La Russia e la Cina hanno la possibilità di cambiare l'ordine mondiale nella direzione in cui vogliono. Al momento non è chiaro quale sarà l'equilibrio di potere in futuro, ma gli Stati Uniti dovranno accettare il suo cambiamento, scrivono gli analisti americani.
Nell'ultimo
periodo gli Stati Uniti si sono ritrovati in una situazione meno
favorevole dal loro punto di vista: i rapporti russo-cinesi sono ora più
vicini rispetto agli ultimi 50 anni, scrivono gli analisti
dell'Atlantic Council Mathew Burrows e Robert Manning nel loro articolo
per il portale giapponese "Nikkei Asia Review".
L'attuale riavvicinamento tra la Russia e la Cina viene definito dagli analisti come "l'incubo di Henry Kissinger."
Gli esperti ricordano come, insieme al presidente
Richard Nixon, questi due leader statunitensi nel 1971 avevano sfruttato
la volontà della Cina di sostenere Washington nel suo confronto con
l'URSS. Questa mossa aveva contribuito alla creazione di un triangolo
strategico con gli Stati Uniti alla guida che ha portato i due regimi
comunisti ad agire l'uno contro l'altro.
Al momento, secondo Burrows e Manning, la situazione è cambiata. Le tensioni tra Mosca e Washington hanno portato gli Stati Uniti a ritrovarsi nello scenario peggiore possibile: i rapporti russo-cinesi sono più vicini che mai negli ultimi 50 anni. Sia la Russia sia la Cina hanno tutte le possibilità di cambiare l'ordine mondiale nella direzione in cui vogliono, scrivono Burrows e Manning.
Al momento, secondo Burrows e Manning, la situazione è cambiata. Le tensioni tra Mosca e Washington hanno portato gli Stati Uniti a ritrovarsi nello scenario peggiore possibile: i rapporti russo-cinesi sono più vicini che mai negli ultimi 50 anni. Sia la Russia sia la Cina hanno tutte le possibilità di cambiare l'ordine mondiale nella direzione in cui vogliono, scrivono Burrows e Manning.
Gli analisti ritengono che se durante i tempi di Kissinger e Nixon gli Stati Uniti avevano in pugno la situazione, ora, tenendo conto del confronto tra Mosca e Washington, il pallino del gioco è di Pechino.
Per la Cina, la Russia è un partner prezioso, con cui è possibile stabilizzare la situazione in Eurasia e modernizzare la regione. Inoltre, il successo di una cooperazione di questo tipo sul territorio dell'Eurasia può far emergere il successo del "modello non-occidentale" del capitalismo autoritario, con il ruolo centrale dello Stato, rilevano gli analisti.
I tentativi della Russia di promuovere l'Unione Economica Eurasiatica riceveranno ulteriore sviluppo, predicono gli esperti.
A loro avviso, in Asia centrale tra Mosca e Pechino c'è una "divisione tacita dei compiti": la Federazione Russa si occupa di problemi di sicurezza, la Cina di aiuti e investimenti.
Possono contribuire allo sviluppo dell'Unione
Economica Eurasiatica la Banca di Sviluppo dei BRICS e la Banca Asiatica
d'Investimento per le infrastrutture, istituti finanziari recentemente
fondati. Nonostante gli esperti americani rilevino alcune contraddizioni
nei rapporti fra la Russia e la Cina, vedono con timore il
riavvicinamento tra Mosca e Pechino.
Secondo Burrows e Manning, non è chiaro se l'alleanza tra la Cina e la Russia porterà il mondo ad un nuovo sistema bipolare o ad un ordine mondiale più aperto. Ma gli Stati Uniti, rilevano gli analisti, invece di "battersi con Russia e Cina nella retorica", cosa che accade durante ogni campagna presidenziale, non devono perdere l'occasione di discutere la nuova distribuzione del potere nel mondo e il cambiamento dell'ordine mondiale con cui Washington dovrà inevitabilmente confrontarsi.
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