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Foto: pro75555.myqip.ru
Il 10 agosto sul sito web della rivista americana “Scientific American” è stato pubblicato un articolo sulla corsa agli armamenti nello spazio.
Secondo l'autore dell'articolo, oggi la probabilità di una guerra nello spazio è più alta che mai. Vasily Kashin, noto analista militare russo e ricercatore presso il Centro d'Analisi di Strategie, ha detto a "Sputnik" che secondo le sue stime il raggiungimento di un compromesso in materia di armi spaziali è improbabile, poichè gli Stati Uniti non sono pronti a questo scenario.
Lo spazio militare ha fatto grandi progressi dai tempi della Guerra Fredda. La classe più diffusa ed economica di armi di precisione sono le bombe, i razzi e i missili dotati di sistemi di guida basati su sistemi di navigazione satellitare come il GPS e GLONASS. Senza sistemi di comunicazione satellitari è quasi impossibile utilizzare i droni e l'aviazione automatica.
Ora le tecnologie spaziali determinano in gran parte la natura della guerra moderna. Dopo aver privato il nemico del loro utilizzo, è possibile compromettere il suo sistema di gestione e trasformare la sua intera classe di armi ed attrezzature militari in un ammasso di rottami senza valore. Inoltre il progresso della tecnologia missilistica e radar, così come dell'elettronica, permette di rendere più compatti ed efficienti i sistemi per distruggere o disabilitare i satelliti nemici.
Le potenze militari più importanti — la Russia, la Cina e gli Stati Uniti — sono attivamente impegnate nella progettazione di mezzi per la lotta contro i satelliti e molto probabilmente saranno presto affiancati da nuovi Paesi. La Cina in particolare presta attenzione a questi sistemi d'arma, e forse diventerà il primo possessore di un sistema in grado di distruggere i satelliti in orbita geosincrona elevata. L'ideologia militare cinese ritiene che gli americani siano estremamente dipendenti dai sistemi avanzati di comunicazione, ricognizione e controllo, costruiti con un ampio impiego di satelliti. I militari cinesi cercano di distruggere l'infrastruttura informativa del nemico con attacchi informatici, contromisure elettroniche ed attacchi con potenza di fuoco sulle infrastrutture informative, compresi quegli elementi che sono schierati nello spazio.
Il lancio della navicella Soyuz che porta in orbita la stazione spaziale internazionale - ©
AP Photo/ Dmitry Lovetsky
Nella stessa direzione si muovono le scuole di pensiero militare in Russia e negli Stati Uniti. Gli USA si sono spinti più lontano di altri Paesi nello sviluppo di tecnologie per l'eventuale dispiegamento di sistemi di armi nello spazio, ma temono gli sviluppi in Russia e Cina di armi terrestri antisatellitari. Gli USA percepiscono negativamente le iniziative di Mosca e Pechino per limitare la diffusione delle armi orbitali ed hanno espresso preoccupazione per i testi condotti da Russia e Cina sui loro sistemi terrestri. Gli Stati Uniti vogliono assicurarsi piena libertà d'azione nello spazio, limitando agli altri Paesi lo sviluppo della difesa spaziale.
La situazione può ulteriormente complicarsi nei prossimi decenni. Dietro Russia, Stati Uniti e Cina possono seguire altre potenze spaziali più piccole come India, Iran, Israele, Corea del Nord, e molto probabilmente in seguito il Brasile e il Pakistan. Tutti questi Stati hanno programmi spaziali e missilistici attivi, per alcuni di loro l'applicazione militare di sistemi spaziali può ritenersi come il principale effetto di una situazione politico-militare complessa. I successi dell'Iran, che ha già creato diversi tipi di razzi e satelliti, mostrano che il loro potenziale non può essere ignorato.
Lo spazio inevitabilmente diventerà un'altra arena per un confronto militare. Gli elevati costi, la complessità delle tecnologie spaziali e i tempi lunghi di sviluppo possono rallentare il processo, ma non fermarlo. Il raggiungimento di un compromesso sulle armi spaziali è improbabile.
Ora nel mondo c'è un leader indiscusso nel campo dell'uso militare dello spazio, gli Stati Uniti, i quali non sono disposti a limitarsi le proprie possibilità. Le potenze spaziali rivali politici degli Stati Uniti, per esempio la Russia e la Cina, svilupperanno misure per contrastare il potere americano. In futuro tutto questo potrebbe innescare una reazione a catena nello sviluppo di armi antisatellitari.
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