Quando gli ultimi dati di Capital Treasury International
sono stati diffusi ieri, molti si sono affrettati a concludere che non
solo la vendita della Cina di buoni del Tesoro USA è finita, ma con
ulteriori 7 miliardi di titoli di Stato degli Stati Uniti, la
partecipazione totale della Cina sia di 1270,3 miliardi, il massimo dal
maggio 2014. E se si guardasse semplicemente alla voce “Cina” della
tabella dei maggiori detentori di titoli esteri, sarebbe corretto.
Tuttavia,
come abbiamo mostrato in precedenza, se si considerano le
partecipazioni del Tesoro della Cina, va anche aggiunto il tesoro
“belga”, laddove la Cina era stata anonimamente impegnata in frenesie di
acquisti registrate attraverso Euroclear dalla fine del 2013, che però
si conclusero con il botto dei primi mesi del 2015. Ecco cosa avevamo
detto il mese scorso:
• Il “Belgio” è, o meglio, era una facciata della Cina: di SAFE, CIC o PBOC.
• Le partecipazioni del Belgio, dopo l’impennata a 381 miliardi di dollari un anno fa, sono cadute mentre la Cina ha scaricato la maggior parte delle partecipazioni custodite da Euroclear, e una volta che tale cifra è tornata al livello storico di circa 170/180 miliardi, il “Belgio” tornava ad essere solo il Belgio.
• La Cina ha varie riserve estere sommerse contemporaneamente e questo è stato compensato dal maggiore calo trimestrale di titoli del tesoro detenuti pro-forma dai cinesi, scesi della cifra record di 72 miliardi a marzo, un record da 113 miliardi nel trimestre.
Non è proprio chiaro perché la Cina, che usa da sempre banche offshore
nel Regno Unito per le transazioni di titoli degli Stati Uniti, abbia
scelto il Belgio (e Euroclear) o di nascondere le proprie operazioni
così rozzamente, tuttavia la recente accelerazione del deflusso di
capitali dalla Cina si manifesta nel tuffo delle riserve forex cinesi,
assieme al record della liquidazione mensile totale delle aziende
cinesi, indicata proprio laddove la Cina li scambiava.
Quindi, con il
beneficio dei dati TIC sappiamo che la liquidazione del Tesoro della
Cina non solo non s’è fermata, ma continua. Ancora una volta entra il
Belgio, solo che questa volta non si tratta di un acquirente
“misterioso” dietro le aziende del piccolo Paese europeo, ma di un
venditore. Come mostra il grafico qui sotto, dopo un calo record di 92,5
miliardi a marzo, il “Belgio” ha venduto altri 24 miliardi ad aprile ed
ancora 26 miliardi a maggio, portando la liquidazione totale all’enorme
cifra di 142,5 miliardi per marzo, aprile e maggio.
Ciò
significa che, dopo l’incremento del tesoro della Cina di 7 miliardi di
dollari a maggio, dopo l’aumento di 40 miliardi nei due mesi
precedenti, al netto della liquidazione del Belgio, la Cina ha venduto
la cifra record di 96 miliardi del Tesoro negli ultimi tre mesi.
Giusto
per confermare l’aggiunta dei drammatici cambiamenti delle
partecipazioni del “Belgio” al Tesoro della Cina, ecco un grafico che
confronta le riserve Forex della Cina che, come abbiamo saputo oggi,
sono drammaticamente aumentate di 600 tonnellate di oro, ma soprattutto
che le riserve forex si sono ridotte a 3693 miliardi di dollari dopo un
calo di 17 miliardi dai 3711 miliardi del mese precedente, il minimo dal
settembre 2013!
Mettendo
tutto questo insieme, si comprende che la Cina ha già scaricato la
cifra record di 107 miliardi di dollari di buoni del Tesoro USA nel
2015, per compensare quello che oggi è l’evidente fuga di capitali dal
continente e il più aggressivo tentativo di mantenere stabile il
Renminbi.
Tyler Durden Zerohedge 17/07//2015
Traduzione di Alessandro Lattanzio – SitoAurora
https://aurorasito.wordpress.com/2015/07/19/la-cina-si-sbarazza-di-143-miliardi-di-dollari-del-tesoro-usa-in-tre-mesi/
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