Un nuovo studio ha confermato l’associazione tra gli inibitori della pompa protonica (IPP) e un aumentato rischio di demenza nei pazienti anziani. Già uno studio precedente aveva messo in evidenza questa relazione.
Gli IPP (lansoprazolo, pantoprazolo,
lansoprazolo, esomeprazolo, ecc.) – indicati nel trattamento del
reflusso gastro-esofageo, ulcera peptica e altri disturbi
esofago-astro-duodenali – sono farmaci la cui prescrizione è in
vertiginosa crescita e questo è dovuto anche al fatto che su certe
patologie agiscono solo come sintomatici e non portano ad alcuna
guarigione effettiva: studiati per trattamenti di breve periodo, oggi
sono ormai largamente usati in modo continuativo.
Prendiamo
l’emblematico esempio del reflusso gastro-esofageo,
un disturbo che l’approccio puramente sintomatico della medicina
accademica il più delle volte non è in grado di guarire. Infatti, nella
maggioranza dei pazienti ad ogni sospensione dei farmaci seguono
inevitabilmente nuovi peggioramenti fino a quando i pazienti vengono
convinti a non interrompere più la cura.
Inoltre, dati alla mano, il 70% delle
prescrizioni di IPP è inappropriato. Infatti, non è infrequente vedere
prescritti questi farmaci per banali gastralgie, bruciori gastrici e
reflussi di modesta entità. In particolare, è negli anziani che il
ricorso agli IPP pare piuttosto frequente. In questa categoria di
persone, per altro, si è visto che questi farmaci aumentano
sensibilmente il rischio di demenza, soprattutto in soggetti diabetici
che assumono 5 o più farmaci, oltre agli IPP. Il rischio è massimo tra i
75 e i 79 anni, poi tende a decrescere.
Secondo i ricercatori, gli IPP
potrebbero attraversare la barriera emato-encefalica e interagire con
gli enzimi cerebrali e aumentare i livelli di beta-amiloide (proteina
considerata la causa principale dell’Alzheimer), come dimostrato nei
topi. Altri studi hanno associato l’assunzione degli IPP con una carenza
di B12 (la carenza di questa vitamina causa declino cognitivo).
Bibliografia
-Pauline Anderson, Proton Pump Inhibitors Linked to Dementia. Medscape Medical News, February 15, 2016
Francesco Perugini Billi
Fonte: http://www.dottorperuginibilli.it/patologie/4731-inibitori-della-pompa-protonica-aumentano-la-demenza
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