Dopo
una breve tregua, Kiev ha ripreso il bombardamento dei centri abitati
nelle province separatiste orientali di Donetsk e Lugansk, entrambe al
confine con la vicina Russia. Kiev e suoi sostenitori occidentali devono
affrontare un dilemma: continuare le operazioni militari in Ucraina
orientale e creare un’opposizione fortemente militarizzata, mentre
raccolgono record preoccupanti sui diritti umani, o impegnarsi a un
cessate il fuoco perdendo a tutti gli effetti Donetsk e Lugansk come
accaduto con la Crimea.
Cessate il fuoco finito, Kiev devasta ancora
Mentre le Nazioni Unite nelle ultime settimane riportano i dati inquietanti sulle vittime civili nei combattimenti nell’est dell’Ucraina, hanno omesso di riferire o condannare l’uso di Kiev di aerei, artiglieria e mezzi pesanti contro città e cittadine nella regione. Immagini e video provenienti dall’Ucraina orientale indicano la devastazione di raid aerei e sbarramenti di artiglieria, ma l’occidente e le sue varie “istituzioni internazionali” hanno categoricamente omesso di emanare le stesse avvertenze e dichiarazioni fatte contro altri governi sull’uso della forza militare nei propri confini, come la Libia nel 2011 e la Siria dal 2011 in poi.
Mentre le Nazioni Unite nelle ultime settimane riportano i dati inquietanti sulle vittime civili nei combattimenti nell’est dell’Ucraina, hanno omesso di riferire o condannare l’uso di Kiev di aerei, artiglieria e mezzi pesanti contro città e cittadine nella regione. Immagini e video provenienti dall’Ucraina orientale indicano la devastazione di raid aerei e sbarramenti di artiglieria, ma l’occidente e le sue varie “istituzioni internazionali” hanno categoricamente omesso di emanare le stesse avvertenze e dichiarazioni fatte contro altri governi sull’uso della forza militare nei propri confini, come la Libia nel 2011 e la Siria dal 2011 in poi.
Mentre RT viene accusata di
“propaganda” dall’occidente, è l’unica agenzia d’informazione
internazionale a coprire i combattimenti nella parte orientale
dell’Ucraina. Nel suo articolo, “‘Grazie, aviazione ucraina’: gli abitanti dei villaggi bombardati accusano Kiev di uccidere civili“,
la ferocia della rinnovata offensiva di Kiev è ritratta con dettagli
terrificanti. La decisione dell’occidente d’gnorare del tutto i
combattimenti, solo per incolpare vagamente di ogni violenza la Russia,
fa poco per contrastare o screditare i reportage di RT. In molti modi
il silenzio dell’occidente conferma la copertura di RT. Mentre i
combattimenti continuano, Kiev continuerà ad avere la reputazione di
grottesco trasgressore dei diritti umani, in Ucraina e fuori.
Kiev combatte una battaglia che non vincerà mai
Ma anche mentre Kiev brutalizza il popolo dell’Ucraina orientale, in ultima analisi combatte una battaglia che non può vincere. I combattenti che si oppongono alle incursioni militari di Kiev sembrano aver difese durevoli. L’abbattimento di aerei militari e la sconfitta delle colonne corazzate di Kiev indicano una prodezza militare difficile da superare per le truppe ucraine, le truppe già soffrono di disorganizzazione e morale basso, ora dilaganti.
Ma anche mentre Kiev brutalizza il popolo dell’Ucraina orientale, in ultima analisi combatte una battaglia che non può vincere. I combattenti che si oppongono alle incursioni militari di Kiev sembrano aver difese durevoli. L’abbattimento di aerei militari e la sconfitta delle colonne corazzate di Kiev indicano una prodezza militare difficile da superare per le truppe ucraine, le truppe già soffrono di disorganizzazione e morale basso, ora dilaganti.
Più a lungo combatte Kiev, più si
esauriranno le sue truppe, e più la battaglia indurirà gli avversari.
Inoltre, Kiev soffre di molteplici svantaggi strategici, tra cui
mancanza di sostegno pubblico oltre l’ululato delle piccole schiere di
neo-nazisti. Tale assenza di sostegno sarà sempre più acuta quando le
difficoltà economiche si approfondiranno, dopo le molteplici battute
d’arresto sul gas russo e i progressi dell’Unione europea nel
trascinarsi quel poco che è rimasto dell’Ucraina dopo la cosiddetta
“Euromaidan”, avviandone l’implosione socio-politico-economica.
