Anche quest’oggi, di buon’ora, SPS ha raccolto le “parti sincroniche” giunte sulle rive del sé, come "risposte depositate sulla battigia, dalle acque e per opera delle correnti marine".
L’Analogia frattale sincronica ad orientamento istintivo è, appunto, il “domandare e l’attendere fiducioso la risposta”, utilizzando quella “versione di sé” atta a decodificare nella maniera più “opportuna e rilevante” il segnale captato dal sistema istintivo/ghiandolare umano.
Il termine “opportuno e rilevante” è, ovviamente, riferito allo sviluppo della auto conoscenza di se stessi.
L’analisi attuale è sempre riferita alla questione “Conosci Te Stesso”. Ogni altro “interesse” riporta la situazione all’interno dei loop mentali 3d, ossia, dentro alla "struttura di strutture", che contiene.
Il fatto di essere “contenuti” non significa altro, se non che “non si è ancora maturi o pronti per spiccare il volo”.
La Natura evidenzia questa fase della “crescita contenuta, sino a…” in infiniti modi e non si capisce il perché, ciò, non dovrebbe riguardare anche l’essere umano.
La visione prospettica, attraverso la quale s’inquadra la situazione, ricolora e ridefinisce l’intero panorama di cui si “gode” dallo stretto pertugio disponibile osservando da “dentro”.
Nel mese di maggio 2013, SPS ha “bucato questo guscio”, andando al di là della figura assoluta del Creatore.
"Al di là", significa… non fisicamente, bensì, con le avanguardie del complesso umano, con l’immaginazione in quanto strumento esatto per la costituzione di avamposti oltre la “frontiera”, oltre alla linea delle terre emerse, sino a definire e plasmare la figura di un’isola – da ricongiungere, in seguito, all’intero edificio umano; come per unire le terre divise dal mare.
Per ora, è opportuno fermarsi in questa posizione di… ascolto, leggendo quel raggio di “luce diversa”, che penetra dal sottile orifizio, che emerge e veicola ad un qualcosa di “diverso dal consueto giro mentale di ripolarizzazione del veduto”.
Occorre “pensare senza l’utilizzo di questa configurazione mentale”.
Altrimenti, il rischio è quello di “colonizzare” anche ciò che si estende al di là della cerchia di realtà conosciuta.
Si è affiorati al di fuori dell’ombra del corpo che caratterizza.
Allora, lasciamoci andare – come di consueto – sull’onda della sincronicità derivante dalla “fiducia” in ciò che giunge… ascoltiamo quello che questa energia ha da sussurrarci, mantenendo ferma la convinzione di essere dei nuovi Creatori, nel potenziale.
Questo alveolo ricolmo di potere, conferisce al sé la forza nativa, pura, genuina, neutra - di quello che si attua – mantenendo saldo il “timone” nelle proprie mani.
Fiducia… ed immaginazione.
Capacità istintiva aperta ed in ascolto.
Domanda… attesa… risposta…
Partiamo!
Sciamanesimo, in antropologia culturale, è un termine che indica l'insieme delle credenze ed il modo di vivere e di vedere il mondo, di società animiste non alfabetizzate, imperniato intorno ad una particolare figura di guaritore-saggio ed alla sua attività magico-religiosa: lo sciamano...
Secondo svariati dizionari etimologici, la parola sciamano (per la prima volta attestata nel 1698) sarebbe entrata nell'italiano dall'inglese shaman, questo (attraverso lingue slave e germaniche) dal tunguso šaman, a sua volta dal pali samana, derivato dal sanscrito sramana che significa "monaco".
Da notare la radice indoeuropea sa- legata al verbo "sapere" e mánu con significato di uomo…
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Lo Sciamano è un “Monaco”; un essere “solitario”, nel senso di “sul proprio sentiero”e, per questo, molto "scomodo" per coloro che si alimentano di status quo.
Lo
Sciamano ti destabilizza con il suo andare. Ma, cerca di inquadrarlo
diveramente da come te lo hanno dipinto nei prodotti per la
televisione...
