Dopo vari studi condotti la AIRC sin dal 2004 ha inserito la formaldeide nell’elenco delle sostanze considerate con certezza cancerogene per la specie umana, sia per inalazione che ingestione. [1] Il 10 giugno 2011, l’US National Toxicology Program ha inserito la formaldeide come “noto per essere cancerogeno per l’uomo”. [2]
La formaldeide è nota per provocare anche stanchezza, insonnia, mal di testa, asma, allergia, tosse e irritazione della pelle.
La formaldeide è dimostrata essere cancerogena per l’uomo su una sufficiente base di evidenza di cancerogenicità data dagli studi scientifici
eseguiti sia sull’uomo che su cavie mostrando anche i vari i meccanismi
di carcinogenesi. La formaldeide era stata già elencata nella seconda
relazione annuale sugli agenti cancerogeni nel 1981 sulla
base degli studi sugli animali e da quella data sono stavi svolti molti
studi sugli essere umani che ne hanno accertato che è molto cancerogena
per l’essere umano.
La rimozione o la riduzione
dell’esposizione alla formaldeide è una scelta fondamentale che ogni
famiglia in ogni casa o luogo pubblico deve fare per tutelare la salute.
La buona notizia è che è possibile migliorare notevolmente la qualità
della propria vita e della nostra famiglia una volta che si conosce come rimuovere la formaldeide.
Ma cos’è la formaldeide?
E’ un composto organico prodotto a livello industriale appartenente alla vasta famiglia degli aldeidi,
presente sia in forma gassosa (a temperatura ambiente) che liquida (con
trattamenti chimici).
Molto utilizzata nell’industria (anche
alimentare), solo recentemente – come spesso purtroppo accade – è stata
scoperta la sua tossicità. All’olfatto si presenta con odore forte e
pungente, a volte irritante per occhi, naso, gola e polmoni. Nonostante
la nocività, tuttavia, il legislatore italiano tarda a riformare la
normativa che, tranne per alcune sporadiche norme per pochi prodotti,
continua ad ammetterne l’uso indiscriminato nella produzione di svariati
beni. [3]
A preoccupare oggi gli studiosi il fatto che mentre la scienza scopriva gli effetti dannosi sulla salute dell’uomo, la formaldeide viveva il suo massimo “periodo di diffusione” proprio grazie all’assenza di disposizioni che ne hanno consentito l’uso in molti prodotti.
Dove si trova la formaldeide?
La sua
eccezionale caratteristica battericida, la sua solubilità e la capacità
reattiva con altre sostanze, infatti, hanno sicuramente favorito la
diffusione dell’utilizzo della formaldeide nell’industria: da anni è adoperata con larghissimo impiego nella fabbricazione di
- Resine sintetiche
- Vernici
- Colle (adesivi, ecc.)
- Solventi
- Compensato
- Pesticidi
- Conservanti alimentari
- Disinfettanti
- Deodoranti
- Detergenti
- Cosmetici
- Tessuti (vestiti, tappeti, tende, ecc.)
- Vaccini
Da notare che viene contenuta anche nei disinfettanti usati negli ospedali per sanitizzare le superfici.
Oggi tutti i vestiti
venduti nei grandi negozi e centri commerciali sono ricoperti da
formaldeide dato viene usata come antimuffa e per mantenere la piega
degli indumenti e non fargli fare le pieghe.
In alcune analisi di
vestiti nuovi sono emersi valori di formaldeide pari a 900 volte quello
consentito dalla normativa. E’ facile accorgersene quando toccando i
vestiti si nota come una patina tra le dita.
Lavare i vestiti è quindi importantissimo ma se li lavi con l’ammorbidente è ancora peggio dato questo prodotto per la casa usato spesso contiene formaldeide. Anche i cuscini possono essere contaminati di formaldeide quindi lavali dopo averli acquistati.
Ma è soprattutto il suo utilizzo per la conservazione degli alimenti,
che desta maggiore allarme. Percentuali di formaldeide si possono
trovare negli alimenti che subiscono processi di conservazione o
disinfezione: il suo uso viene consentito anche come conservante alimentare in alcuni cibi, dove viene immesso come “additivo” e la sigla di “conservante E240” (occhio all’etichetta) ed anche E239 (ottenuto dalla sintesi della formaldeide ed ammonio).
L’E239 si usa come conservante contro i funghi nel caviale, formaggio (sempre nel formaggio provolone), acciughe, conserve di pesce.
La formaldeide, insieme all’urea, è impiegata come vernice collante di pannelli in legno di truciolato, nobilitato o Medium-density fibreboard, è contenuta nei pannelli fonoassorbenti dei controsoffitti, nelle pareti divisorie degli uffici open space. Negli anni tende a volatilizzarsi nell’ambiente circostante.
