Oltre a ciò hanno stipulato più di 50 accordi sulla
cooperazione in diverse sfere – dalla costruzione degli aerei alla
produzione del gas liquefatto.
La notizia più attesa nel
corso della visita di Vladimir Putin in Cina è stata la firma dai due
paesi del contratto per le forniture del gas. Il documento è stato
elaborato nel giro di 10 anni e il pomo della discordia era il prezzo.
Questa settimana si è riusciti ad accordarsi. Per i prossimi 30 anni la
Russia fornirà alla Cina lungo l'itinerario orientale 38 miliardi di
metri cubi del gas l'anno. S'ipotizza che Gazprom riceverà dalla parte
cinese il pagamento anticipato per la costruzione del gasdotto "Sila
Sibiri" (Forza della Siberia) per l'ammontare di 25 miliardi di dollari
USA.
Vladimir Putin ha già definito la firma di questo
contratto – il più grande in tutta la storia della Russia e dell'ex
Unione Sovietica nel settore del gas – un avvenimento epocale.
E'
stato effettivamente un lavoro complesso a livello degli esperti.
Tuttavia in seguito ai compromessi reciproci si è riusciti a stabilire
le condizioni del tutto soddisfacenti di questo contratto per tutt'e due
le parti. Voglio sottolineare che nel corso della realizzazione di
questo progetto sarà aperto il più grande cantiere nel mondo per i
prossimi 4 anni, senza alcuna esagerazione. Sarà necessaria
l'esplorazione di nuovi giacimenti. Il volume totale confermato delle
risorse soggette a estrazione – è di tre trilioni di metri cubi del gas.
E' la fornitura garantita per i prossimi 50 anni. Vorrei sottolineare
che le forniture sono destinate sia al mercato estero sia a quello
interno. Il volume totale degli investimenti dalla parte russa – è di
circa 55 miliardi di dollari. Più almeno 20 miliardi di dollari da parte
dei cinesi.
Mosca e Pechino hanno continuato la
cooperazione anche in altri settori. In particolare, hanno deciso di
progettare congiuntamente un aereo a fusoliera larga in grado di fare la
concorrenza all'europeo Airbus e all'americano Boeing. Rosneft invece
si è accordata con la parte cinese sui tempi della messa in servizio di
un'azienda petrolchimica a Tianjin.
Mosca e Pechino –
sono i partner strategici di vecchia data. E ora le relazioni in pieno
sviluppo tra la Russia e la Repubblica Popolare Cinese hanno raggiunto
un livello nuovo in principio. L'ha dichiarato Vladimir Putin in seguito
all'incontro con il suo collega cinese Xi Jinping.
La
Cina mantiene saldamente la posizione leader del partner estero della
Russia. L'anno scorso lo scambio commerciale tra i nostri paesi ha
raggiunto la cifra di quasi 90 miliardi. Cercheremo aumentarlo fino a
100 miliardi di dollari USA entro il 2015. Per fare ciò abbiamo tutto il
necessario: è stato costituito il comitato per investimenti
russo-cinese, il quale continuerà a lavorare per allargare il flusso
degli investimenti, la più grande iniziativa imprenditoriale nel campo
dell'energia. Noi lavoriamo in tutte le direzioni e dappertutto ci siamo
mossi in avanti a una notevole distanza.
Molta
attenzione è stata prestata anche alla cooperazione nel settore
militare. I leader della Russia e della Cina si sono accordati sulla
conduzione l'anno anno prossimo delle esercitazioni militari congiunte,
dedicate al 70-esimo anniversario della vittoria nella Grande Guerra
Patriottica. Inoltre i leader dei due paesi si sono accordati di
cooperare in modo più stretto sul piano della politica estera, tra
l'altro anche nell'ambito dell'ONU, BRICS e della Regione dell'Asia e
del Pacifico.
Vladimir Putin ha accentuato che la Russia
e la Cina hanno interessi comuni su scala globale e regionale. Si può
stabilizzare la situazione nel mondo e, in particolare, nell'Asia,
soltanto con gli sforzi comuni.
Noi insieme stiamo
risolvendo i problemi acuti nella regione dell'Asia dove tuttora si
conservano grandi focolai di contraddizioni. Non affievoliscono i rischi
della proliferazione delle armi di distruzione di massa, il terrorismo,
l'estremismo religioso, la criminalità organizzata transnazionale, la
pirateria che rappresentano i rischi per l'intera regione. Un serio
fattore destabilizzante sono anche problemi della Siria e della
soluzione del conflitto nel Medio Oriente. Tutti noi ci rendiamo conto
che si può contrastare queste sfide in modo efficiente soltanto con gli
sforzi mirati e collettivi.
Nel corso della sua visita
il presidente della Russia Vladimir Putin ha anche avuto incontri con il
Segretario Generale delle nazioni Unite Ban Ki-moon e con il presidente
della Mongolia. Quest'ultimo ha parlato con Vladimir Putin senza
interprete, accentuando che i due paesi hanno un potenziale per la
cooperazione, proponendo di semplificare il regime dei visti.
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