
L'entanglement implica in modo controintuitivo la presenza di correlazioni a distanza (teoricamente senza alcun limite) tra le loro quantità fisiche, determinando il carattere non locale della teoria

Erwin Schrödinger… nel 1935 rivelò a livello teorico il fenomeno
Da allora, la scienza (deviata) ha lavorato anche su ciò (una teoria), portando ad emersione – per consolidamento nella manifestazione reale “qua, così” – il fatto compiuto:
le “correlazioni a distanza”, tuttavia, prima ancora di essere “scienza”, sono riflesse dai/nei rapporti tra le persone, nell'organizzazione piramidale gerarchica della forma sociale reale manifesta.
La tecnologia, allora, prende spunto dal comportamento sociale e singolare (riflette), ossia, fa parte di quella attività sottodominante che, ad esempio, il marketing incarna a pieno. 
Di più, l’ispirazione è dominante. 
Anzi, è la dominante che viene riflessa a livello di memoria frattale espansa, anche se “qua, così”. 
Ogni situazione incarna un “doppio senso di scorrimento (con qualcosa/qualcun3 che ci scorre/vortica dentro), così come l'azione del coltello dipende da quale parte lo impugni, nonostante le apparenze e gli effetti.
Se la dominante è organizzata in un certo modo, di conseguenza, quel modo – se ripercorso “da valle a monte”, ti guiderà alla dominante, step by step.
Accorgiti. Decodifica “formularmente”. Fai che ti fermi. E, poi, “Fai, in leva, da ‘lì’”.
Hai presente quando, in alcuni film, una persona apre una porta che dà su una stanza ed un’altra persona apre la stessa porta, che dà su un’altra scena? Ecco il significato
Lo stesso s-oggetto – allo stesso tempo – “è” uno sliding doors. 
Per comprendere meglio:
immagina, di/in un grattacielo
l’ascensore che lo percorre verticalmente
e che si ferma al piano desiderato o, automaticamente, che ti porta ad un piano di default.
Ecco:
il “desiderata” è una scena (“qua, non così”)
il “default” è una stanza (“qua, così”).
Oppure:
il “desiderata” è il “a monte” (dominante)
il “default” è il “a valle” (“qua, così”).
Come meglio credi. Tanto, la sostanza non cambia, né il suo significato universale.
Non a caso, l’esempio scelto è di tipo (“natura”) tecnologico:
non a caso questo spazio (potenziale) utilizza un termine informatico (sistema operativo frattale espanso)…
Una interfaccia per la maggiore “intuitività”
Non l’esattezza formale/sostanziale. Qualcosa che non fa la differenza, in termini assoluti. 
Perché “è” qualcosa che “sfugge” ma che, allo stesso tempo, lascia tracce perlomeno in termini di “percezione”
E guarda non caso, è proprio questo “senso” che è stato isolato e separato – a livello altro – mediante la relativa assunzione della diatriba fisica/metafisica. Ok
Qualcosa che non è né l’un3 né l’altr3, viene “catturat3” – ad un livello reale manifesto “qua, così” – e quindi viene “processat3” come se appartenesse allo stesso livello
La “percezione” non è quello a cui tendi mentalmente
ha un significato sostanziale. 
È… capacità di risalire la “corrente”, da valle a monte. 
È una sorta di cordone ombelicale che non può essere mai tagliato.
Per cui, nell’AntiSistema viene riprodotto un suo surrogato e, quindi, viene discusso in termini di auto deviazione.
Il modo “migliore” per disinnescare tutt3, per/di default, senza colpo ferire, se non la tua autostima allorquando decadi dalla diatriba nel consueto dubbio mascherato di verità di parte:
se tutto ciò è una equazione
la differenza, in termini di risultato reale “qua, così” vs risultante potenziale, è proprio la sostanziale mancanza di “percezione”.
Non a caso, sempre più persone ricorrono agli occhiali, alle lenti a contatto,all'operazione agli occhi, oppure vanno “avanti” senza fare finta di nulla, sino a quando non vanno a “sbattere” e, quindi, devono aderire per forza di cose ad una qualsiasi delle “soluzioni (canali)” sopra citati

Ecco il loop. 
Ecco l’incanto. Ecco la scienza deviata, l’AntiSistema, il “qua, così” e, dunque, la dominante (ragione fondamentale della forma reale manifesta ad hoc).
Sii coerente, allora:
“Fai…”.
 
       
Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS) 2017
Bollettino numero 2087
 
 

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