La più grande storia è trasparente, tanto è vasta, per cui, avverti molto più facilmente la storia deviata.
Tornare ad essere Sciamani è avvistare e mantenere l’eco della più grande storia; è vivere in maniera “ristretta” la più grande storia, ossia, convergere attorno ad una sua replica frattale, più consona ed “utile” al proprio cammino unico.
La "diffusione sonora" dei passi dello Sciamano è di Natura “egoica”, essendo egli stesso un “Ego che cammina”…
Perdendo di vista questa “eco struttura”, non si capisce più – di conseguenza – perché la realtà 3d emersa incarni le caratteristiche d’interesse egoico, replicate alla propria latitudine e, molto spesso, appesantite dal clima d’incomprensione immemore, realizzato per stanziamento abitudinario nelle 3d.
Questo vero e proprio “vuoto”, viene riempito sempre dal potere di turno che, nel caso dell’umanità attuale, si chiama Nucleo Primo, avanguardia fisica del Connubio.
Lo Sciamano è un “individuo di sapere”, ossia, egli conosce la direzione del proprio cammino. Alla luce di ciò, può inquadrare a livello di probabilità, anche quello generale ed altrui...
Tutto il resto è, insomma, una “conseguenza”.
Se interroghi uno Sciamano, egli non potrà che ammettere ciò che conosce, alla luce del proprio percorso (come del resto fai tu ed ogni tuo simile).
Percorso che certamente differisce dal tuo, però, per cui… tu devi diventare lo Sciamano di te stesso. La tua maestria è la tua auto conoscenza.
Attenzione, dunque, a quello che ti viene riferito – a prescindere dalla fonte a cui ti colleghi. Tutto quello che ti viene riportato da altri è, molto probabilmente, da prendere con le pinze per quanto riguarda te.
Perché, ciò che ti viene riferito, è il frutto di un percorso altrui, in cui tu rientri solo a livello probabilistico.
L’Analogia frattale sincronica ad orientamento istintivo, invece, è del tutto tua e descrive “risposte” in linea con te stesso e con il tuo “procedere”.
I “due tipi di risposta” necessitano, poi, di essere elaborati e decodificati, alla stessa stregua. Tuttavia, il tipo di informazione ricevuta dista tra sé e sé, quanto la distanza che esiste tra le diverse polarità.
In definitiva, le due risposte ricalcano sempre ed ancora la Natura frattale della Creazione, tuttavia, il rischio interconnesso alla “risposta altrui” è di far prendere una via molto più lunga ed arzigogolata, rispetto alla “risposta propria”.
“Tutte le strade portano a Roma”. Vero! Però c’è strada e strada…
La prossima citazione, evidenzia che “le notizie che seguono, rientrano in un ambito di falso”.
Consob, falso allarme bomba, evacuati uffici a Milano.
Gli uffici milanesi della Consob sono stati evacuati per alcune ore stamani dopo che una telefonata - rivelatasi poi un falso allarme - ha avvertito di una bomba nell'edificio sito in via Broletto.
Un portavoce della polizia ha spiegato che alla Consob è arrivata una telefonata alle 9:23 sulla presenza di un ordigno. Una volta allertate, le forze dell'ordine hanno provveduto ad un primo controllo e ad evacuare i presenti. Sul posto è intervenuta anche un'unità cinofila, le cui ricerche hanno dato esito negativo.
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Ecco la prima notizia che è "cascata" nella trama di SPS. Per cui, molto probabilmente, il “falso” è contenuto in questo "spazio" (come
per la maggiore concentrazione nel prodotto, inerente all’ordine con il
quale appaiono gli ingredienti riportati nelle etichette).
Austerità vs crescita, gli economisti sbagliano i conti.
È una guerra a colpi di percentuali quella che si stanno facendo ormai da mesi 3 economisti:
da una parte, Carmen Reinhart e Kenneth Rogoff, due tra i più illuminati economisti di Harvard; dall'altra, il premio Nobel Paul Krugman.
