Molti maestri di qigong hanno detto che il qigong comprende un
livello iniziale, un livello intermedio e un livello avanzato; ma si tratta
soltanto di qi e del lavoro sul qi, anche se l’hanno
classificato nei livelli iniziale, intermedio e avanzato. Se parliamo di
cose di livello veramente elevato, la maggioranza dei praticanti di
qigong non ne ha idea, non ne ha la minima idea. Da oggi in poi, ciò che
spiegheremo riguarderà la Fa dei livelli elevati. E vorrei anche
correggere le opinioni che la gente ha riguardo alla coltivazione. Nelle mie
lezioni parlerò di alcuni fenomeni dannosi nella comunità dei praticanti.
Parlerò anche di come dovremmo trattare e considerare tali fenomeni.
Inoltre, quando si trasmettono degli esercizi e degli insegnamenti a un
livello elevato, si vanno a toccare una serie di aspetti e di questioni
veramente importanti, che possono suscitare delle reazioni piuttosto
profonde. Vorrei, comunque, parlarvene. Ci sono, poi, cose che
interferiscono nella nostra società umana ordinaria, e ancor più nella
comunità dei praticanti, che provengono da altre dimensioni; vorrei, anche
in questo caso, parlarne e risolverle per i nostri studenti. Se questi
problemi restassero irrisolti, non sareste in grado di praticare. E, per
risolvere questi problemi alla radice, vi dobbiamo considerare, tutti, dei
veri praticanti.
Naturalmente, non è facile cambiare in un sol colpo il
vostro modo di pensare, ma, da oggi in poi, ascoltando le mie lezioni, vi
troverete a modificare gradualmente il vostro modo di pensare, quindi spero
che ognuno di voi mi ascolti con attenzione. Il modo in cui io trasmetto la
mia pratica è diverso da quello degli altri. Alcuni insegnano le loro
pratiche, parlando brevemente delle teorie dei loro metodi, poi vi
trasmettono i loro messaggi e vi insegnano degli esercizi e questo è tutto.
Le persone sono ormai abituate a questo sistema d’insegnamento.
Per insegnare realmente un sistema di coltivazione, è necessario insegnare
la Fa, il Tao o la “Via”. Nel corso di queste dieci lezioni,
vi esporrò tutto sui principi di livello elevato, senza omettere nulla, in
modo che possiate coltivare, altrimenti non potreste assolutamente farcela.
Tutto ciò che gli altri diffondono sono cose al livello della cura delle
malattie e del benessere fisico, ma, se vorrete coltivare verso i livelli
elevati, non andrete da nessuna parte, senza una Fa di livello
elevato a guidarvi. È come quando si va a scuola: se all'università
utilizzate testi di scuola elementare, resterete ancora scolari di scuola
elementare.
Alcuni pensano di aver imparato molti metodi di pratica - questa
e quest’altra pratica - e hanno accumulato una pila di attestati, ma il loro
gong non è ancora salito. Pensano che quelle cose siano l’essenza del
qigong e che sia tutto lì. Niente affatto, sono solo la parte
superficiale del qigong, sono le cose di livello più basso. Il
qigong è più di quello, il qigong è coltivazione, che è un
qualcosa di vasto e profondo. Tra l’altro, ci sono Fa differenti a
differenti livelli. Così non è come per le pratiche del qi che
conosciamo oggi, dove impararne molte non serve a nulla.
Supponiamo che voi
abbiate studiato su testi di scuola elementare inglese, di scuola elementare
americana, di scuola elementare giapponese e cinese - bene, rimanete pur
sempre scolari di scuola elementare. Più lezioni di qigong a basso
livello seguite e di più cose vi riempite la testa, maggiore sarà il danno
che subirete - e distruggerete il vostro corpo.
Ora, c’è una cosa che voglio sottolineare: quando coltivate, avete bisogno
che vi siano trasmessi sia i metodi di pratica, sia gli insegnamenti.
