lunedì 26 maggio 2014

La visita di Putin a Shangai porta il gas russo in Cina per 30 anni

La visita di Putin a Shangai porta il gas russo in Cina per 30 anni

Il contratto epocale per le forniture del gas è il risultato della visita ufficiale del presidente della Russia Vladimir Putin a Shanghai. Il lavoro sul contratto è stato condotto per più di un anno e ora i leader dei due paesi hanno definitivamente messo i puntini sulle i: Mosca fornirà il gas alla Cina per i prossimi 30 anni.
 
Oltre a ciò hanno stipulato più di 50 accordi sulla cooperazione in diverse sfere – dalla costruzione degli aerei alla produzione del gas liquefatto.

La notizia più attesa nel corso della visita di Vladimir Putin in Cina è stata la firma dai due paesi del contratto per le forniture del gas. Il documento è stato elaborato nel giro di 10 anni e il pomo della discordia era il prezzo. Questa settimana si è riusciti ad accordarsi. Per i prossimi 30 anni la Russia fornirà alla Cina lungo l'itinerario orientale 38 miliardi di metri cubi del gas l'anno. S'ipotizza che Gazprom riceverà dalla parte cinese il pagamento anticipato per la costruzione del gasdotto "Sila Sibiri" (Forza della Siberia) per l'ammontare di 25 miliardi di dollari USA.

Vladimir Putin ha già definito la firma di questo contratto – il più grande in tutta la storia della Russia e dell'ex Unione Sovietica nel settore del gas – un avvenimento epocale.

E' stato effettivamente un lavoro complesso a livello degli esperti. Tuttavia in seguito ai compromessi reciproci si è riusciti a stabilire le condizioni del tutto soddisfacenti di questo contratto per tutt'e due le parti. Voglio sottolineare che nel corso della realizzazione di questo progetto sarà aperto il più grande cantiere nel mondo per i prossimi 4 anni, senza alcuna esagerazione. Sarà necessaria l'esplorazione di nuovi giacimenti. Il volume totale confermato delle risorse soggette a estrazione – è di tre trilioni di metri cubi del gas. E' la fornitura garantita per i prossimi 50 anni. Vorrei sottolineare che le forniture sono destinate sia al mercato estero sia a quello interno. Il volume totale degli investimenti dalla parte russa – è di circa 55 miliardi di dollari. Più almeno 20 miliardi di dollari da parte dei cinesi.

Mosca e Pechino hanno continuato la cooperazione anche in altri settori. In particolare, hanno deciso di progettare congiuntamente un aereo a fusoliera larga in grado di fare la concorrenza all'europeo Airbus e all'americano Boeing. Rosneft invece si è accordata con la parte cinese sui tempi della messa in servizio di un'azienda petrolchimica a Tianjin.

Mosca e Pechino – sono i partner strategici di vecchia data. E ora le relazioni in pieno sviluppo tra la Russia e la Repubblica Popolare Cinese hanno raggiunto un livello nuovo in principio. L'ha dichiarato Vladimir Putin in seguito all'incontro con il suo collega cinese Xi Jinping.

La Cina mantiene saldamente la posizione leader del partner estero della Russia. L'anno scorso lo scambio commerciale tra i nostri paesi ha raggiunto la cifra di quasi 90 miliardi. Cercheremo aumentarlo fino a 100 miliardi di dollari USA entro il 2015. Per fare ciò abbiamo tutto il necessario: è stato costituito il comitato per investimenti russo-cinese, il quale continuerà a lavorare per allargare il flusso degli investimenti, la più grande iniziativa imprenditoriale nel campo dell'energia. Noi lavoriamo in tutte le direzioni e dappertutto ci siamo mossi in avanti a una notevole distanza.

Molta attenzione è stata prestata anche alla cooperazione nel settore militare. I leader della Russia e della Cina si sono accordati sulla conduzione l'anno anno prossimo delle esercitazioni militari congiunte, dedicate al 70-esimo anniversario della vittoria nella Grande Guerra Patriottica. Inoltre i leader dei due paesi si sono accordati di cooperare in modo più stretto sul piano della politica estera, tra l'altro anche nell'ambito dell'ONU, BRICS e della Regione dell'Asia e del Pacifico.

Vladimir Putin ha accentuato che la Russia e la Cina hanno interessi comuni su scala globale e regionale. Si può stabilizzare la situazione nel mondo e, in particolare, nell'Asia, soltanto con gli sforzi comuni.

Noi insieme stiamo risolvendo i problemi acuti nella regione dell'Asia dove tuttora si conservano grandi focolai di contraddizioni. Non affievoliscono i rischi della proliferazione delle armi di distruzione di massa, il terrorismo, l'estremismo religioso, la criminalità organizzata transnazionale, la pirateria che rappresentano i rischi per l'intera regione. Un serio fattore destabilizzante sono anche problemi della Siria e della soluzione del conflitto nel Medio Oriente. Tutti noi ci rendiamo conto che si può contrastare queste sfide in modo efficiente soltanto con gli sforzi mirati e collettivi.

Nel corso della sua visita il presidente della Russia Vladimir Putin ha anche avuto incontri con il Segretario Generale delle nazioni Unite Ban Ki-moon e con il presidente della Mongolia. Quest'ultimo ha parlato con Vladimir Putin senza interprete, accentuando che i due paesi hanno un potenziale per la cooperazione, proponendo di semplificare il regime dei visti.

Maria Baliabina


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