La guerra in atto contro la Siria mira a cambiare l’equilibrio
internazionale ed è un’occasione d’oro per l’occidente per sottomettere
gli Stati che non sono soggetti alla sua egemonia, osservava il
Presidente Bashar al-Assad. Nel discorso televisivo alla Conferenza del
Ministero degli Esteri e degli Espatriati a Damasco, il Presidente Assad
aggiungeva che la conferenza era l’opportunità del dialogo diretto per
formulare visioni e soluzioni unitarie.
Il Presidente Assad aggiungeva
che la posizione geopolitica della Siria è cruciale per controllare il
Medio Oriente, e quindi la guerra doveva modificare l’equilibrio
internazionale. Il Presidente Assad osservava che il mondo vede lo Stato
profondo negli Stati Uniti dividersi dal suo presidente, e così nel
mondo occidentale e tra i loro affiliati.
"C’è una seconda potenza mondiale, il cui obiettivo è preservare l’equilibrio e il diritto internazionale“,
aggiungeva il Presidente Assad, affermando che il peso degli arabi
sull’arena internazionale è zero e assente.
“In Siria abbiamo pagato un grosso prezzo per non piegarci ai piani occidentali che mirano a portare i fratelli musulmani al potere con il pretesto della religione e nell’interesse degli occidentali”,
sottolineava il Presidente Bashar
al-Assad.
“Hanno fallito, ma la battaglia continua“,
aggiungeva
citando il dilemma della vittoria.
Il Presidente Assad affermava che
l’obiettivo è sottomettere la Siria e una volta fatto ciò sarebbe stata
frammentata, ribadendo che il prezzo della resistenza è ben inferiore a
quello della resa.
“Abbiamo perso il meglio della nostra gioventù, le infrastrutture, ma abbiamo una società più sana e armoniosa, data la comune unità prevalente“, aggiungeva. ”La società siriana non ha una cultura settaria e abbiamo tratto lezione da tale guerra”.
Il Presidente Assad osservava che i cambiamenti occidentali sono dovuti
alla nostra fermezza e al prezzo che abbiamo pagato, per via della
fermezza dello Stato, delle Forze Armate e del sostegno dei nostri
amici.
“Le realtà sul terreno e i risultati del loro sciocco sostegno al terrorismo hanno imposto all’occidente un cambiamento parziale“,
notava il Presidente Assad, rimproverando la politica occidentale nel
mutare aspetto come un serpente. Il presidente citava il silenzio
occidentale sui crimini perpetrati dai terroristi e l’aggressione
occidentale ogni volta che l’esercito sconfigge i terroristi, aiutandoli
e inviandone altri.
“C’imbattiamo nel terrorismo sin dal primo giorno e perseguiremo a combatterlo“,
sottolineava il Presidente Assad, ribadendo che ogni attività dovrà
basarsi fondamentalmente sulla lotta al terrorismo. Il Presidente Assad
aggiungeva che la Siria ha affrontato con flessibilità tutte le
iniziative per la soluzione politica, anche se alcune erano malevoli,
sostenendo che i risultati delle iniziative erano semplicistiche o
inutili.
“Una volta che si dialoga con un terrorista o un lacchè, il dialogo avviene coi padroni dei servi“,
aggiungeva affermando che tutto ciò che hanno presentato andava contro
gli interessi della Siria e dei Siriani, vacuo come polvere di carta
inutile. Il Presidente Assad osservava che il dialogo era in realtà con i
loro padroni, che li considerano schiavi insulsi, affermando che i veri
siriani sono gli unici padroni che non prendono ordini da nessuno. Il
Presidente Assad aggiungeva che il processo attivo in Siria è la
rivoluzione dell’esercito contro i terroristi e la rivoluzione del
popolo siriano contro il tradimento e il servilismo, e quindi le vere
rivoluzioni sono dovute all’élite nazionale e morale.
“Cogliamo ogni occasione per risparmiare gli inermi, di conseguenza abbiamo partecipato ai colloqui di Astana“, aggiungeva affermando “la nostra fiducia è grande verso Iran e Russia“,
garanti di Astana.