L'oggetto
della contesa? Le politiche di austerità, scientificamente calcolate e
provate dai due esperti, sicuri - dati alla mano - che un debito troppo
elevato, ad esempio del 90% del Pil, è un ostacolo insormontabile per la
crescita di un Paese e che quindi ridurlo con tasse e tagli è l'unica
soluzione necessaria per rilanciare la crescita.
Una tesi che è stata negli ultimi anni accettata come un dogma di fede dai big dell'economia mondiale, applicandola in quei Paesi, come la Grecia, in pericolo di recessione.
Una tesi che è stata negli ultimi anni accettata come un dogma di fede dai big dell'economia mondiale, applicandola in quei Paesi, come la Grecia, in pericolo di recessione.
Fino a qualche mese fa, quando a uno studente di dottorato, Thomas Herndon,
gli viene affidata come tesi il compito di provare a "riformulare", con
gli stessi dati, i calcoli di questa prestigiosa ricerca. Scoprendo
che i dati di Rogoff e Reinhart erano completamente sbagliati, per
"colpa" di un problema del software Excel che ha escluso alcuni dati di
Paesi e alcuni anni che avrebbero cambiato il risultato.
Un
vero e proprio shock per il mondo dell'economia, uno scandalo da
contrattaccare immediatamente, secondo Paul Krugman, soprattutto perchè quella
ricerca "ebbe un ruolo cruciale nella svolta delle politiche
economiche, con l’abbandono delle manovre anti- recessive sostituite
prontamente con politiche di austerity".
Due colonnine mal allineate da un programma hanno provocato anni di manovre lacrime e sangue in Europa e nel mondo.
Ma
il problema è ben più complesso, la sfida infatti riguarda se
continuare a perseguire le manovre di austerità oppure decidere di
incentivare la crescita economica dei Paesi. Una contesa che da giorni
continua tra i tre economisti sulle prime pagine dei principali
quotidiani statunitensi: mentre Rogoff e Reinhart si difendono dagli
attacchi "incivili" e "intollerabili" di Krugman, quest'ultimo a sua
volta risponde dal New York Times accusando i due economisti di aver
manipolato i loro dati e di aver fuorviato il pubblico sulle conseguenze
di un forte debito.
"C'è
molta differenza - scrive il premio Nobel - fra l'affermazione secondo
cui 'Nazioni con un debito superiore al 90% del Pil hanno una crescita
minore rispetto ad altri Paesi con un debito al di sotto del 90% del
GDP' e la dichiarazione 'La crescita cade drasticamente quando il debito
eccede il 90% del Pil'. La prima affermazione è vera, la seconda non lo
è. E R&R hanno in continuazione giocato in modo ambiguo su questa distinzione"…
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Due colonnine mal allineate da un programma hanno provocato anni di manovre lacrime e sangue in Europa e nel mondo.
Il caso non esiste. La "guerra tra poveri" - sì - ed è la conseguenza calcolata molto bene, invece, di una strategia dell'offuscamento sensoriale.
Questo “assurdo” è l’ultimo ritrovato di un sistema di sottopotere “assurdo ma non casuale”.
Il “falso” è inerente alla versione del problema dato in pasto ai Media e alla Massa, di conseguenza.
Le “due colonnine mal allineate” provano la parzialità del modello di paradigma derivante dall’osservazione di “dogmi parziali”.
Ergo, è possibile osservare la “falsificazione” messa in atto dal sottopotere 3d.
Il “falso” si espande a macchia d’olio, contagiando gli attori di altre branche del sottopotere stesso, con obiettivo le Masse...
Lavoro, Giovannini: Ue deve salvare intera generazione di giovani.
"Adesso il nostro compito è salvare un'intera generazione di persone che hanno paura". Lo ha detto il ministro del Lavoro, Enrico Giovannini, a proposito della disoccupazione giovanile in Europa.
"In questo Continente - ha aggiunto Giovannini - ci sono i giovani che hanno ricevuto la migliore educazione di sempre e li stiamo tenendo in attesa".
