lunedì 17 agosto 2015

E’ Questo


E’ Questo. Questo è tutto quello che c’è – la vita che appare come una successione senza fine di immagini mutevoli, con nessuno scopo intrinseco oltre a questo stesso apparire. C’è semplicemente vita senza qualcuno che la viva.

Completamente senza motivo la vita è in gioco con il suo proprio immaginario, vagante di attenzione, partecipando ad un affascinante nascondino che sorge come un senso di separazione con una fondamentale urgenza di interezza.

La vita cerca senza sosta, bramando sé stessa. La ricerca è irrequietezza. Questo gioco dell’esistenza mondana è intriso della tormentata nostalgia della vita per sé stessa, cercando e mai trovando all’interno delle immagini in cui cerca. Quello che viene cercato tutto il tempo è questo in cui la ricerca avviene.

Nel gioco della vita come umanità, il pensiero assume un’importanza esagerata come attenzione che gira senza sforzo in una miriade di aspirazioni e desideri, fortemente rinforzato dall’idea del cercare appagamento attraverso l’illuminazione.

Leggere testi, fare domande, navigare in internet, andare a ritiri, guru, insegnanti, non-insegnanti, pratiche, non pratiche – alcuni o tutti questi sono possibili ma nessuno di essi è necessario dato che in realtà non c’è bisogno di scoprire, comprendere, lasciare andare o trascendere nulla.

La vita è già, e il riconoscimento di sé stessa nella forma di illuminazione, liberazione, nirvana, etc è superfluo, solo un altro evento negli infiniti ora di apparizioni nel gioco della vita.

Non è possibile nient’altro che la configurazione della vita come sta apparendo ora. Tutto sta accadendo esattamente come è ‘destinato’ a fare. Se c’è separazione e ricerca, allora è così. Se c’è riconoscimento e riposo, allora è così.

Tutto ciò che è ora – per quanto ordinario o straordinario – è questo.

Nathan Gill


fonte: http://www.non-dualita.it/e-questo-nathan-gill/

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