Probabilmente i monaci di qualche monastero, come i Buddisti Zen,
potranno avere opinioni diverse. Non appena sentono parlare di “insegnamento
della Fa”, non vogliono più ascoltare. Perché questo? Il Buddismo
Zen crede che la Fa non possa essere insegnata, ritiene che la
Fa non sia più la Fa nel momento in cui viene spiegata e che non
esista una Fa che possa essere insegnata: può essere compresa solo
intuitivamente.
Questo è il motivo per cui lo Zen, oggi, non può
insegnare alcuna Fa. Il patriarca del Buddismo Zen,
Bodhidharma, diffuse quest’idea, basandosi su una frase pronunciata da
Sakyamuni, che diceva: «Nessuna Fa è assoluta». Egli fondò il
Buddismo Zen, basandosi su questa frase di Sakyamuni.
Noi pensiamo
che questa scuola si sia cacciata in un vicolo cieco. Perché diciamo così?
Tornando all’inizio, quando Bodhidharma cominciò a percorrere la strada,
sentì che era ben ampia, mentre per il Secondo Patriarca non era più così
ampia. Per il Terzo Patriarca poteva ancora andare bene, ma, per il Quarto
Patriarca, era già molto stretta. Per il Quinto Patriarca, non c'era quasi
più spazio per avanzare e, giunti al tempo di Huineng, il Sesto Patriarca,
la strada era terminata e non si poteva più avanzare.
Se andate oggi da uno
Zen per studiare la Fa, non dovete chiedergli nulla. Se gli
chiedete qualcosa, egli vi colpirà diritto sulla testa, cosa che loro
chiamano “risveglio a bacchetta”. L’idea è che non dovreste fare domande, ma
risvegliarvi per conto vostro. Voi dite: «Io sono venuto qui a studiare
perché non so nulla. A che cosa dovrei “risvegliarmi”? Perché mi hai dato
una bacchettata?!» Questa è la fine che hanno raggiunto, dove non è rimasto
loro più niente da insegnare.
Lo stesso Bodhidharma disse che lo Zen avrebbe
potuto essere trasmesso soltanto per sei generazioni, dopo di ché non
sarebbe più andato bene. Sono trascorse molte centinaia d’anni, ma, ancora
oggi, ci sono persone che si aggrappano strettamente alle dottrine del
Buddismo Zen e non le vogliono lasciare andare. Qual è il reale
significato dell'affermazione di Sakyamuni "Nessuna Fa è assoluta"?
Sakyamuni era al livello di Tathagata. La gente, dopo di lui, persino molti
monaci, non è stata in grado d’illuminarsi al livello di Sakyamuni, né a uno
stato mentale al suo livello di consapevolezza, né al vero significato della
Fa da lui insegnata, o al reale significato delle sue parole.
è questo quindi il motivo per
cui le persone, dopo di lui, lo hanno interpretato in tutti i modi possibili
e immaginabili, creando una gran confusione. Essi presero quel "nessuna
Fa è assoluta" come se significasse che non si doveva insegnare e che,
una volta insegnata, non sarebbe più stata la Fa. Ma, in realtà, non
significa questo. Quando Sakyamuni si liberò e s‘illuminò, sotto l’albero
del Bodhi, non raggiunse subito il livello di Tathagata. Egli continuò a
migliorare sé stesso, durante tutti i 49 anni di insegnamento della Fa.
Ogni volta che raggiungeva un livello più elevato, guardava indietro e si
rendeva conto che la Fa, che aveva appena insegnato, non era
corretta. Dopo aver fatto ulteriori progressi, scoprì che la Fa, che
aveva appena insegnato, non era di nuovo corretta. Dopo aver fatto altri
progressi ancora, si rese conto che la Fa, che aveva appena
insegnato, era di nuovo inesatta. Egli fece, costantemente, progressi per
tutti i 49 anni.