Giovannini
si è recato a Parigi per partecipare a una conferenza sul tema dei
senza lavoro under 25 insieme con gli altri ministri del Lavoro Ue.
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Individui che “mentono senza sapere di mentire”. Ed ogni forma di giudizio riconduce sempre alla cosiddetta “guerra tra poveri” all’ombra del Nucleo Primo:
"tra i due litiganti, il terzo gode".
Il “falso” si riproduce viralmente.
L'interno mai visto di un atomo.
È un'immagine rivoluzionaria, mai vista prima d'ora. Si tratta della foto che rappresenta l'interno di un atomo, scattata da un team di scienziati olandesi. Un esperimento veramente innovativo, realizzato grazie ad un laser e a un microscopio potentissimo, in grado di ingrandire le immagini fino a 20 mila volte, che potrebbe portare a nuove teorie, specie nel campo dell'elettronica, e aiutare a comprendere elementi fondamentali dell'Universo.
L'esperimento si è svolto nel seguente modo:
in
un primo momento, sono stati "sparati" due laser ad atomi di idrogeno
all'interno di una camera, scatenando elettroni e provocando un forte
campo elettrico all'interno della camera, guidando gli elettroni e
facendoli posizionare su una lente e su un rilevatore che mostra la
distribuzione degli elettroni su uno schermo fosforescente come anelli chiari e scuri.
Anelli che il team ha poi fotografato con una fotocamera digitale ad alta risoluzione…
Questa nuova tecnica sarà davvero fondamentale per numerose altre ricerche, uno strumento che, amplificando direttamente lo stato microscopico di una particella quantistica su scala di laboratorio potrebbe, potenzialmente, rendere alcune proprietà quantistiche direttamente percepibili.
Questa nuova tecnica sarà davvero fondamentale per numerose altre ricerche, uno strumento che, amplificando direttamente lo stato microscopico di una particella quantistica su scala di laboratorio potrebbe, potenzialmente, rendere alcune proprietà quantistiche direttamente percepibili.
Più
semplicemente, con questo nuovo microscopio quantistico, si potrebbe
favorire lo sviluppo di nuove tecnologie atomiche e molecolari...
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Questa nuova tecnica sarà davvero fondamentale per numerose altre ricerche.
Ecco la formazione virale di altri dogmi, all’interno di una “pista artificialmente realizzata (guidata)”.
Da qualche Tempo, sembra che sia diventato di moda discutere della fine dell’austerity.
Seguendo la “pista” agganciata quest’oggi, da SPS, che evidenzia una
giornata all’insegna del “falso”… è possibile osservare come la
struttura poliedrica della biodiversità sia, per così dire, ammortizzata
da quella dominante del potere di controllo inosservato e, dunque, “puro”.
In Portogallo è best seller il libro che spiega perché uscire dall'Euro.
In Portogallo è considerato ormai un best seller, con le sue 7 mila copie vendute - molte per il mercato librario lusitano - in un mese e prossimo alla sua quarta ristampa. Non si tratta però di un romanzo avvincente, bensì di "Why We Should Leave the Euro" (Perché dovremmo uscire dall'Euro) del professore ed economista João Ferreira do Amaral.
Il libro ha rimesso in moto un dibattito pubblico in Portogallo su una spinosa questione, quella se restare all'interno dell'Eurozona oppure abbandonare l'Euro e ritornare al vecchio conio, ultimo baluardo per provare a risollevare l'economia del Paese.
Ne è convinto Ferreira do Amaral:
"Siamo in una fase in cui è sempre più evidente che la politica di austerity non funziona", dichiara, spiegando che "il prossimo passo per noi è realizzare che l'Euro è semplicemente insostenibile per il Portogallo".
Secondo
l'autore, che è docente di economia nonchè ex funzionario del ministero
delle Finanze, per uscire dalla crisi è necessario ritornare all'Escudo, una mossa che porterebbe alla svalutazione immediata della moneta tale da rendere da subito i prodotti portoghesi meno cari è più competitivi per le esportazioni.
