Già ora nel Quartier generale della Nato si dichiara
che l’Atto di cooperazione, firmato con Mosca, ha perso la sua efficacia
e secondo gli analisti negli ultimi 17 anni l’Alleanza perseguiva un
solo obiettivo: allontanare definitivamente la Russia dallo spazio
postsovietico.
I paesi membri della Nato stanno
elaborando dei piani per il dislocamento di truppe sul territorio dei
paesi dell’ex blocco sovietico. Piani la cui attuazione, di fatto,
porrebbe fine al Trattato stipulato con la Russia nel dopoguerra, -
scrive The Sunday Times.
La Nato e la Russia avevano
firmato il cosiddetto “Atto fondamentale sui rapporti reciproci, la
cooperazione e la sicurezza” nel 1997. Bruxelles e Mosca erano
addivenuti all'accordo che i paesi occidentali non avrebbero provveduto a
dislocare consistenti forze militari verso Est dell’Elba. Ora i
funzionari dell’alleanza dichiarano che l’accordo aveva efficacia e
valore finché la situazione rimaneva immutata ed entrambe le Parti ne
rispettavano le condizioni. Da quando la Russia, secondo le sue parole,
ha “annesso” la Crimea, tutto è cambiato.
Solo che la
situazione è cambiata non nel marzo scorso, quando gli abitanti della
Crimea nell’ambito del referendum si sono pronunciati per la
riunificazione con la Russia. Ancora negli anni 90, dopo la
disgregazione dell’Unione Sovietica, si era posta la questione sul senso
dell’esistenza dell’Alleanza Nord-atlantica fondata come contrappeso al
Patto di Varsavia, il quale, come è noto, cessò di esistere insieme
all’URSS. All’epoca Bruxelles promise con giuramento di non estendere
l’influenza dell’Alleanza verso Est, ma nell’arco di diversi anni alla
Nato aderirono quasi tutti i paesi dell’ex campo socialista, - dice il
vice direttore dell’Istituto di studi sugli USA e il Canada Pavel
Zolotorev.
Allora divenne chiaro che questa struttura difficilmente di sarebbe sciolta da sola. Poiché è il principale strumento di influenza degli USA in Europa. La Russia riteneva che se non siamo più nemici, ora fosse possibile avviare il processo di avvicinamento. Comunque, l’Occidente nella sua reale politica, nonostante la retorica sulla necessità di sviluppare la cooperazione reciproca, se ne avvaleva per estendere la sua sfera di influenza, all’Est. Includendo nella sua compagine nuovi membri della Nato, inizialmente tra li ex paesi del campo socialista, e poi tra le repubbliche che tempo fa facevano parte dell’Unione Sovietica.
Secondo
l’esperto, il compito principale che si prefigge l’Alleanza
nord-atlantica è quello di allontanare la Russia allo spazio
postsovietico. Già da molti anni i partecipanti alla Nato si adoperano
per adeguare alle loro norme la Georgia, ora si sono impegnati
attivamente a farlo in Ucraina. Proprio quest’ultima è diventata la
pietra d’inciampo nei rapporti tra Mosca e Bruxelles in vista del 17
anniversario della firma del Trattato di cooperazione,- constata
l’esperto dell’Istituto di studi sui paesi della CSI VAlery Evseev.
Attualmente i rapporti tra la Russia e l’Alleanza Nord-Atlantica risultano estremamente complesse. I paesi della Nato stanno provvedendo ad accentuare la loro presenza nei pressi dei confini della Federazione Russa, il che, logicamente, on può non preoccuparla. Da questo punto di vista, in considerazione dell’eccezionale inasprimento delle relazioni tra Mosca e Bruxelles sulla questione della crisi ucraina, occorre fare dei passi per far attenuare la tensione. La Parte russa ha presso la decisione in tal senso e ha ritirato le truppe russe dalle frontiere ucraine.
Secondo l’esperto, l’obiettivo
principale del dislocamento delle truppe della Nato lungo i confini
della Russia è la volontà di giustificare la sua esistenza. A questo
scopo occorre che ci sia un nemico esterno il quale è stato trovato
nella persona di Mosca. Solo in questo modo Washington può dimostrare ai
suoi alleati la necessità dell’Alleanza nord-atlantica.
Ma
dimostrarlo diventa sempre più difficile. Per esempio, Berlino non
vuole aumentare le spese per la difesa in ottemperanza alla richiesta di
Bruxelles. Il Ministro delle Finanze della Germania Wolfgang Schäuble
si pronuncia contro l’aumento del bilancio militare della Germania in
qualità di reazione alla crisi in Ucraina. A suo dire, nella situazione
creatasi un simile passo non sarebbe ragionevole. Anzi, il Ministro si è
espresso contro il dislocamento delle truppe della Nato nei paesi
europeo-orientali.
Schäuble è convinto che ciò non farebbe che aggravare
ancora di più la situazione nella regione.
Giorni fa
il Presidente russo ha ricordato ai partner occidentali che la Russia e
la Nato, in fatti, potrebbero sviluppare un’efficace cooperazione
reciproca. Secondo le sue parole, ci sono molto problemi da risolvere
insieme tra cui sicurezza generale, difesa dal terrorismo, lotta
anti-droga. La loro soluzione richiede di consolidare gli sforzi di
tutti i paesi interessati. Invece di dimostrare chi sono i padroni del
mondo che lo sta facendo ora l’alleanza nord-atlantica.
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