Separatismo in Oriente, malcontento in occidente
Mentre Kiev combatte gli ucraini orientali oggi, aumenta la prospettiva a occidente di una sollevazione contro un governo sempre più debole che sperpera le risorse statali nel perseguimento dei dettami occidentali. Il perseguimento del presidente ucraino Petro Poroshenko di una guerra impossibile da vincere, assieme al mero appoggio di facciata USA-UE all’economia ucraina è la ricetta per un crescente dissenso che potrebbe comparire per le strade di Kiev.
Mentre Kiev combatte gli ucraini orientali oggi, aumenta la prospettiva a occidente di una sollevazione contro un governo sempre più debole che sperpera le risorse statali nel perseguimento dei dettami occidentali. Il perseguimento del presidente ucraino Petro Poroshenko di una guerra impossibile da vincere, assieme al mero appoggio di facciata USA-UE all’economia ucraina è la ricetta per un crescente dissenso che potrebbe comparire per le strade di Kiev.
Con Kiev che infarcisce i militari di
irregolari mercenari dalla dubbia lealtà, coloro che lottano per Kiev a
est, oggi, potrebbero finire per rovesciare il regime, tornando a Kiev
domani. Ad est, resistere per la propria terra è una questione di
sopravvivenza. Gli estremisti che compongo l’attuale regime a Kiev,
renderanno la vita insostenibile al popolo ucraino orientale, se dovesse
essere sottomesso al governo Poroshenko. Ciò assicurerà ostilità
prolungate abbastanza a lungo da sovrapporsi al crescente malcontento a
occidente per la cattiva gestione di Poroshenko in tutte le altre aree
dell’Ucraina. In altre parole, Kiev affronta la bomba a orologeria
creata della propria incompetenza, incoraggiata dagli occidentali che
appoggiano l’attuale governo, in primo luogo.
Il desiderio della NATO di
un”Europa unita e libera “, o in altre parole, l’espansione egemonica
oltre i confini della Russia, assicura che il suo regime cliente a Kiev
continui a perseguire un ordine del giorno contro l’interesse del popolo
ucraino, a nome degli interessi speciali definiti dall’agenda della
NATO. Per la NATO, l’incapacità di integrare Georgia e Ucraina nel suo
sovranazionale conglomerato militare ostacola l’espansione perpetua di
cui ha bisogno per continuare a sopravvivere. Con la sua sopravvivenza
in gioco, non c’è alcun rischio che non sia disposta ad affrontare a
costo della vita degli ucraini e della stabilità della nazione.
L’inevitabilità di tale ordine del giorno, perseguito a spese del popolo
ucraino, provocherà un sicuro contraccolpo in Ucraina occidentale.
Il collasso di Kiev porrà fine all’espansione della NATO
L’eventuale caduta di Kiev segnerà la fine dell’espansione UE-NATO. L’incapacità della NATO nel sostenere uno dei suoi Stati clienti, ne distruggerà la fiducia presso gli altri potenziali soci tentati dalle rassicurazioni della NATO. I suoi metodi nel rovesciare il governo ucraino con le proteste di “Euromaidan” e i tentativi di consolidare il proprio potere, sono ben documentati e giudicati da un pubblico globale sempre più acuto. La possibilità per la NATO di perpetuarsi attraverso questi metodi, guidata dall’attuale agenda egemonica, è sempre più tenue.
L’eventuale caduta di Kiev segnerà la fine dell’espansione UE-NATO. L’incapacità della NATO nel sostenere uno dei suoi Stati clienti, ne distruggerà la fiducia presso gli altri potenziali soci tentati dalle rassicurazioni della NATO. I suoi metodi nel rovesciare il governo ucraino con le proteste di “Euromaidan” e i tentativi di consolidare il proprio potere, sono ben documentati e giudicati da un pubblico globale sempre più acuto. La possibilità per la NATO di perpetuarsi attraverso questi metodi, guidata dall’attuale agenda egemonica, è sempre più tenue.
Qualora lo slancio espansionistico della NATO, dalla caduta
dell’Unione Sovietica, arrivi a un punto morto, il declino e la
regressione saranno assicurati. Con l’espansione egemonica della NATO
spazzata via, il mondo dovrà scrivere un nuovo ordine con cui
sostituirla. Il mondo multipolare preferito da nazioni come Russia,
Cina e gli altri membri dei BRICS è già pronto. Con la devastazione del
modello unipolare occidentale pienamente manifestato nella parte
orientale dell’Ucraina, la causa della creazione di un mondo multipolare
avrà ulteriore impulso da chi si oppone all’avanzata occidentale, in
Ucraina e fuori.
Tony Cartalucci New Oriental Outlook
Tony Cartalucci, ricercatore e scrittore di geopolitica di Bangkok, per la rivista online “New Oriental Outlook“.
Traduzione di Alessandro Lattanzio – SitoAurora
http://aurorasito.wordpress.com/2014/07/05/ucraina-la-bomba-tempo-di-kiev/
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