Il Presidente Assad aggiungeva che la Turchia è solo garante dei
terroristi e di diffidarne, sostenendo che il ruolo di Erdogan è
proteggere i terroristi attraverso Astana e legalizzare l’occupazione di
alcune parti della Siria.
“Ogni presenza turca sul territorio siriano è un’occupazione“,
sottolineava il Presidente Assad, affermando che Erdogan ancora
sostiene il terrorismo nell’ambito del suo ruolo nel distruggere la
Siria. Il Presidente Assad saluta le zone di de-escalation in Siria
impedendo spargimenti di sangue, facendo rientrare la popolazione,
permettendo la riconciliazione nazionale, restaurando l’autorità statale
del governo e facendo cedere le armi agli armati, ribadendo che tali
zone non saranno mai separate.
“Vogliamo perseguire la nostra lotta al terrorismo”,
denunciando gli Stati Uniti e la loro cosiddetta alleanza nel
permettere ai terroristi di espandersi. Il Presidente Assad citava la
formazione dei comitati del dialogo e la riconciliazione nazionale, la
dipartita dei terroristi e il ritorno dell’autorità statale nell’ambito
della de-escalation.
Le forze armate avanzano schiacciando i terroristi continuamente, osservava Assad apprezzando eroismo e sacrificio dell’Esercito, degli alleati e amici nella lotta al terrorismo, quale esempio ideale nella storia delle guerre.
“I risultati sono fondamentali per la riconciliazione nazionale e per il ritorno in patria“,
affermava il Presidente Assad citando anche il ruolo del popolo siriano, nel viaggio della vita, per la fermezza.
“Siamo orgogliosi del ruolo dei nostri fratelli e amici di Hezbollah”
i cui combattenti, martiri e feriti, sono nostri combattenti,
aggiungeva il Presidente Assad citando il sostegno politico, finanziario
e militare fornito dall’Iran, e il ruolo della Russia, insieme alla
Cina, nel porre il veto al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite in
difesa della Siria e del diritto internazionale.
Il Presidente Assad
indicava il sostegno della Russia, che ha avuto i propri martiri
sostenendo l’esercito in tutto ciò di cui ha bisogno, inviando la sua
Aeronautica a combattere il terrorismo.
Il Presidente Assad ribadiva la necessità di:
– Continuare a combattere e schiacciare il terrorismo.
– Continuare la riconciliazione nazionale.
– Aumentare le comunicazioni all’estero per illuminare l’opinione pubblica occidentale, ingannata da menzogne e fabbricazioni della realtà sul campo.
– Sostenere le opportunità economiche dell’economia siriana, in lento recupero.
– Concentrarsi sull’Oriente, andando ad est politicamente, economicamente e culturalmente, in quanto l’Oriente ha piena prospettiva di sviluppo.
Il Presidente Assad salutava i rapporti corretti con l’occidente, a
condizione che questi Paesi si astengano dal sostenere il terrorismo e
ne taglino le relazioni, citando gli errori continui dell’occidente. I
nemici non entreranno in Siria per via politica dopo non esserci
riusciti attraverso il terrorismo, affermava il Presidente Assad citando
il timore dei nemici che la Siria esca più forte dalla guerra.
Il Presidente Assad ribadiva le basi della diplomazia siriana:
– Tutto ciò che riguarda la Siria è al cento per cento siriano.
– L’integrità territoriale della Siria.
– L’arabismo con la sua civiltà.
– Impedire agli altri di avere con la diplomazia ciò che non hanno avuto con la guerra.
– La guerra non ha cambiato i nostri principi.
– La causa palestinese è centrale.
– L’occupante israeliano è il nemico.
– Supportare la vera resistenza.
“La Siria è forte, indipendente e libera, e non c’è posto per terrorismo, estremismo, lacchè e traditori“,
chiudeva il Presidente Assad tra l’ovazione dell’Assemblea gremita.
Dr. Muhamad Abdulibrahim, The Syria Times 20 agosto 2017
Traduzione di Alessandro Lattanzio – SitoAurora
https://aurorasito.wordpress.com/2017/08/22/assad-per-una-societa-sana-e-armoniosa/
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