La formaldeide è presente in molti prodotti casalinghi. L’industria ne fa largo uso per la fabbricazione di colle,
resine, solventi, vernici, tessuti, per la produzione di detergenti,
saponi, detersivi per piatti e indumenti, per la produzione dei
cosmetici (prodotti per le unghie, lozioni per capelli, fondo tinta, creme, mascara, colluttori), per la produzione di deodoranti e disinfettanti.
E’ spesso presente negli imballaggi,
nella colla usata nel cartone pressato o nel cartone utilizzato per il
rivestimento di libri, riviste, giornali; negli inchiostri e in alcune confezioni per alimenti (in genere, carta per alimenti, cartone e imballaggi provenienti da legno riciclato; in taluni casi anche lattine).
Una delle principali cause di produzione di inquinamento da formaldeide casalinga è tuttavia legata alle suppellettili:
questo pericoloso composto viene infatti rilasciato da alcune
suppellettili (soprattutto quando nuove di zecca) in legno pressato, dai
mobili in truciolato, compensato o comunque multistrato, da alcune
suppellettili in materiale composito a media densità di fibra (MDF) ed
in generale da tutti i mobili sui quali vengono utilizzate colle e
solventi con formaldeide.
Anche alcuni tipi di parquet sono causa di rilascio nell’aria di formaldeide. La formaldeide è usata altresì per l’isolamento di materiali, sotto forma di schiuma isolante (UFFI).
Anche se nelle nostre case e negli oggetti di uso comune la formaldeide è presente spesso a basse concentrazioni, ciò non significa che circondati da una moltitudine di prodotti contenenti questo composto cancerogeno, con il tempo possono svilupparsi danni irreparabili.
I primi sintomi sono tosse, nausea, difficoltà respiratorie, asma, reazioni cutanee e reazioni allergiche.
Più che essere allarmisti, però, dobbiamo essere attenti e previdenti.
Considerata
la normativa italiana, eccessivamente permissiva sull’uso industriale
della formaldeide (c’è da registrarsi solo una più restrittiva misura
per l’uso nel legno truciolare, che non può superare determinate dosi),
l’unica difesa per l’uomo è la giusta informazione.
Ecco i principali consigli per evitare di entrare in contatto con la formaldeide:
- Evitare di usare prodotti che contengono formaldeide scegliendo quindi detergenti, vernici, vestiti, ecc di provenienza biologica o perlomeno naturale.
- Ventilare spesso i locali di casa, per evitare l’accumulo nelle stanze di formaldeide sprigionata dall’uso di detergenti, solventi, colle, mobili, ecc.
- Chiudere bene i flaconi dei prodotti per la pulizia e la manutenzione, e confinarli in armadi ben chiusi e lontani dalle scorte alimentari.
- Adornare la propria abitazione con piante d’appartamento: la loro presenza riduce la quantità di inquinamento. Abbiamo spiegato quali piante sono più adatte per la formaldeide nell’articolo 6 Piante che ricaricano di ossigeno ed eliminano tossine dalla nostra casa
- Fumo: evitare di fumare in casa pulire la canna fumaria in modo che il fumo non si diffonda mai all’interno della casa. Utilizzare, quando si cucina, la cappa di aspirazione ed arieggiare i locali dopo aver cucinato. Infatti tra le sostanze contenute nel fumo del tabacco ci sono: il MONOSSIDO DI CARBONIO: ostacola l’azione dei muscoli e del cervello; La FORMALDEIDE è un gas irritante impiegato dalle industrie nella lavorazione delle stoffe, carta, legno e coloranti; Il CATRAME si deposita nei bronchi e nei polmoni e può provocare il cancro; Il POLONIO 210 è una sostanza radioattiva: fumare 20 sigarette al giorno equivale, in un anno, a 300 radiografie al torace [4].
- Preferire mobili, parquet, vernici, solventi e colle per tappezzerie e mobili con l’etichetta Ecolabel (marchio convenzionale ecologico). Da evitare mobili di cartone pressato, in truciolare o con materiale multistrato e composito: se per necessità siete costretti ad acquistarli, esponeteli per qualche giorno all’aria aperta, prima di introdurli e sistemarli in casa.
- Preferire sempre mobili in legno massiccio (costano di più) o in generale mobili contrassegnati con la classificazione E1 (a bassa emissione di formaldeide) o FF (senza formaldeide).
- Se andate ad abitare in una casa mobiliata con suppellettili trattate con formaldeide, arieggiate per qualche giorno i locali oppure arieggiate la mobilia lasciandola per qualche giorno all’aperto, se possibile: il rilascio di formaldeide nell’aria è progressivo (in altissime percentuali quando i mobili sono nuovi), andando via via diminuendo col tempo (dopo due anni gran parte delle sostanze nocive sono state già rilasciate: ecco perché se dovete acquistare mobili in cartone pressato, truciolare o multistrato, preferite quelli usati).
- Ridurre nell’arredamento la presenza di ampie superfici assorbenti, come tendaggi e mantovane, moquettes, tappeti, stuoie, tappezzerie di rafia, librerie aperte: tutte queste superfici assorbono le sostanze inquinanti occasionali (fumo di sigarette, smog, esalazioni di solventi) per poi rilasciarle lentamente nell’ambiente. Osservare maggiori precauzioni per i bambini e per i soggetti deboli.
