giovedì 18 luglio 2013

Rischio tossico nel sale da cucina

Il sale ha una storia millenaria,  l'uomo lo ha sempre usato in ogni settore: in cucina per conservare e insaporire, in medicina per medicare e disinfettare, nelle contrattazioni come moneta, nei riti religiosi e apotropaici. Come dimenticare l'importanza e il valore del sale dall'antichità al tardo medioevo? Molte strade furono costruite appositamente per il trasporto del sale: la via Salaria  ad esempio, che collegava il Mar Tirreno  con il Mar Adriatico o la via carovaniera transahariana Timbuctu-Sigilmasa-Taghasa che collegava il Mar Mediterraneo col ricco regno del Mali. Nel XIV secolo il viaggiatore mussulmano Ibn Battuta soggiorna a Taghasa in cui c'era un'enorme miniera di sale salgemma (parola che deriva infatti da Sigilmasa) e nel suo libro descrive  dettagliatamente come funziona la miniera e l'intero commercio del sale.

Anche oggi il sale da cucina è  un elemento fondamentale,  ma è ancora naturale come ai tempi di Ibn Battuta? Il più delle volte sì, è composto semplicemente da sale e antiaddensante, per impedire che si compatti con l'umidità. Neanche il sale iodato  presenta rischi, ma solo l'aggiunta di ioduro di sodio (naturalissimo).  Da qualche anno però si trovano in tutti i reparti di  gastronomia diversi tipi di sali da cucina dai nomi e colori esotici: sale Hawaiano, sale rosa Himalayano, sale blu di Persia, sale viola, sale della Camargue etc. Dietro ogni raffinata confezione, l'etichetta  rivela invece che il segreto di tanta varietà di colori è in realtà  un artificio.

Ritrovare i coloranti alimentari tra gli ingredienti è molto deludente perchè quando si pensa al sale, si immaginano saline marine o minerali..niente di più naturale. L'idea di un sale rosa è molto romantica, se c'è la sabbia rosa perchè non dovrebbe esserci il sale rosa? Ugualmente il sale viola che si presume sia viola perchè aromatizzato col vino rosso, o il sale nero che fa pensare sia estratto nelle isole vulcaniche hawaiane da cui prende il nome.

Invece niente di tutto questo: ancora una volta il colore è dato dagli additivi. Visto che si tratta di semplice sale bianco ma aromatizzato e colorato, si spera che almeno siano usati coloranti non tossici!

 Purtroppo non sempre è cosi, nelle foto a lato si possono confrontare i coloranti usati  nel sale viola E163 e nel sale nero E153: sono entrambi colori naturali peccato che  E153 sia cancerogeno!

E153 è  prodotto dal carbone e contiene benzopirene, un idrocarburo aromatico presente nelle nafte, cherosene, catrame da effetti tossici. Il benzopirene si produce durante la combustione, lo troviamo nel fumo di sigarette, nello scarico dei motori diesel e nel carbone. Studi scientifici hanno dimostrato che l'inalazione di benzopirene crea cancro ai polmoni, l'ingestione crea danni all'apparato riproduttivo, irritazioni intestinali e dermatologiche. 

L'agenzia americana FDA permette l'uso di  E153 (Carbon Black) solo nei pesticidi, in America è vietato il consumo alimentare dal 1957.

Prima di acquistare  sali aromatizzati e colorati controlliamo sempre se i colori usati sono tossici o no. Non ci si può fidare della scritta: colorante naturale, il fatto che derivi da carbone non significa che sia salutare.

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