Si può parlare delle fini del mondo, degli extraterrestri, dei sostenitori o degli oppositori di una qualsiasi causa, dei difetti e dei vizi della nostra società, persino del governo mondiale segreto, che si dice che controlli il mondo.
Ma non si può parlare in alcun modo dello scardinamento del sistema stesso. È un tabù.
Non si tratta di questioni di ecologia dell’ambiente, ma di un problema diverso, e non meno serio. Perché, anche se non si è rivelato ancora in modo esplicito, esso cela dentro di sé una minaccia nei confronti di ciò che l’uomo ha di più importante: la sua libertà e individualità. È una questione di ecologia dello spirito, che per qualche motivo interessa a pochi. L’attenzione generale viene deviata verso problemi irrilevanti e insignificanti, mentre il mondo sta cambiando rapidamente e dalla sua parte meno visibile, dal retro. Può sembrare che nulla stia succedendo, ma non è così. In realtà, sta avvenendo qualcosa.
Esteriormente ciò non si manifesta in modo particolare. Tutto sembra procedere come al solito, con la nostra civiltà impegnata a seguire il cammino del progresso tecnologico. Di fatto, però, il progresso, inteso come processo portatore di frutti utili per l’uomo, si è già concluso e ora si sta muovendo verso una direzione unicamente favorevole al sistema, cioè a una struttura che si evolve in modo autonomo. Il sistema, come un cancro, ha cominciato da solo a crescere in modo molto attivo, indipendentemente dalla volontà dell’uomo. E tutto ciò è indizio del fatto che il processo si trova già fuori controllo.
Per l’uomo questa situazione non è priva di conseguenze: le sue capacità si bloccano, le sue potenzialità vengono drasticamente ridotte e ciò proprio allo scopo di evitare la sua interferenza, evitare che egli ostacoli il sistema impedendo ad esso di evolversi come ad esso stesso serve. L’uomo, però, non vede e non sente nulla, perché “l’operazione” avviene in anestesia generale, in uno stato di sonno profondo che egli, paziente, nemmeno sospetta. Nella sua coscienza viene inserito il codice:
Sta seduto buono al tuo posto, nella tua celletta, e fai clic sul pulsante, come si deve. Crea i prodotti del sistema e consuma tutto quello che il sistema ti dà. Rispetta la regola del pendolo, “fai come faccio io”. Segui il principio della società: “Se lo fanno tutti, allora è giusto”. E che non ti venga in mente di abbandonare le fila! E, ancora, la cosa più importante: sii sempre collegato con la rete. Sii nel sistema. Non separarti mai dai gadget che ti permettono di esserlo sempre. Presta attenzione al flusso di informazioni in entrata. Partecipa al coro collettivo, rispondi ai comandi per essere sempre in risonanza con la rete, per esserne una parte. Non cercare la tua strada: essa ti verrà indicata. Non pensare, non affaticare la testa: ti verrà tutto raccontato e mostrato. Quello che devi fare è impararare a rispondere ai comandi nel modo più primitivo, formarti i riflessi condizionati necessari per rispondere al posto giusto e al momento giusto, con un clic di mouse, con un tasto, con un carrello della spesa o con un bollettino elettorale. E quando arriva l’ora, sii pronto a riempire le fila numerose di tutti coloro che marciano in direzione di… insomma, la direzione te la indicheranno. L’importante è che tu, ingranaggio, sia pronto.
Per l’uomo questa situazione non è priva di conseguenze: le sue capacità si bloccano, le sue potenzialità vengono drasticamente ridotte e ciò proprio allo scopo di evitare la sua interferenza, evitare che egli ostacoli il sistema impedendo ad esso di evolversi come ad esso stesso serve. L’uomo, però, non vede e non sente nulla, perché “l’operazione” avviene in anestesia generale, in uno stato di sonno profondo che egli, paziente, nemmeno sospetta. Nella sua coscienza viene inserito il codice:
Sta seduto buono al tuo posto, nella tua celletta, e fai clic sul pulsante, come si deve. Crea i prodotti del sistema e consuma tutto quello che il sistema ti dà. Rispetta la regola del pendolo, “fai come faccio io”. Segui il principio della società: “Se lo fanno tutti, allora è giusto”. E che non ti venga in mente di abbandonare le fila! E, ancora, la cosa più importante: sii sempre collegato con la rete. Sii nel sistema. Non separarti mai dai gadget che ti permettono di esserlo sempre. Presta attenzione al flusso di informazioni in entrata. Partecipa al coro collettivo, rispondi ai comandi per essere sempre in risonanza con la rete, per esserne una parte. Non cercare la tua strada: essa ti verrà indicata. Non pensare, non affaticare la testa: ti verrà tutto raccontato e mostrato. Quello che devi fare è impararare a rispondere ai comandi nel modo più primitivo, formarti i riflessi condizionati necessari per rispondere al posto giusto e al momento giusto, con un clic di mouse, con un tasto, con un carrello della spesa o con un bollettino elettorale. E quando arriva l’ora, sii pronto a riempire le fila numerose di tutti coloro che marciano in direzione di… insomma, la direzione te la indicheranno. L’importante è che tu, ingranaggio, sia pronto.
Vadim Zeland
Scardinare il sistema
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