lunedì 7 luglio 2014

Sai riconoscere un falso maestro?


screaming teacherUn saluto a tutti, oggi proverò a descrivere le caratteristiche di un vero maestro: ossia colui che, attraverso l’insegnamento, è in grado di essere davvero d’aiuto a chi gli presta fiducia.


Potere sugli allievi
Trovandomi spesso impegnato in attività di formazione o di insegnamento, ho potuto, nel tempo, rendermi conto dell’enorme potere che si ha nei confronti degli allievi che – spesso con una certa dose di umiltà, di fiducia, di pazienza, e non di rado a prezzo di qualche sacrificio – scelgono di venire da noi in quanto ritengono di trovare del valore in quello che impareranno. La sensazione dell’importanza e della delicatezza di questo compito, vista dalla parte di chi si propone come insegnante, maestro o esperto che dir si voglia, dovrebbe essere accompagnata da un certo senso di responsabilità. E quando capita di essere avvicinato da chi è animato dal bisogno di un maestro, di un guru o addirittura da un papà, a cui affidare la propria autonomia e da cui dipendere, questa sensazione dovrebbe diventare quasi un monito.


I falsi maestri: cinque criteri per riconoscerli
Nel corso della mia formazione (nell’ambito della meditazione, dello sviluppo della consapevolezza, delle energie sottili, del lavoro su di sé), a volte mi è capitato di dover “subire” la personalità di qualche esuberante e saccente maestro, al quale quasi non si potevano rivolgere domande, come se tutto dovesse rimanere in un alone di mistero, che sarebbe stato dissolto solo a prezzo di chissà quali iniziazioni… chissà a quanti di voi è successo!

Attualmente, anche se a volte mi sembra ancora molto strano, esistono infatti ancora coloro che si ritengono depositari di un sapere esclusivo, da dispensare ai propri simili dall’alto della loro (presunta) superiorità.

A tutti questi individui ballerà ben presto la terra sotto ai piedi, dato che, a forza di perdurare in questo atteggiamento, incontreranno con ogni probabilità persone che, dotati di una propria maestrìa, e nel fermo intento di crescere e con il naturale atteggiamento di voler condividere ciò che sanno, sapranno mostrare a questi “maestri della vecchia guardia” sia i limiti della loro conoscenza ma soprattutto quelli del loro atteggiamento.

Me li vedo, questi “maestri”, sempre più frustrati, arroccarsi nelle loro rigide posizioni e sputare sentenze sull’insufficiente sviluppo spirituale o addirittura sull’inadeguato livello culturale dei loro “discepoli”: c’é infatti ancora chi ritiene il “livello culturale ” sinonimo di “stadio evolutivo”…

Ed ecco che abbiamo esposto il primo criterio per riconoscere un maestro non degno di questo nome.

Ma vediamone subito un altro.

Dal non voler condividere la propria conoscenza, per un desiderio smodato di potere sugli altri e spesso anche per un malcelato problema di autostima, deriva un secondo atteggiamento: denigrare gli altri che si occupano della stessa cosa.

Diffidate di coloro che profetizzano di operare per la Luce, che sono “solo canali” e che non perdono occasione per parlare male dei propri colleghi, che, probabilmente, non fanno parte dell’unità di tutte le cose di cui si riempono sempre la bocca!

Personalmente amo citare altri che si occupano delle stesse mie tematiche, perché lo scopo di fondo, al di là di qualsiasi particolarismo, è quello di diffondere a più persone possibile la possibilità di aprirsi alla propria interiorità.

Un terzo criterio è di guardare che cosa il maestro fa, e se è coerente a quello che dice. Se parla sempre di coerenza e di integrità, provate a osservare come si relaziona con voi… specialmente se siete di sesso diverso dal suo!

Quarta regola: osservatelo come si comporta nelle situazioni di difficoltà, o quando si verificano degli imprevisti. Avrete occasione di osservare, nei primi istanti dell’imprevisto, bagliori della sua vera natura!
In ogni caso vale la regola di ascoltarsi SEMPRE, e di ricordarsi che il nostro vero maestro siamo noi.

Comunque non si può far tutto da soli
Con le mie considerazioni non intendo di certo affermare che chi non si è mai occupato di un certo argomento abbia lo stesso peso di chi ha studiato e sperimentato molto. Oppure che non serva a nulla andare a scuola, fare dei corsi o ricevere della formazione: ci sono processi di apprendimento e di crescita che solo se accompagnati dalla trasmissione di un essere umano possono concludersi con successo. Alludo alle discipline complesse, in ogni campo, e in tutte quelle ove sia necessario ricevere una vera e propria iniziazione. Ci sono cose che si possono imparare solo se si ha qualcuno che sappia come trasmetterla in modo da poterla fare propria.

I facilitatori di maestria
In sintesi, ciò che semplicemente ritengo non più attuale è l’idea di verticalità della trasmissione della conoscenza: non può più esistere il maestro che riversa negli allievi, ritenuti poco più che “contenitori vuoti”, la sua illuminata conoscenza: colui che insegna, infatti, ne sa magari molto di ciò che tratta ma ha molto da imparare su altro, ad esempio sul come insegnare, ed è quello che gli possono insegnare coloro con cui ha a che fare.

In quest’epoca di grandi avanzamenti e di diffusione delle conoscenze, naturalmente grazie al diffondersi del web, non solo dal punto di vista della quantità di informazioni accessibili, ma anche della quantità di comunicazione possibile, e all’innalzamento del livello di cultura e di coscienza, il passaggio di informazioni non può che avvenire attraverso un processo di scambio.

Una buona definizione di maestro per me è facilitatore di maestria altrui.

Volete raccontare la vostra storia?
Chissà quante storie avreste da raccontare! Se volete raccontare le vostre esperienze scrivetele nella sezione dei commenti a questo post: sarò lieto di pubblicarle!

E, in conclusione, ribadisco , da soli si può raggiungere un certo grado di maestria. Quella con cui ci si presenta dal”maestro”.Termino citando il messaggio ricevuto da una mia amica:
Gli spiriti risvegliati hanno bisogno di condivisione e non di insegnamenti dei maestri, il cui tempo è cessato.

fonte: http://curiamoatlantide.wordpress.com/2014/06/10/sai-riconoscere-un-falso-maestro/

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