Il sale ha una storia
millenaria, l'uomo lo ha sempre usato in ogni settore: in cucina per
conservare e insaporire, in medicina per medicare e disinfettare, nelle
contrattazioni come moneta, nei riti religiosi e apotropaici. Come
dimenticare l'importanza e il valore del sale dall'antichità al tardo
medioevo? Molte strade furono costruite appositamente per il trasporto
del sale: la via Salaria ad esempio, che collegava il Mar Tirreno con
il Mar Adriatico o la via carovaniera transahariana Timbuctu-Sigilmasa-Taghasa che collegava il Mar Mediterraneo col ricco regno del Mali. Nel XIV secolo il viaggiatore mussulmano Ibn Battuta soggiorna a Taghasa in cui c'era un'enorme miniera di sale salgemma (parola
che deriva infatti da Sigilmasa) e nel suo libro descrive
dettagliatamente come funziona la miniera e l'intero commercio del sale.
Anche oggi il sale da cucina è un elemento fondamentale, ma è ancora naturale come ai tempi di Ibn Battuta? Il
più delle volte sì, è composto semplicemente da sale e
antiaddensante, per impedire che si compatti con l'umidità. Neanche il sale iodato presenta
rischi, ma solo l'aggiunta di ioduro di sodio (naturalissimo). Da
qualche anno però si trovano in tutti i reparti di
gastronomia diversi tipi di sali da cucina dai nomi e colori esotici: sale Hawaiano, sale rosa Himalayano, sale blu di Persia, sale viola, sale della Camargue etc.
Dietro ogni raffinata confezione, l'etichetta rivela invece che il
segreto di tanta varietà di colori è in realtà un artificio.
Ritrovare i coloranti alimentari tra gli
ingredienti è molto deludente perchè quando si pensa al sale, si
immaginano saline marine o minerali..niente di più naturale. L'idea di
un sale rosa è molto romantica, se c'è la sabbia rosa perchè non
dovrebbe esserci il sale rosa? Ugualmente il sale viola che si presume
sia viola perchè aromatizzato col vino rosso, o il sale nero che fa
pensare sia estratto nelle isole vulcaniche hawaiane da cui prende il
nome.
Invece niente di tutto questo: ancora una volta il colore è dato dagli additivi. Visto che si tratta di semplice sale bianco ma aromatizzato e colorato, si spera che almeno siano usati coloranti non tossici!
Purtroppo non sempre è cosi, nelle foto a lato si
possono confrontare i coloranti usati nel sale viola E163 e nel sale
nero E153: sono entrambi colori naturali peccato che E153 sia cancerogeno!
E153 è prodotto dal carbone e contiene benzopirene,
un idrocarburo aromatico presente nelle nafte, cherosene, catrame da
effetti tossici. Il benzopirene si produce durante la combustione, lo
troviamo nel fumo di sigarette, nello scarico dei motori diesel e nel
carbone. Studi scientifici hanno
dimostrato che l'inalazione di benzopirene crea cancro ai
polmoni, l'ingestione crea danni all'apparato riproduttivo, irritazioni
intestinali e dermatologiche.
L'agenzia americana FDA permette l'uso di E153 (Carbon Black) solo nei pesticidi, in America è vietato il consumo alimentare dal 1957.
Prima di acquistare sali aromatizzati e colorati
controlliamo sempre se i colori usati sono tossici o no. Non ci si può
fidare della scritta: colorante naturale, il fatto che derivi da carbone
non significa che sia salutare.
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