Filippo Falzoni ci propone una sua libera traduzione del brano tratto da "One Taste" "Il punto cruciale del Kundalini yoga", che indica come superare l'ego e fonderci con il Tutto.
Il
punto cruciale del Kundalini Yoga e dei sette chakra è: tutti i sette
chakra, senza eccezione, sono radiose forme della Shakti, l'energia
della Dea, in un eterno abbraccio con Shiva, il puro testimone senza
forma.
Tutte le forme sono una cosa sola con il Vuoto: Shiva e Shakti fanno eternamente l'amore, legati l'uno all'altra in una fiera devozione, che il tempo, il tumulto, la morte e il destino non possono neppure avvicinarsi a toccare.
Il Buddha Supremo, simbolo della Verità
Nel Buddhismo Dzogchen è espressa la stessa idea nel tangka dell'Adi
Buddha (il Buddha supremo), Samantabhadra, e la sua consorte,
Samantabhadri.
Samantabhadra
è rappresentato come una figura di un profondo blu scuro che siede nudo
nella posizione del loto. Nel suo grembo di fronte a lui, nell'atto
sessuale è Samantabhadri. Anche Samantabhadri è nuda, ma di un luminoso
bianco brillante. Samantabhadra rappresenta Dharmakaya, o il voto
radicale, che è completamente senza forma e quindi "nero" (come il sonno
profondo senza sogni). Samantabhadri rappresenta Rupakaya, l'intero
mondo della forma, che è si mostra brillante, bianca e luminosa. Vuoto e
Forma, Coscienza e Materia, Spirito e Mondo.
E stanno facendo l'amore, sono uniti nell'unità dell'estatico abbraccio l'un nell'altra; sono uniti nell'eternità dal legame infallibile dell'Amore che è invincibile. Sono uno per l'altra un solo sentire, la percezione non duale, One Taste. Questo tangka di Samantabhadra e Samantabhadri (Purusha e Prakrti, Shiva e Shakti, Vuoto e Forma, Saggezza e Compassione, Eros e Agape, Ascendente e Discendente) non è meramente un simbolo. È la rappresentazione di una realizzazione diretta.
Lo spazio del vuoto interiore
"Quando ti interiorizzi e ti riposi nell'"Io - Io" come testimone senza
forma, tu letteralmente sei Samantabhadra, tu sei il grande "Non Nato",
il radicalmente inqualificabile Divino. Sei un grande nero Vuoto
d'infinito abbandono.
Tuttavia
nello spazio di quel vuoto che tu sei, l'intero universo sorge momento
dopo momento, le nuvole galleggiano nella tua consapevolezza, quegli
alberi sorgono nella consapevolezza, quegli uccelli che cantano sono una
cosa sola con te. Perché tu, come Osservatore senza forma
(Samantabhadra), sei una cosa sola con l'intero Mondo della Forma
(Samantabhadri), ed è eternamente un'unione erotica.
Tu stai letteralmente facendo l'amore con l'intero mondo mentre esso appare attimo per attimo. Le brutali e tortuose lacune tra soggetto ed oggetto sono cadute e tu e il mondo siete entrati in un'unione intima, sensuale ed estatica, nella radiosità e nell'abbandono, il tuono ed il lampo di "un solo sentire, (un sentire non duale) ". Ed è sempre stato così.
Il sabotaggio del Testimone
In genere, le persone commettono principalmente due errori sulla via di "un solo sentire" (One Taste
o sentire non duale). Il primo avviene nel prendere contatto con il
Testimone, il secondo dal muoversi dal Testimone al "sentire non duale".
Il primo errore: cercando di prendere contatto il Testimone (o Io – io), la gente immagina che "vedrà qualcosa". Ma, non c'è nulla da vedere, semplicemente si risiede come Testimone di tutto ciò che appare, tu sei il puro e vuoto "Osservatore", non qualcosa che possa essere visto. L'errore è nel cercare di osservare l'Osservatore come fosse una luce speciale, una grande beatitudine, un'improvvisa visione, tutte queste cose sono oggetti, non sono l'Osservatore che è il tuo stesso essere.
Il sentire non duale
Certamente
con il "sentire non duale" tu sarai ogni cosa che percepisci, ma non
puoi iniziare a farlo cercando con uno sforzo di vedere la Verità,
perché è proprio questo che lo impedisce. Devi iniziare con Neti, Neti
(Io non sono questo, io non sono quello). Il primo errore è il
sabotaggio del Testimone, che si attua cercando di renderlo un oggetto
che può essere afferrato, quando è semplicemente l'osservatore di tutti
gli oggetti che sorgono, ed è "percepito" soltanto come una sensazione
di fondo di Grande Libertà e Distacco da tutti gli oggetti.
Riposando in questa Libertà e Vuoto e imparzialmente osservando tutto ciò che sorge, noterai che il sé separato (o ego) sorge nella consapevolezza semplicemente come qualunque altra cosa. Puoi in realtà sentire la contrazione nell'io, proprio come puoi sentire le tue gambe, o percepire il tavolo, una roccia o il tuo piede. La contrazione nell'io è una sensazione di tensione interiore, spesso localizzata tra gli occhi, e associata ad una sottile tensione muscolare attraverso il corpo-mente. È uno sforzo ed una sensazione di contrazione di fronte al mondo.
