Mai porre limiti alla
creatività: è sicuramente questo il motto dell’architetto irlandese
Dominic Stevens, che è riuscito in pochissimo tempo e con l’aiuto di una
valida manciata di amici volenterosi a costruirsi da zero una piccola
casa fai-da-te che, a quanto pare, ha “cucito su misura” in base alle
proprie esigenze.
Perché sì, Stevens disponeva di ben poche risorse economiche e di pochissimo tempo da dedicare ai lavori, ma successivamente al divorzio non aveva in alcuna intenzione di separarsi dagli amati figli ed ha preferito rimboccarsi le maniche e mettere a dura prova la propria creatività piuttosto che ricorrere a dispendiosi mutui bancari.
L’abitazione eco-sostenibile è stata realizzata in soli 50 giorni complessivi di lavoro (dilazionati nel corso di 2 anni) e sorge a circa 100km da Dublino; immersa nel tipico scenario irlandese e circondata da uno splendido prato verde. Per realizzarla Dominic Stevens ha puntato sull’utilizzo di materiali low-cost, a basso impatto ambientale e semplici da lavorare.
La struttura portante, così come gli interni, sono realizzati interamente in legno, mentre la zona vivibile è suddivisa in tre camere da letto, una cucina, bagno e soggiorno.
Stevens assicura inoltre che per il riscaldamento occorre pochissima energia, viste le ridotte dimensioni e la presenza di un’ampia vetrata sulla zona sud della casa che permette di sfruttare al massimo la naturale luce del sole.
Le pareti interne, posizionate ad hoc per garantire un aspetto areato e spazioso, sono state rese termicamente isolate attraverso l’utilizzo di una schiuma a base di soia; lo stesso architetto, fiero del risultato ottenuto, garantisce di aver trascorso giornate calde e serene anche durante il rigidissimo inverno irlandese che spesso arriva a toccare punte di -15° usando solo un termosifone elettrico per riscaldare tutta la casa (!) che eoa sta pensando di sostituire con una stufa a legna.
Il riuscitissimo esperimento di Dominic Stevens è stato portato a termine con soli 25.000 euro; una cifra sbalorditiva… soprattutto se si pensa al risultato finale, illustrato passo passo dall’architetto stesso sul sito web http://www.irishvernacular.com/.
L’avventura di Stevens dimostra che creatività ed impegno possono andare ben oltre la semplice disponibilità economica, rappresentando un vero e proprio esempio per tutti coloro che sono costretti a costruire casa in poco tempo e con poche risorse a favore.
Dettagli tecnici
La struttura dell’edificio, realizzato interamente in legno (costo tra assi, pannelli, travi, onduline preverniciate: 5.497€), utilizza il sistema di costruzione “modulare”, consistente nell’assemblaggio di assi e pannelli di diverse dimensioni (pretrattati e pronti all’uso, in vendita presso tutte le aziende di edilizia) in modo da creare dei moduli da accorpare gli uni agli altri, formando così la struttura base. Impianti elettrici ed idraulici sono stati invece sistemati durante la costruzione, inglobando cavi e tubazioni (4.000€ la spesa) all’interno delle pareti. Il pavimento è stato realizzato con un sistema di pannelli a strati.
L’isolamento termico del tetto e delle
pareti – una semplice “fasciatura” della struttura realizzata con una
membrana isolante, della lana di roccia e una schiuma biologica a base di soia iniettata tra le pareti (6.176€
la spesa totale) – unitamente alla costruzione di una grande vetrata
esposta a sud, permette di riscaldare l’abitazione durante il giorno
solo con la luce del sole. Mentre per affrontare i rigidi inverni
irlandesi, con temperature che giungono fino ai -15°, Stevens ha
collocato in casa un termoconvettore elettrico di 1,5 kw che con un
irrisorio dispendio di energia riesce a riscaldare tutti gli ambienti in
qualche ora (lo stesso risultato lo si ottiene anche con una piccola
stufa a legna).
Gli ambienti interni, ricavati con pareti in cartongesso (696€ la spesa) sono strutturati e ammobiliati in maniera tale da sfruttare al massimo ogni spazio disponibile (1.000€ spesi per i sanitari, 1.500€ per la cucina e 3.000€ per finestre e vetrate).
Con tale sistema e un esborso totale di 25.613€,
Stevens è così riuscito a ricavare in un fazzoletto di terra “un
appartamento” di due piani con una cucina, un bagno, un soggiorno e 3
camere da letto.
Ora l’architetto irlandese ha condiviso
la sua “idea” con il mondo intero, pubblicandola su un sito web da cui è
possibile scaricare gratuitamente disegni, lista dei materiali e
istruzioni di montaggio di una casa fai-da-te. Un sistema che richiede
ovviamente una certa “pratica” nelle costruzioni e qualche amico di
buona volontà, se proprio non si dispone di un minimo di personale
tecnico (un falegname, qualche discreto operaio e un ingegnere o un
architetto): «Occorre aver fiducia nelle vostre capacità – dice Stevens – in questo progetto il mio vicino, che era un falegname, mi ha aiutato un bel po’. Ma siate fiduciosi e non vi sottovalutate».
Se quello di Stevens è il primo sorprendente esempio di edificio “fai-da-te”, va detto che la “tecnica costruttiva modulare”
circola da un bel pò di anni, diffondendosi ora anche in Italia
(soprattutto al nord) e trovando consensi nel mondo grazie a una
tecnologia che coniuga sostenibilità, economicità nei costi di
realizzazione e il vantaggio di una costruzione costantemente
“modificabile”: una soluzione abitativa che ha la possibilità di poter
essere a più riprese ampliata a piacimento aggiungendo moduli ad altri
moduli, senza i costi delle classiche ristrutturazioni in muratura.
Per chi conosce un minimo di inglese:
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