lunedì 27 maggio 2013

Giganti

Polifemo è un “mito”, lo sappiamo bene, di fantasia ne avevano gli antichi, dalle immaginette mezze animali-mezze umane degli Egizi ai draghi medievali e alle ciarle stregonesche, con false credenze in terre piatte e soli che girano!…
Più indietro e lontano ancora l’iconografia sumerica presenta gli dei-Annunaki con tratti umano animali, con ali, dimensioni gigantesche, grandi occhi e strani copricapi (1).
Di quanto si può retrodatare l’immaginazione dell’uomo? Perché alcuni tratti “simbolici” ritornano e si ripetono in culture e civiltà apparentemente distanti nei tempi, nei luoghi e nei costumi?
 

La nostra mente ha bellamente coperto ogni ambiguità, significato oscuro o immagini confuse con il velo pietoso della razionalità moderna, ha alleggerito e normalizzato, trasformando l’inspiegabile in allegorie e metafore fantastiche. Ma siamo sicuri di avere esplorato ogni possibilità? E se alcune rappresentazioni astruse fossero veritiere?

Lasciamo i Titani mitologici per buttarci su quelli di un testo storicamente più accreditato: la Bibbia.
 

La Genesi ci parla subito dell’esistenza di giganti sulla terra e della loro origine:
In quel tempo vi erano i giganti sulla terra e ve ne furono anche dopo che i figli di Dio si erano uniti alle figlie degli uomini, e da queste nacquero loro dei figli[...](Genesi 6,4)

Nelle traduzioni greche e latine usa la parola che equivale all’italiano “giganti”, mentre Mauro Biglino (2), ex-collaboratore e studioso delle Edizioni Paoline, sottolinea che la radice ebraica del termine è Nefilìm, dal verbo nafàl, ovvero ‘cadere, scendere in basso, de-cadere’.
 

Quindi, il significato si complica e si completa con quello dell’interpretazione rassicurante e razionale fornita dalla Bibbia attuale (3). Lo studioso, infatti, arriva a provare come questi giganti fossero il risultato dell’accoppiamento di maschi della stirpe Annunaki, discesi a colonizzare la Terra, con donne terrestri provenienti dal modello Adam, ovvero schiavi creati dagli Annunaki stessi a “loro immagine” tramite esperimenti genetici. Questi Nefilìm, dunque, sarebbero non solo “giganti” ovvero molto alti verso il cielo, ma dei “di-scesi (dai cieli)”. 

A causa della loro origini mezzo-sangue essi sarebbero dunque anche “di-scendenti” e veri e propri “de-caduti” che hanno corrotto la purezza della razza divina originaria.

Ma la Bibbia ci parla ancora di giganti nei Numeri e nel Deuteronomio.

Quando alcune avanguardie di Mosé vanno ad osservare di nascosto le terre di Canaan, per vedere come e quali fossero gli abitanti da sconfiggere, essi raccontano di avere visto persone digrande statura; anzi vi abbiamo visto anche i giganti, i figli di Anac, che sono della razza dei giganti. Di fronte a loro ci pareva di esser delle locuste [...] (Numeri 13,33). Come non pensare ad una somiglianza Anac/Anachiti/Annunaki?

Qui il concetto di “gigante” è ripetuto per ben due volte, accentuato infine dal raffronto con le locuste(4).


Più avanti Mosè rievoca gli avvenimenti passati e menziona il resoconto degli esploratori di gente più numerosa e forte, con città grandi e mura altissime dei figli degli Anachiti (Deuteronomio 1,28)(5).

Alte stature ricompaiono anche nei territori del deserto di Moab, dove abitavano gli Emim, popolo grande numeroso, di gigantesca statura come gli Anachiti [...] Anch’essi erano ritenuti [...] Refaim(6), come gli Anachiti (Dt. 2,10-11). E poi ancora vi sono popoli potenti, di gigantesca staturadiscendenti degli Anachiti(Dt. 9,2).


Quanti nomi per una stessa verità: Nefilim, figli di Anac, Annunaki… sempre giganti!

Da tempo oramai i reperti ossei certificano e attestano le citazioni bibliche. Nel corto filmato qui sotto potete osservare le foto di ritrovamenti davvero impressionanti provenienti da ogni parte del mondo.

Se volete leggere dove e come sono stati trovati e dove poterli visitare andate al link (7), scoprirete che persino non lontano da noi, nel bresciano, la chiesetta di San Salvatore custodisce ossa giganti sospette!… 

Il m.e.r.lo. Nefilìm (= ‘di-sceso dal cielo’!)
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Note:  
1- Zecharia Sitchin Il pianeta degli dei, ediz. Piemme 2011 (traduz. daThe 12th Planet, 1976) – cap. V, pagg. 124-163.  
2- Mauro Biglino Il libro che cambierà per sempre le nostre idee sulla Bibbia, Uno Editori 2012 – cap. 3, pagg. 54-71
3- La distinzione fra figli di Dio e figlie degli uomini viene risolta rispettivamente con “discendenti di Set” e “discendenti di Caino”. Set era il figlio di Abramo nato “al posto di Abele”, dopo la sua uccisione da parte del fratello Caino [Genesi 4,25; 5,3]
4- La Bibbia attuale si limita a giustificare questa narrazione come appositamente esagerata e menzognera, creata per spaventare Mosè e sollevarlo dal suo proposito di muovere guerra a quelle popolazioni. Questi narratori non avrebbero avuto abbastanza fede e fiducia nella protezione di Dio in questa impresa.
Biglino, invece, è più “realista”, e specifica che il raffronto con le locuste può essere fatto per la loro moltitudine o per le loro dimensioni. Dato che gli esploratori erano pochi, non potevano certo sembrare “cavallette” ai figli di Anac per la loro quantità.
 
5- La mia Bibbia di edizione paolina degli anni ’60, rammenta in nota proprio a questo versetto, a pié di pagina, che la stirpe di Anac era di statura gigantesca!  
6Refaìm viene letto attualmente come “stirpe dei Refaim”, mentre Biglino lo legge come “gigante (?)” oppure “terribile, forte”.  
7http://supernatural-italia.forumfree.it/?t=28600439

fonte: http://www.iconicon.it/blog/2013/05/giganti/

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