"Con
una moneta forte come questa - continua Ferreira do Amaral - il
Portogallo non ha alcuna possibilità di crescere velocemente all'interno
dell'unione monetaria"…
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Ne è convinto...
E, ancora.
Uscire dall'Euro e rischiare la svalutazione? Impossibile. Ma lo pensavano anche in Argentina.
Ci sarà un momento, un punto di rottura, in cui gli europei diranno "basta" alla crisi?
Se lo chiedono in un dettagliato editoriale sul Wall Street Journal. Una domanda che sorge spontanea, vedendo lo status quo di alcuni Paesi dell'Eurozona:
la
disoccupazione in Spagna è al ormai al 27%, in Portogallo e in Irlanda i
giovani stanno fuggendo, mentre un greco su quattro ammette di avere
difficoltà a pagare il cibo. Eppure...
Eppure, nonostante le profonde e critiche situazioni economiche e sociali e dopo aver seguito per anni la strategia dell'austerità promossa dalla Germania, con i tagli alla spesa pubblica, l'aumento delle tasse e la riduzione dei salari - manovre che secondo recenti studi di Goldman & Sachs potrebbero riportare la situazione alla normalità non prima di dieci anni - nessuno Stato UE ha abbandonato l'Euro per ritornare alla moneta unica.
Certo, le proteste contro l'austerity sono state numerose, ma la volontà di rimanere all'interno dell'Euro è più forte, nonostante l'aumento del disincanto e nonostante molti stati, Grecia in primis, abbiano minacciato questa mossa più volte:
oltre
il 60% degli spagnoli, greci, italiani e francesi hanno dichiarato di
voler rimanere con la moneta unica, secondo un sondaggio pubblicato dal Pew Research Center.
L'Eurozona dunque, secondo il WSJ, avrebbe una pazienza enorme, preferendo di "sopportare anni di difficoltà piuttosto che scommettere su un'uscita".
L'Eurozona dunque, secondo il WSJ, avrebbe una pazienza enorme, preferendo di "sopportare anni di difficoltà piuttosto che scommettere su un'uscita".
Una
grande pazienza, sì, ma non infinita, un aspetto che i funzionari
europei dovrebbero iniziare a considerare. Perchè, secondo Simon Tilford, capo economista presso il Center for European Reform, un think tank con sede a Londra, "quando
le persone iniziano a vedere che non c'è luce in fondo al tunnel, le
possibilità che si apra un dibattito sui pro e i contro di restare con
l'Euro potrebbero aumentare, cambiando le cose rapidamente".
È già accaduto in Argentina 23 anni fa, quando nel 1990 rinunciò al controllo
della sua moneta, fissando il cambio 1 a 10 per il dollaro Usa. Una
decisione che inizialmente portò ad una riduzione dell'inflazione, ma
che contemporaneamente portò all'aumento del debito pubblico che andò a
spingere sui salari e i costi aziendali, facendo perdere all'Argentina
la competitività acquisita.
Come l'Eurozona, anche l'Argentina "ha dovuto sorridere e sopportare fino a quando i salari e i prezzi sono scesi abbastanza da riportare il Paese alla competitività", superando ogni difficoltà pur di continuare ad utilizzare il dollaro, evitando la svalutazione. Una sopportazione che però, dopo anni di recessione, nel 2001 ha portato il popolo argentino a scendere nelle piazze, convinto che qualunque cosa che sarebbe venuta dopo non sarebbe stata peggiore della depressione e della crisi nata per mantenere i loro Pesos intercambiabili con il dollaro.
Come l'Eurozona, anche l'Argentina "ha dovuto sorridere e sopportare fino a quando i salari e i prezzi sono scesi abbastanza da riportare il Paese alla competitività", superando ogni difficoltà pur di continuare ad utilizzare il dollaro, evitando la svalutazione. Una sopportazione che però, dopo anni di recessione, nel 2001 ha portato il popolo argentino a scendere nelle piazze, convinto che qualunque cosa che sarebbe venuta dopo non sarebbe stata peggiore della depressione e della crisi nata per mantenere i loro Pesos intercambiabili con il dollaro.
