giovedì 10 marzo 2016

Il vuoto quantico nascosto dietro un dito


La citazione che segue è di Bodhi Avasa di cui proponiamo il video tratto da un’intervista realizzata da Federico Clapis e tradotta in italiano da Shakti Caterina Maggi:
“La verità dell’universo è anche la verità di noi…
Tu sei la Sorgente di tutto ciò che appare; non solo della forma umana, ma del mondo intero, nello stesso modo in cui crei i sogni. Il tuo vero Sè è il vuoto quantico, una Consapevolezza vuota e, come tale, sei eterno, non sei mai nato e mai morirai.
Come Consapevolezza, non sei mai nato, sebbene tu abbia fatto sorgere l’intero universo. Sarai ancora presente, anche quando l’ultima galassia si spegnerà… tu esisterai ancora. Porta l’attenzione via da qualunque oggetto, volgila al soggetto che sta testimoniando l’oggetto, che è sempre lo stesso soggetto; scoprirai che c’è un unico soggetto, la Consapevolezza e che questa Consapevolezza è ciò che guarda il mondo, attraverso i sensi di ogni essere sulla terra. Potrai vedere che sei il vuoto che guarda questo monitor; realizzerai che tutto quello che vedi appare in te e che ne sei la sorgente”. Avasa – unicacoscienza.org
L’intervista inizia affrontando il tema della correlazione tra la fisica quantistica, il vuoto quantico e la percezione della nostra vera essenza, ed in seguito fa cenno ad un semplice ma interessante esercizio che inizia così:
[…] Se tu porti l’attenzione a ciò che sta guardando il monitor e usi il monitor come se fosse un indicatore, una freccia che indica ciò che sta guardando il monitor, ciò che troverai quando andrai oltre l’idea che stai guardando attraverso gli occhi, il sistema nervoso, e così via, ciò che letteralmente vedrai – non sentirai o penserai – è che questa consapevolezza vuota, è ciò che sta guardando il monitor.[…]
Questa indicazione non vuole essere un invito a seguire questo signore piuttosto che un altro ma, a volte, un approccio differente può essere la scintilla che “smonta le impalcature”, le sovrastrutture della nostra mente per lasciare spazio alla nitidezza ed alla semplicità della Verità. Buona visione.


Avasa nasce in Galles nel novembre del 1947 da madre anglo-francese e padre per metà tedesco e per metà indiano e cresce come un ragazzo di campagna.

Molto di quello che è divenuto più tardi il suo modo di condividere viene dal suo contatto con la natura e dall’ambiente in cui si trovava nei primi anni della sua infanzia. Anche oggi, quando non è in compagnia degli amici in incontri e ritiri, passa la maggior parte del tempo immerso nella natura.

All’età di 15 anni si imbarca con una compagnia britannica mercantile alla scoperta del mondo, già consapevole di cercare qualcosa che non poteva essere trovato nelle cose di cui aveva già fatto esperienza.

Bodhi Avasa miniaturaDopo una serie di momenti di chiarezza durante la giovinezza, all’età di 23 anni avviene il risveglio, senza pratiche spirituali, metodi o guru. Se ne é mai esistito uno, la Vita stessa è stato il suo cammino. La condivisione inizia da quel momento, quando le persone cominciano a sentirsi attratte da lui in modo naturale. Ancora oggi tiene incontri e ritiri in Europa, là dove viene invitato.

Il suo modo di condividere non ha nulla di speciale, religioso o spirituale. 

L’illuminazione é qualcosa di molto più semplice e ordinario. E’ questo che rende il suo messaggio così disponibile e che può permettere a tutti di vedere che ciò che è vero di lui è già vero anche di loro.

“Siamo già tutti e siamo sempre stati un Unico Essere.
Questo messaggio può essere condiviso solo nell’Amicizia.”

Avasa non é un maestro, e non sostiene coloro che giocano il ruolo dell’insegnante. Da questa posizione incoraggia la condivisione di tutti coloro che esprimono la stessa realizzazione, che prende forma attraverso la gioia e le risate.

Il messaggio è quindi sempre fresco e nuovo e porta con sé un’esperienza di risveglio vissuta da oltre quarant’anni.

Ciò che arriva ATTRAVERSO questa forma non viene DA questa forma.
E’ una espressione diretta del Vuoto e, sia che questo sia realizzato o meno come tale,
è espresso direttamente AL Vuoto.



fonte: http://www.altrogiornale.org/il-vuoto-quantico-nascosto-dietro-un-dito/


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