Non fare. Osserva e basta
Una sottile tensione del corpo nel suo insieme. Semplicemente osserva
questa tensione. Quando si è divenuti capaci di essere a proprio agio
come vuoto Testimone, ed una volta che si è notata la tensione della
contrazione nell'io, si immagina di potere entrare dal Testimone alla
percezione non duale, ma che per farlo, prima ci si debba liberare della
contrazione nell'io (o liberarsi dell'ego). E questo diventa il secondo
errore perché in realtà blocca la contrazione dell'io fermamente al suo
posto. Pensiamo che la contrazione dell'io nasconda o ostruisca lo
Spirito, mentre, di fatto, è semplicemente una radiosa manifestazione
dello Spirito stesso, come assolutamente ogni altra forma dell'universo.
Tutte le forme non sono altro che vuoto, inclusa la forma dell'ego. Inoltre l'unica cosa che vuole liberarsi dall'ego è l'ego. Lo Spirito ama ogni cosa che sorge proprio così com'è. Il Testimone ama ogni cosa che sorge proprio com'è. Il Testimone ama l'ego, perché il Testimone è la mente-specchio imparziale che ugualmente riflette e perfettamente abbraccia qualunque cosa sorga.
Tuttavia l'ego, convinto di potersi meglio trincerare, decide di giocare il gioco di liberarsi di se stesso semplicemente perché sino a che gioca il gioco, ovviamente può continuare ad esistere, (chi altro sta giocando questo gioco?)
L'ego è una perfetta manifestazione del divino
Come affermò Chuang Tzu molto tempo fa: "Il desiderio di liberarsi
dall'ego non è, esso stesso, una manifestazione dell'ego?". L'ego non è
una cosa, è un sottile sforzo e non puoi usare lo sforzo per liberarti
dallo sforzo, o finiresti con due sforzi invece di uno.
L'ego
stesso è una perfetta manifestazione del divino, e si può affrontare al
meglio riposando nella Libertà, non cercando di liberarsene, che
semplicemente accresce lo sforzo dell'ego stesso.
E allora le pratiche e la disciplina?
Quando riposi nel Testimone, semplicemente nell'"Io - Io", o risiedi nel Vuoto, nota semplicemente questa contrazione dell'io. Rimani nel Testimone e senti questa contrazione dell'io. Quando osservi questa contrazione dell'io, ne sei già libero, stai già osservando, anziché identificati con essa. La stai guardando dalla posizione di Testimone, che è già ora e da sempre, libero da tutti gli oggetti in ogni caso. Così riposa nel Testimone, e percepisci la contrazione dell'io allo stesso modo in cui puoi percepire la sedia sotto di te, la terra, e le nuvole galleggiare nel cielo.
Lasciarsi andare nel fluire
I pensieri fluiscono nella mente, le sensazioni fluiscono nel corpo, la
contrazione dell'io appare nella consapevolezza, e tu spontaneamente e
senza sforzo osservi tutto, ugualmente ed imparzialmente.
È in questo semplice stato senza sforzo - mentre non stai cercando di
liberarti dalla contrazione dell'io, ma semplicemente la osservi, e sei
lì nel grande Testimone o Vuoto che è il tuo vero essere - che la
"percezione non duale" può più facilmente manifestarsi. Non ce nulla che
tu possa fare per provocarla (o per causarla), la percezione non duale è
già e da sempre completamente presente, non è il risultato di azioni
nel tempo
e comunque non l'hai mai persa.
Il massimo che tu possa fare,
attraverso lo sforzo nel tempo è quello di evitare questi due principali
errori (non cercare di vedere il Testimone come un oggetto, riposa nel
testimone come Osservatore; non cercare di liberarti dall'ego,
semplicemente sentilo) e ciò ti condurrà al bordo, allo stesso
precipizio del tuo Volto Originario. Quel punto è completamente oltre il
tuo controllo. Riposa come Testimone, senti la contrazione dell'io:
questo è esattamente lo spazio in cui la percezione non duale può più
facilmente manifestarsi. Non fare questo come sforzo strategico, ma
casualmente e spontaneamente, durante tutto il giorno e la notte,
rimanendo sempre così, sull'orlo della scioccante scoperta di te stesso.
Questi sono i passaggi del Testimone
Riposa come Testimone, senti la contrazione dell'io. Facendo questo, nota che il Testimone non è la contrazione dell'io, è consapevole della contrazione dell'io. Il Testimone è libero dalla contrazione dell'io, e tu sei il Testimone. Come Testimone sei libero dalla contrazione dell'io. Rilassati in quella Libertà, Apertura, Vuoto, Abbandono.
Percepisci la contrazione dell'io, e lascia che sia, come permetti a tutte le altre sensazioni di manifestarsi. Non cerchi di liberarti dalle nuvole nel cielo, degli alberi o dall'ego, lascia che siano e abbandonati nello spazio di Libertà che è te stesso. In quello spazio di Libertà potrai notare che la sensazione di Libertà non ha un interno ed un esterno, non ha un centro e un contorno. I pensieri galleggiano in questa Libertà, il mondo sorge in questa Libertà, e tu sei Quello.
Il
cielo è la tua testa, il vento il tuo respiro, la terra è la tua pelle, e
tutto è così vicino, sempre più vicino. Tu sei il Mondo sino a che
rimani in questa Libertà, in questa infinita Pienezza. Questo è il mondo
della percezione "non duale", senza interno ed esterno, senza soggetto e
oggetto, non un "qui dentro" verso un "la fuori", senza inizio né fine,
senza sentieri e senza strumenti, senza una via e senza una meta.
Come disse Ramana, questa è la verità finale. …
Ken Wilber
Nessun commento:
Posta un commento