lunedì 20 luglio 2015

Dio è un post-it


Gli esseri umani hanno inventato il concetto di Dio, del Supremo, dell'Assoluto, come una sorta di promemoria, un post-it inter-culturale per ricordare la propria vera natura.

Il viaggio dell'esistenza è infatti psichedelico, variegato e coinvolgente, dunque è facile che ciò che realmente siamo, Non-forma consapevole, si identifichi e si confonda nel mondo delle forme.

Così avviene la "dimenticanza di sè" alla quale il post-it cerca di ovviare.

Chi si perde nel Dio-post-it è nei guai ma lo è ancora di più chi lo getta via per ignoranza, non-curanza o indignazione.

Il concetto di Dio non è altro infatti che un simbolo che ci rimanda a noi stessi attraverso una sorta di rispecchiamento.


E' interessante a questo proposito il modo con cui Michelangelo descrive l'incontro tra uomo e Dio nella Cappella Sistina.

Non è un'elevazione trascendente ma una sorta di rispecchiamento orizzontale dell'Essere con Se stesso.

La Pura Coscienza si rispecchia e riconosce attraverso gli occhi di due corpi simili.

Questo è ulteriormente rappresentato dalla simmetria delle mani e delle braccia.

Gli uomini traghettano il simbolo di generazione in generazione ma pochi ne sanno aprire e gustare il reale significato.


fonte: https://nonduale.wordpress.com/2011/10/02/dio-e-un-post-it/

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