Gli alimenti modificati con l’ingegneria genetica possono indurre cambiamenti permanenti al DNA umano. Data la diffusione ormai esponenziale ed inarrestabile
di tali alimenti (cereali, carni, ortaggi, …) possiamo considerarci
alla stregua di ratti da laboratorio in attesa di osservare in noi,
nelle prossime generazioni, i cambiamenti desiderati dalle
multinazionali della manipolazione genetica?
Il DNA umano è l’obiettivo finale delle tante operazioni di ‘inquinamento ambientale’ delle quali non riusciamo a trovare altre motivazioni valide, in primis la piaga delle scie chimiche. Gli scopi di tale interesse distruttivo sono poco comprensibili. Forse una razza biocibernetica ibrida umanoide è già stata allestita in qualche gigantesco hangar sotterraneo, pronta per essere immessa in un ecosistema planetario alterato a suo beneficio ed al nostro posto?
L’intervento degli arconti manipolatori è sempiterno. I primi autori gnostici intravvedevano nel pernicioso dio biblico uno dei tanti caporioni malevoli intenti a gestire il gregge umano con distacco e ribrezzo ma anche tanta cupidigia per le risorse accumulate (l’oro) e per un quid energetico a loro precluso. Oggi gli arconti usano chiamarsi Monsanto, Nasa, Onu, Unione Europea ... ma l’allevamento umano è sempre un grande progetto che si dipana da millenni.
L’Homo Sapiens è stato un passo decisivo in questa programmazione ma, è possibile, una razza più duttile ed efficiente è già in fase di ‘ultimo collaudo’ prima della messa su strada definitiva. I Sapiens probabilmente non spariranno subito, ma si assottiglieranno di numero in modo massiccio a meno che le operazioni di distruzione ambientale non dovessero arrestarsi a breve. Quelli che resteranno fungeranno probabilmente da schiavi rimbecilliti? È questo il nostro destino? Siamo stati usati per rimodellare l’ambiente al fine di predisporlo ad una razza a noi antagonista con il supremo inganno del lavoro?
Tutto sembra convergere verso questo cupissimo scenario. Radioonde, nano particelle, frequenze distoniche affliggono il nostro patrimonio genetico e lo predispongono ad essere alterato in modo permanente. Razze elusive si adoperano da sempre per ibridare, sostituire e modificare gli abitanti inconsapevoli di questo pianeta.
Civiltà scomparse, ominidi ‘terminati’ (come il Nenaderthal), estinzioni di grandi rettili, sono tutte fasi di questa operazione? Gli autori gnostici più avveduti e sinceri lo avevano già compreso millenni orsono. Oggi alcuni validissimi autori ne rinfrescano le intuizioni: le Apocalissi Aliene, il dio alieno della Bibbia, l’altra genesi o Alieni e Demoni non ci raccontano sempre la stessa storia? Tali intuizioni sono poi avvalorate dagli studi scientifici più 'onesti' in materia.
È triste riconoscersi nelle cavie di un immenso laboratorio. Molto più triste però è vivere una vita all’oscuro di tutto, irretiti dalle mille spregevoli e deludenti lusinghe di un inganno probabilmente prossimo al suo disvelamento definitivo; sempre che a quel punto qualcuno di noi sarà ancora lucido da esserne fedele testimone.
Fonte: frontelibero.blogspot.it
http://www.ecplanet.com/node/3932
Il DNA umano è l’obiettivo finale delle tante operazioni di ‘inquinamento ambientale’ delle quali non riusciamo a trovare altre motivazioni valide, in primis la piaga delle scie chimiche. Gli scopi di tale interesse distruttivo sono poco comprensibili. Forse una razza biocibernetica ibrida umanoide è già stata allestita in qualche gigantesco hangar sotterraneo, pronta per essere immessa in un ecosistema planetario alterato a suo beneficio ed al nostro posto?
L’intervento degli arconti manipolatori è sempiterno. I primi autori gnostici intravvedevano nel pernicioso dio biblico uno dei tanti caporioni malevoli intenti a gestire il gregge umano con distacco e ribrezzo ma anche tanta cupidigia per le risorse accumulate (l’oro) e per un quid energetico a loro precluso. Oggi gli arconti usano chiamarsi Monsanto, Nasa, Onu, Unione Europea ... ma l’allevamento umano è sempre un grande progetto che si dipana da millenni.
L’Homo Sapiens è stato un passo decisivo in questa programmazione ma, è possibile, una razza più duttile ed efficiente è già in fase di ‘ultimo collaudo’ prima della messa su strada definitiva. I Sapiens probabilmente non spariranno subito, ma si assottiglieranno di numero in modo massiccio a meno che le operazioni di distruzione ambientale non dovessero arrestarsi a breve. Quelli che resteranno fungeranno probabilmente da schiavi rimbecilliti? È questo il nostro destino? Siamo stati usati per rimodellare l’ambiente al fine di predisporlo ad una razza a noi antagonista con il supremo inganno del lavoro?
Tutto sembra convergere verso questo cupissimo scenario. Radioonde, nano particelle, frequenze distoniche affliggono il nostro patrimonio genetico e lo predispongono ad essere alterato in modo permanente. Razze elusive si adoperano da sempre per ibridare, sostituire e modificare gli abitanti inconsapevoli di questo pianeta.
Civiltà scomparse, ominidi ‘terminati’ (come il Nenaderthal), estinzioni di grandi rettili, sono tutte fasi di questa operazione? Gli autori gnostici più avveduti e sinceri lo avevano già compreso millenni orsono. Oggi alcuni validissimi autori ne rinfrescano le intuizioni: le Apocalissi Aliene, il dio alieno della Bibbia, l’altra genesi o Alieni e Demoni non ci raccontano sempre la stessa storia? Tali intuizioni sono poi avvalorate dagli studi scientifici più 'onesti' in materia.
È triste riconoscersi nelle cavie di un immenso laboratorio. Molto più triste però è vivere una vita all’oscuro di tutto, irretiti dalle mille spregevoli e deludenti lusinghe di un inganno probabilmente prossimo al suo disvelamento definitivo; sempre che a quel punto qualcuno di noi sarà ancora lucido da esserne fedele testimone.
Fonte: frontelibero.blogspot.it
http://www.ecplanet.com/node/3932
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