mercoledì 29 maggio 2013

I Signori del Pianeta

neanderthal giovane
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L’antropologo  Ian Tattersal è uno scienziato capace di divulgare con chiarezza i contenuti delle sue ricerche, spaziando in tutte le disparate discipline con cui viene alimentata l’antropologia, e ci dona spunti di riflessione sorprendenti.

Il primo riguarda la dibattuta selezione darwiniana. Secondo l’antropologo la selezione naturale ha rappresentato solo la ‘limatura degli estremi’ delle specie, non permettendo la riproduzione agli individui dotati di caratteristiche fuori dalla norma. L’evoluzione sarebbe quindi il frutto di anomalie, di ‘salti ontologici’ improvvisi che non permetterebbero la ricostruzione di linee evolutive continue e verificabili.
 
Uno di questi ‘salti’ improvvisi è stato la comparsa dell’Homo Sapiens. Le sue capacità di elaborazione simbolica e quindi di astrazione non hanno, secondo l’antropologo, eguali non solo nel mondo animale ma neppure in quello umano. Secondo Tattersal infatti i Neaderthal, molto simili a noi e con una massa cerebrale maggiore, non sarebbero stati in grado di elaborare simboli. La scomparsa dei Neanderthal è, secondo l’autore, un altro di quei salti improvvisi e sostanzialmente inspiegabili. Questo uomo, che ha convissuto con il suo omologo Sapiens, viveva in piccoli gruppi molto coesi ed efficienti nella caccia e possedeva doti fisiche e celebrali molto sviluppate. Nonostante le somiglianze fisiche notevoli, il Sapiens ed il Neanderthal non possiedono che pochissimi geni in comune.
 
La comparsa del Sapiens è stata quindi improvvisa nel centro Africa e, incredibilmente, il suo corredo genetico è più simile a quello dello scimpazè che a quello degli altri ominidi! La specie Homo quindi sembrerebbe essere stata generata in momenti differenti, in luoghi differenti e con tempistiche nette ed improvvise. Lo scienziato è stato suo malgrado incluso nella diatriba tra evoluzionisti e creazionisti ma lui ha sempre desiderato tenersi fuori da questa, secondo lui, inutile querelle.
 
Possiamo però utilizzare le sue conclusioni per trovare una possibile conferma dell’impalcatura di Zecharia Sitchin sull’intervento esogeno nella genesi del Sapiens. Non solo quest’ultima è stata infatti improvvisa ma è avvenuta nel centro dell’Africa (l’Abzu di Enki) ed ha dotato questo ominide del pensiero astratto. Il timore del dio biblico di questo 'scimmiotto primordiale' è stato quello di riconoscere in lui l’affiorare della coscienza. La coscienza è evidentemente una caratteristica che non può essere più fermata, di qui la necessità di cacciarlo dai suoi giardini e di abbandonarlo al suo destino.
 
L’uomo si è visto nudo, ha riconosciuto il suo simile ed ha imparato a discernere sul bene ed il male. Si è distaccato dallo stadio di automa servile a quello di essere cosciente. Purtroppo ancora oggi esiste la battaglia per riportarlo allo stadio di automa imbecille, complici tutte le religioni, i sistemi statali e gli inganni mortiferi dei nostri tempi. Se è esistita un’evoluzione questa ha riguardato solo l’anelito di libertà, verso forme di pensiero sempre più evoluto e pieno. Non fa parte della storia dell’uomo la soggezione o la schiavitù ma solo un desiderio di emancipazione, seppur primitivo e scomposto che sia.
 
Questa credo sia la più bella lezione del Dr. Tattersal.

visto su: http://freeskies.over-blog.com/article-i-signori-del-pianeta-118102457.html  

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