Si scelse
la via del default e successivamente quella di ritornare alla propria
moneta, con una serie di problemi economici e sociali non indifferenti
tuttora esistenti.
Una situazione che gli editorialisti del WSJ rivedono in quella dei Paesi del sud Europa:
Una situazione che gli editorialisti del WSJ rivedono in quella dei Paesi del sud Europa:
3 anni prima della rivolta,
l'economia argentina aveva avuto una contrazione dell'8%, proprio come
sarà in Italia, in Portogallo alla fine del 2013, mentre la Grecia ha
superato il 23%. E come in Europa, anche in Argentina qualche mese
prima della rivolta, il 62% della popolazione aveva dichiarato in un
sondaggio di non voler tornare alla propria moneta, praticamente la
stessa percentuale di spagnoli e greci che dicono di voler mantenere
l'euro oggi.
Perciò, "coloro che affermano che il rischio che i Paesi abbandonino l'Euro sia svanito, dovrebbero considerare altre situazioni in cui si è passati rapidamente dal momento in cui il sistema della moneta era visto come sacro al momento in cui questo pensiero è rapidamente stato spazzato via".
L'Argentina, quindi, non è un modello, ma un avvertimento per l'Europa.
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- scelte
- pazienza
- incantesimo
- potere inosservato
- avvertimento (Analogia frattale sincronica ad orientamento istintivo)...
Moody's abbassa a "junk" Campania, Lazio, Piemonte e Sicilia.
In un comunicato, Moody's ha spiegato che l'abbassamento del rating "riflette gli aumentati timori sulla posizione finanziaria di tali regioni nell'attuale situazione.
In un comunicato, Moody's ha spiegato che l'abbassamento del rating "riflette gli aumentati timori sulla posizione finanziaria di tali regioni nell'attuale situazione.
I tagli dovuti alla politica di austerità
sulle risorse da parte del governo centrale stanno mettendo sotto
tensione i bilanci regionali, con il risultato di una crescente rigidità
fiscale".
Per l'agenzia, "le pressioni in corso sulla liquidità hanno contributo all'accumulazione di debiti considerevoli".
Link
Ancora “l’austerità” sul banco degli imputati.
Quando una spia si accende, cosa significa?
Oggi la spia segna “falso”:
- falso è ciò che è scambiato per “reale ed unico”
- falso è ciò che è scambiato per “futuro, derivante dalla confutazione del presente/passato” (attenzione).
Ossia?
Falso è ciò che deriva dal potere del Nucleo Primo, del tutto inosservato.
Falso è sinonimo, in SPS, di “fuorviante”, di strada più lunga ed arzigogolata, che richiede sempre ed in continuazione un ricalcolo della rotta, da parte dei sistemi guida degli umani che, essendo unici e biodiversi, disegnano rotte analogamente “uniche e biodiverse” ma che, raccolte tutte insieme per via della socializzazione, creano un coro disarmonico di valenze energetiche…
Coro che va ad alimentare, inversamente, ciò che è, invece, coeso ed unito (Nucleo Primo).
Tu sei un motore per altri, la cui presenza non è nemmeno presa in considerazione, perché semplicemente “fuori luogo”. Infatti, il Nucleo Primo si colloca al di fuori della possibilità della tua mente irretita, di poter anche solo immaginare una simile esistenza fisica sulla Terra 3d.
Di conseguenza, tu vivi in un brodo di scarto della tua possibilità di “Essere un Creatore”.
Ma, bada bene… questo è solo un “momento” all’interno della tua linea di crescita…
Nulla accade per caso.
La “forza” la devi mettere tu, sempre.
Dipende da te.
Davide Nebuloni/SacroProfanoSacro 2013
http://sacroprofanosacro.blogspot.it/
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