- Occhio ai cosmetici e ai deodoranti, soprattutto quelli per ambienti: la maggior parte contengono terpeni, sostanze che combinandosi con l’aria danno origine a formaldeide. Per l’igiene personale preferibile usare cosmetici con l’etichetta di garanzia europea Ecolabel.
- Nella costruzione o nella ristrutturazione delle case, utilizzate sempre materiali naturali. Preferire sempre tessuti naturali per l’arredamento. Posare le moquette “tirate” piuttosto che con l’uso di colle.
Esposizione a formaldeide ed asma nei bambini
Nel 2009 la dottoressa Ruth A. Etzel, presidente dell’Accademia Pediatrica Americana,
afferma davanti al Senato che è urgente prendere dei provvedimenti per
evitare l’eccessiva esposizione alla formaldeide nei bambini che oggi
accade sempre più spesso. [5] I bambini infatti sono più vulnerabili
agli effetti nocivi della formaldeide a causa del diametro minore delle
loro vie aeree e anche in concentrazioni basse può provocare la rapida
insorgenza di irritazioni al naso, la gola, tosse, dolore al petto e
sintomi di allergia.
Gli effetti a breve termine dell’esposizione alla
formaldeide sono irritazione degli occhi, della mucosa nasale e della
gola, e manifestazioni cutanee. Alcuni studi hanno dimostrato nei bambini un legame tra formaldeide e neoplasie delle prime vie respiratorie (naso e seni paranasali) e asma bronchiale.
L’Associazione Italiana Pediatri
riporta i risultati di una meta una metanalisi che mostra una relazione
positiva tra l’esposizione alla formaldeide e l’asma infantile. [6] Al
fine di porre in evidenza il significato della correlazione tra
esposizione e non esposizione, si osserva chei soggetti con i maggiori
livelli di esposizione nei sette studi selezionati (80 microg/m3) hanno
da 3 a 5 volte maggiori probabilità di sviluppare asma.
I risultati
pubblicati nello studio sono in accordo con la maggior parte degli studi
sin qui presenti in letteratura riguardanti la correlazione tra
esposizione a formaldeide e asma e forniscono una consistente evidenza
riguardo al legame tra esposizione a formaldeide e asma nei bambini.
Riccardo Lautizi
[1] IARC Monographs on the Evaluation of Carcinogenic Risks to Humans – Vol. 88
[2] Formaldehyde. Report on Carcinogens, Fourteenth Edition
[3] Wikipedia – Formaldeide
[4] Unità di Tabaccologia pressola Sezionedi Igiene del Dipartimento di Scienze di Sanità Pubblica
[5] Anna Maria Clement, Brian Clement. Meglio nudi che inquinati: Come difendersi dalle insidie nascoste nei capi di abbigliamento e nei tessuti. Edizioni Il Punto D’incontro
[6] Formaldeide nei bambini. Associazione Italiana PediatriUlteriori note bibliografiche sulla formaldeide
– Gerald McGwin Jr.; Jeffrey Lienert; John I. Kennedy Jr.Formaldehyde exposure and asthma in children: a sistematic revew. Environmental Health Perspectives.2010;118 (3).
– Delfino RJ, Gong H Jr, Linn WS, Pellizzari ED, Hu Y 2003. Asthma symptoms in Hispanic children and daily ambient exposures to toxic and criteria air pollutants. Environ Health Perspect 111: 647-656
– Garret MH, Hooper MA, Hooper BM, Rasyment PR, Abramson MJ1999. Increased risk of allergy in childrendue to formaldehyde exposure in homes. Allergy 54: 330-337.
– Krzyzanowski M, Quackenboss JJ, Lebowitz MD 1990. Chronic respiratory effects of indoor formaldehyde exposure. Environ. Res. 52: 117-125.
– Smedje G, Norback D, Edling C. 1997. Asthma iamong secondary school children in relation to the school environment. Clin Exp Allergy 27: 1270-1278.
– Stroup DF, Berlin Ja, Morton SC, Olkin I, Williamson GD, Rennie D, et al 2000. Meta-analysis of observational studie in epidemiology: a proposal for reporting. Meta-analysis of Observational
– Studies in Epidemiology (MOOSE) group. JAMA 283 (15): 2008-2012.
– Symington P, Coggon D, Holgate S. 1991. Respiratory symptoms in children at schools near a foundry. Br J Ind Med 48: 588-591.
– Wieslander G, Norback D, Biornsson E, Janson C, Boman G 1997. Asthma and the indoor environment: the significance of emission of formaldehyde and volatile organic compounds from newly painted indoor surfaces. Int Arch Occup Environ Health 69: 115-124.
fonte: https://www.dionidream.com/formaldeide-come-difendersi-dal-killer-in-casa-che-pochi-conoscono/
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