"Il Male richiede ciò che i più sono meno disposti a dare: essere onesti con se stessi, mostrare ciò che veramente si è, eliminare la maschera delle proprie finzioni, ed entrare in contatto con la propria nuda vulnerabilità. Non è una richiesta da poco, ma è il solo modo per raggiungere realmente la pace e l'integrità". - E.Pierrakos
Il male e come trasformarlo
Ci
viene quasi da nasconderci nel pronunciare questa parola male, non lo
conosco, non esiste di sicuro in me e nemmeno negli altri.
Siamo disposti ad ammettere l'esistenza del male nella guerra, nelle persone considerate malvagie dalla società, ma non in noi.
"non è proprio male, è un normale difettuccio." sembriamo dire tra noi e noi.
Ammettere
l'esistenza del male in noi ci causerebbe vergogna, senso di colpa.
Questo anche perché, culturalmente, nessuna funzionalità viene
attribuita al male.
Eppure,
senza gioco tra male e bene, senza uno squilibrio che porta all'azione,
all'attività, la vita non esisterebbe e così nemmeno il bene. Senza
giudizi morali, quindi, il male ed il bene sono due aspetti
complementari nella creazione della vita.
E sono fondamentali, in quanto è grazie alla possibilità della vita che possiamo esprimerci e crescere come anime.
Mai
nessuno di noi ha compiuto azioni, ha prodotto pensieri ed emozioni
tossiche, non produttive, tutt'altro che innocue per gli altri ?
In media l'umanità produce quotidianamente pensieri, emozioni, azioni creative, vitali, produttive ed innocue ma anche azioni dannose per sé stessi e per gli altri.
Se
riusciamo ad avere il coraggio di ammettere a noi stessi, ed in un
secondo momento anche agli altri, l'esistenza di queste differenti
qualità espressive in noi, abbiamo già ammesso di vedere in noi il male.
Il male è tutto ciò che genera odio (NdR: cioe' mancanza di rispetto, quindi il male - satana o diavolo e' anche in NOI tutti, quando manchiamo di rispetto agli altri uomini, animali, ambiente ed Universo !).
Ammettendo la presenza del male in noi, il nostro cuore si alleggerisce ! Vederlo ed ammetterlo è liberatorio.
Non occorre più sprecare forze per nascondere le nostre imperfezioni, il nostro umano odio latente, la nostra rabbia.
Nel momento in cui vediamo questi nostri aspetti ed i loro effetti dannosi sulla vita, nostra e degli altri, siamo già più adulti.
Il
male infatti, va considerato come una parte di "vita" e di coscienza
che deve crescere, che deve imparare a rivolgere il suo sguardo egoista
verso gli altri. Verso la vita. In questo modo queste parti di male
della nostra coscienza diventano adulte ed operano per la vita.
Nell'istante in cui le vedi, vengono alla luce, si manifestano senza maschere e nella nostra coscienza crescono e maturano.
Nel momento in cui ci rendiamo conto di come il male si esprime e plasma le nostre azioni, emozioni e pensieri, allora ci accorgiamo di quanto possa veramente essere dannoso, soprattutto se non lo si vuole riconoscere al fine di trasformarlo.
Allora
vediamo come il male è anatomicamente strutturato in noi, per cui passa
inosservato, e come si esprime attraverso nostri personali modelli
comportamentali, pregi, difetti, attitudini e tendenze.
Lo consideriamo già una parte di noi, ma lo giustifichiamo perché ci fa sentire in colpa.
(non posso essere così brutto !)
Non
ne vediamo le radici, non ne vediamo l'utilità, vediamo solo la nostra
umana debolezza ed imperfezione, alla quale, intuitivamente, ne
attribuiamo la causa.
Di questa imperfezione ci vergogniamo. E su questa vergogna basiamo la nostra vita, fatta di strutture mentali, emotive e comportamentali atte a nascondere la nostra debolezza, la nostra parte infantile, il nostro male.
Questo ci fa inevitabilmente sentire inadeguati, inferiori.
Ma
comprendere il valore e l'utilità del vedere l'imperfezione ci può
cambiare la vita. La conduce verso la verità, l'armonia della nostra
espressione, la limpidezza.
I nostri difetti esistono per diventare i nostri maggior pregi, le nostre risorse.
Proviamo
a considerare, anche solo per un giorno della nostra vita, che il
difetto che più ci ostacola possa essere un punto su cui lavorare per
rendere fiore aperto una gemma ancora chiusa.
Il nostro essere in superficie generosi, ad esempio, può nascondere una grande avarizia, che se portata alla luce può rivelare le sue radici, le sofferenze che l'hanno prodotta ed infine trasformarsi finalmente in vera apertura, vero amore, vera generosità.
Il
male non è altro che una parte di noi ancora immatura, non cosciente.
Agisce in modo egoista e, nonostante le apparenze, rema verso la nostra
insoddisfazione.
Non è utile colpevolizzarsi per il male che è in ognuno di noi, utile è solamente: predisporsi a riconoscere il male in noi, osservare i nostri difetti, riconoscere come agiscono quotidianamente, sentire ed osservare come agiscono contro di noi.
Non è utile colpevolizzarsi per il male che è in ognuno di noi, utile è solamente: predisporsi a riconoscere il male in noi, osservare i nostri difetti, riconoscere come agiscono quotidianamente, sentire ed osservare come agiscono contro di noi.
Questi
sono i primi importanti passi verso la trasformazione dell'incoscienza
in coscienza, del bambino in adulto, dell'ombra in luce.
Questo è il vero lavoro alchemico del trasformare il piombo in oro.
Tratto da naturopatiaonline.org
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