Ogni volta che raggiungeva un livello più elevato, scopriva
che la Fa, che aveva appena insegnato, era una comprensione di basso
livello. Egli scoprì anche che la Fa, a ciascun livello, è la
manifestazione della Fa a quel livello; che ogni livello ha una Fa
e che nessuna di esse è la verità assoluta dell'universo, sebbene la Fa
ai livelli elevati sia più vicina alla caratteristica dell'universo di
quella ai livelli inferiori. Ecco perché egli disse: «Nessuna Fa è
assoluta».
Alla fine, Sakyamuni affermò anche: «In tutta la mia vita non ho insegnato
nemmeno un frammento della Fa». Lo Zen, di nuovo, ha
interpretato questa affermazione nel senso che la Fa non può essere
insegnata. Nei suoi ultimi anni, Sakyamuni aveva già raggiunto il livello di
Tathagata. Perché disse che non aveva insegnato alcuna Fa? Che cosa
voleva intendere realmente? Egli stava affermando: «Persino al livello di
Tathagata dove mi trovo, non ho ancora visto né la verità ultima
dell'universo, né quale sia la Fa definitiva».
Per questo, egli
chiese alle persone, dopo di lui, di non prendere le sue parole per verità
assolute e immutabili, perché, altrimenti, avrebbero limitato le persone,
dopo di lui, al livello, o sotto il livello, di Tathagata, ed esse non
sarebbero state in grado di aprirsi un passaggio verso i livelli elevati. Le
persone che vennero dopo non capirono il reale significato delle sue parole
e pensarono che volessero dire che “se la Fa viene insegnata, non è
più la Fa” - è così che le hanno capite.
In realtà, Sakyamuni stava
dicendo che “ci sono Fa differenti ai differenti livelli e che la
Fa a ciascun livello non è la verità assoluta dell'universo, ma che la
Fa di un dato livello assume comunque un ruolo guida a quel livello”.
Questa era l’idea che lui cercava di trasmettere.
Ci sono state molte persone, specialmente nello Zen, che si sono
sempre attenute a quella sorta di pregiudizio e a quella comprensione
totalmente sbagliata. Come potete praticare senza che qualcuno vi insegni?
Come potrete praticare? Come potrete coltivare? Nel Buddismo si raccontano
molte storie. Forse, qualcuno avrà letto di una persona che salì nei Cieli.
Dopo il suo arrivo nel regno celeste, scoprì che ogni parola del Sutra
del Diamante di lassù era diversa da quelle del Sutra del Diamante
di quaggiù, e che anche il loro significato era completamente diverso.
Perché quel Sutra del Diamante era diverso da quello del mondo umano
ordinario? Altre persone hanno detto: «Le Scritture, nel Paradiso
dell'Estrema Beatitudine, sono talmente diverse da quelle di quaggiù che non
le riconoscereste. Sono completamente differenti.
Non solo le parole sono
diverse, ma le implicazioni e i significati sono completamente diversi. Sono
cambiate». In realtà, questo è dovuto al fatto che la stessa Fa
cambia a ogni livello e si manifesta in modi diversi, e ha funzioni guida
diverse per i praticanti ai differenti livelli.
Voi sapete
che esiste un libretto intitolato Un Viaggio nel Paradiso Occidentale.
Racconta di un monaco che meditava e il suo spirito se ne andò nel Paradiso
Occidentale, dove vide alcune scene. Rimase là per una giornata e, quando
tornò nel mondo umano, erano trascorsi ben sei anni. Vide veramente tutte
quelle cose? Certamente, ma ciò che vide non era realmente come stavano le
cose lassù. Perché no?
Il suo livello non era abbastanza elevato e ciò che
gli fu mostrato era soltanto la manifestazione della Fa di Budda, che
lui era tenuto a vedere al suo livello. Egli non poteva vedere com’erano le
cose in realtà, perché quel genere di mondo era una manifestazione costruita
dalla Fa di quel livello. È questo il significato della frase
"Nessuna Fa è assoluta".
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