10. GUSCIO DI SCARABEO
Iniziamo da questo simpatico insetto, lo scarabeo: da esso si può estrarre un tipo di colorante,
il rosso naturale n°4, che si prepara facendo bollire i gusci delle
femmine. Ci vogliono ben 70 mila gusci per fare una tintura di appena
500 grammi!
9. ANTIGELO
Probabilmente, non avrete mai pensato neanche lontanamente di
assaggiare qualcosa come l’antigelo, eppure ne avete assunto delle
piccole quantità, presenti in diverse salse e condimenti o
persino in alcune bibite. Dimenticavo: è presente anche nelle sigarette
elettroniche, nei cosmetici e nel fumo utilizzato nelle discoteche!
8. CATRAME
Conoscete qualcuno goloso di catrame? Probabilmente,
no, eppure ognuno di noi ne assume un’ingente quantità nel corso della
sua vita, poiché molti coloranti derivano proprio da esso. Uno di
questi, la tartrazina, di colore gia E ‘ben noto, l’elenco fino a quando
il braccio di prodotti venduti sul mercato contiene coloranti. E molto
di questi coloranti è derivato dal catrame. Uno di loro, tartrazina
(giallo), è stato collegato a casi di iperattività nei bambini nel 2007.
Da allora, l’Unione europea impone ai produttori di aggiungere un
messaggio di prevenzione sul loro imballaggio.
7. GHIANDOLE ANALI DI CASTORO
Probabilmente, non avrete mai sentito parlare del castoreo: si tratta
di un additivo utilizzato in genere per produrre il gelato alla
vaniglia, alla fragola o al lampone. La sua particolarità sta nel fatto che proviene dalle secrezioni anali e urinarie del castoro! Dunque, quando vi dicono di utilizzare un “aroma naturale”, non vi stanno mentendo!
6. CAPELLI
Cosa non si farebbe pur di conservare un prodotto alimentare? Il
pane ad esempio viene conservato con della cisteina, un aminoacido che
proviene dalla Cina. Il punto è che viene recuperato dai saloni di
bellezza, e proviene dai capelli. Meglio comprarsi il pane al panificio o
al forno di quartiere!
5. BORACE
Sapete cos’è il borace? Si tratta di un cristallo morbido bianco o
incolore, le cui proprietà vengono impiegate per decorare la porcellana e
per sgrassare i metalli. Insieme all’acqua ossigenata, viene utilizzato
persino per sbiancare. Ah, dimenticavamo: viene utilizzato anche per controllare l’acidità di alcuni prodotti, come il caviale, o la pasta e il riso.
4. VESCICA DI PESCE
Mai sentito parlare della “colla di pesce”? Viene
utilizzata per schiarire il vino e la birra, ma ciò che non sapete è che
questa sostanza viene estratta dalla vescica del pesce! Dopo aver fatto
questa scoperta, i vegetariani presumibilmente non berranno più niente
la sera al pub!
3. ARSENICO
Nessuno sarebbe mai così matto da assumere del veleno
mortale, come l’arsenico, ma in realtà è possibile trovare tracce di
questa sostanza in prodotti come riso, cereali o pasta. Dei
ricercatori tedeschi, inoltre, hanno trovato tracce di arsenico anche
nella birra e nel vino! Ciò accade perché queste bevande vengono
filtrate in un prodotto con del ferro e altri metalli, che sono dei
componenti essenziali di questo veleno.
2. DIMETILPOLISILOSSANO
Quante volte vi sarete mangiati le classiche crocchette di pollo da McDonald’s? Tutti
sanno che sì, si tratta di pollo, ma solo per il 50%, perché per
l’altro 50 troviamo diverse sostanze chimiche, tra le quali il
dimetilpolisilossano, che viene utilizzato nelle protesi al silicone,
per il seno!
1. PELI DI RODITORI
Al primo posto, qualcosa di veramente incredibile: tutti i
cibi preparati nei grandi magazzini potrebbero contenere una piccola
quantità di peli di roditori, tra cui topi, ratti e vari altri
tipi, poiché questi animali sono spesso presenti in stabilimenti così
grandi. È per questo che in USA la FDA, ovvero l’associazione americana
che si occupa della qualità del cibo, consente una certa quantità di
peli di roditori in cibi venduti nelle vicinanze di questi magazzini!
Fonte: curiosity2013.altervista.org
http://www.signoraggio.it/le-10-cose-piu-ripugnanti-che-non-sapevi-di-mangiare/
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