(Immagine presa dal web) |
Lo stato mentale superiore, quello ambito dai ricercatori di tutte le
scuole e filosofie è, sicuramente, quello equivalente al paradiso della
tradizione religiosa o esoterica, secondo la visione di Dante. Chi
raggiunge questo stato riesce a trasformare in maniera definitiva la sua
Vita e la realtà all'interno della quale vive, raggiungendo una
condizione di equilibrio psicofisico totale.
Certo, per arrivarci non sempre è facile, molti di voi che mi leggono lo
sanno bene, eppure gli sforzi coscienti orientati verso il ricordo di
Sé associati ad una volontà superiore e continua alla lunga possono
portare al risultato finale, lo stato mentale paradiso.
Dopo essere discesi ai propri inferi personali e aver saldato i conti
con il proprio passato e i relativi conflitti ancora "innescati", si
comincia a comprendere il significato simbolico ed altamente iniziatico
della condizione mentale infernale. Come ho già avuto modo di esporre
nella prima parte di questo articolo, le fiamme infernali servono a
purificare la nostra Pura Essenza dagli attaccamenti alla personalità
fittizia, quella che ci hanno aiutato a costruire nel contesto
socio-culturale all'interno del quale siamo nati e cresciuti.
Assieme alla personalità bruceranno tutti gli attaccamenti, i desideri,
le dipendenze assieme alle emozioni destabilizzanti quali rabbia, paura o
tristezza. Alla fine questa discesa agli inferi è stata liberatoria,
passaggio obbligato al fine di potersi definitivamente liberare da tutte
quelle zavorre che fino ad oggi ci avevano impedito di "salire" al
gradino superiore: lo stato mentale purgatorio.
Al livello purgatorio si comincia ad avere una visione più chiara della
propria Vita e degli scopi per i quali la nostra Anima si è incarnata
nel nostro corpo fisico. Questo è un grande passo avanti, se pensate che
al livello mentale inferno perfino gli angeli, venuti fino a noi per
darci una mano, venivano scambiati per demoni!
Man mano che il lavoro su di Sé procede si hanno le idee più chiare, si
comincia ad intravedere, complice la vicinanza del paradiso, la Luce
liberatoria della Presenza Mentale nell'Eterno Presente. Prima era
impossibile vedere alcunché, ciò sia perché si era in uno stato di buio
mentale completo ma anche perché il paradiso era molto distante
dall'inferno, in quanto separato dal livello mentale purgatorio.
Al livello purgatorio si cominciano a riconoscere gli angeli, si
distinguono dai demoni, si comincia ad avere, di conseguenza, più
fiducia nelle proprie capacità di riuscita nei vari settori della
propria Vita. In altre parole, comincia ad essere presente in noi la
FEDE, la sola che può guidarci nel nostro cammino di risalita e che può,
al contempo, permettere che avvenga il miracolo della trasformazione
mentale, l'alchimia delle emozioni negative che diventano positive,
attraverso il processo di cottura nel forno dell'ATTENZIONE CONSAPEVOLE E
REITERATA NEL TEMPO.
Lo stato mentale paradiso, quello finale di questo cammino iniziatico, è
caratterizzato da una grande chiarezza mentale, dal vivere il QUI E ORA
in maniera costante e senza più dubbi. Al livello mentale paradiso ci
facciamo amici i nostri demoni, trasformando anch'essi in angeli grazie
al potere acquisito attraverso il processo di alchimia interiore che è
avvenuto lungo il cammino che ci ha portati fino in paradiso.
Ovvio, anche per mantenere questo livello di consapevolezza elevato,
occorrerà un costante lavoro su di Sé accompagnato da azioni compiute al
fine di trasformare degli aspetti della nostra Vita che ancora non ci
soddisfano appieno. Chi vive il livello mentale paradiso sperimenta la
perfezione di tutti gli accadimenti. A questo livello ogni persona,
cosa, accadimento che entreranno a far parte della nostra Vita
diventeranno dei Maestri.
Dopotutto non esistono altri Maestri se non la Vita stessa, la quale
c'insegna attraverso i vissuti che verranno, al livello mentale
paradiso, trasformati in esperienze. Anche le situazioni più
drammatiche, vissute all'interno dei singoli contesti familiari,
lavorativi o relazionali, saranno viste sotto un'ottica diversa e in
maniera tale da rendere più saggia la persona che li ha vissuti. Al
livello inferno e in parte, ancora, al livello purgatorio ciò non
accadeva in quanto eventi di una certa intensità emotiva venivano ancora
vissuti interpretando il ruolo di vittime, dopotutto quello era il
livello e quelli erano i mezzi a disposizione della persona interagente.
LO STATO MENTALE PARADISO CI PERMETTE DI VIVERE OGNI ACCADIMENTO COME UN
ATTO SACRO. IN QUESTO STATO SI PROVA UN'INTENSA GIOIA DI VIVERE CHE
PRESCINDE DALLE CIRCOSTANZE ESTERNE FINO A RICONNETTERCI CON LA NOSTRA
ESSENZA INTERIORE PIU' PROFONDA.
FINALMENTE CI SI E' LIBERATI DELL'ORDINARIO, DEL MECCANICO, DELLO
SCONTATO, FINO A PERCEPIRE LO STRAORDINARIO CHE ERA SEMPRE STATO SOTTO I
NOSTRI OCCHI MA CHE NOI NON RIUSCIVAMO A PERCEPIRE PERCHE' DISTRATTI
DALLA RICERCA DI QUALCOSA CHE POTESSE DISTRARCI DAI NOSTRI PENSIERI
COMPULSIVI.
Questo stato mentale ci conduce oltre il tempo e lo spazio e ci fa
sentire vivi, centrati, minimizzando il rumore mentale di fondo, quello
resta sempre ma non assume più il carattere d'importanza dei livelli
inferno e purgatorio. Avviene una liberazione dagli schemi mentali,
torna la naturale creatività che ha sempre fatto parte di noi ma che il
processo educativo-programmatico aveva repressa.
Si vive in una condizione di equilibrio, ora tutto ha un senso,
finalmente si capisce il significato della parola eterno, non vista più
come un concetto astratto di stampo religioso ma viene finalmente
vissuta attraverso il costante ricordo di Sé, il solo che ci permette di
vivere nel QUI E ORA e di essere presenti a noi stessi senza avere più
dubbi sulla strada che ci porterà sempre più vicini all'Uno. (Fine)
Vincenzo Bilotta
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