Ciò che ogni persona riesce a realizzare in questa Vita dipenderà da tre
fattori: limiti, paure e aspettative. Come ho già accennato in diversi
articoli precedenti, noi siamo delle Anime che decidono di incarnarsi in
un corpo allo scopo di realizzare il proprio progetto in questa
dimensione spaziotemporale. Quando, dopo aver preso in prestito un corpo
materiale, nasciamo, siamo puri e liberi da condizionamenti e blocchi
di sorta.
Man mano che andiamo crescendo, però, veniamo inquadrati nella massa di
pecore chiamata comunemente popolo. Ciò avverrà attraverso il processo
di programmazione comunemente chiamato "educazione". Dal momento in cui
cominceranno ad educarci, non saremo più liberi di percepire la nostra
realtà personale, ma solo la realtà basata sulle altrui aspettative.
Quando il processo "educativo" sarà stato completato dai nostri
programmatori (religiosi, genitori, superiori, allenatori e, in
generale, tutti colori i quali sono incaricati della nostra
"educazione"), noi non saremo più liberi e potenti. Da quel momento,
infatti, saremo pieni di sovrastrutture mentali, paure e condizionamenti
che limiteranno la nostra capacità d'agire e, di conseguenza, il nostro
libero arbitrio.
Tre fattori, in particolare, giocheranno a nostro svantaggio: limiti,
paure e aspettative. Essi costituiranno i maggiori ostacoli alla nostra
realizzazione e libera espressione del Se. Voglio adesso analizzare in
che modo andranno ad influire in maniera incisiva, quanto sabotante,
nella realizzazione dei nostri progetti di Vita.
Comincio con i limiti o, meglio, con la loro presunta esistenza. Sì,
perchè, in realtà NON CI SONO LIMITI, SOLTANTO PENSIERI RIGUARDANTI LA
LORO PRESUNTA ESISTENZA! I limiti sono umani.... cosa importa a noi di
loro, visto che siamo stati creati ad immagine e somiglianza di Dio?
Tuttavia, il mancato riconoscimento del Dio che è in noi, ci porta alla
separazione e, di conseguenza, alla convinzione che esistano dei limiti
che ci impediscono la libera espressione e realizzazione del nostro Se.
I limiti sono responsabili del secondo fattore che condiziona
l'esistenza di gran parte degli umani: la paura. Se si crede di avere
dei limiti, se ci si sente separati, impotenti e si reprime la
creatività con l'eccessiva razionalità, è normale avere paura. Si ha
paura di non farcela, del futuro, di essere giudicati, del rifiuto e
potrei continuare ad elencare fino a domani.
ANCHE LA PAURA E' UN'ILLUSIONE, UN'IDEA MALSANA PARTORITA DA UNA MENTE
LIMITATA. PER SUPERARLA BASTA CONNETTERSI COL DIVINO, SMETTENDO DI
SENTIRSI SEPARATI DA TUTTO IL RESTO. Tuttavia, la maggior parte delle
persone cresce e vive nell'illusione di essere una creatura imperfetta,
limitata e, di conseguenza, alimenta la paura di non essere all'altezza
delle diverse situazioni che le si andranno a parare davanti nel corso
del suo cammino terreno.
Come abbiamo visto, l'illusione di avere dei limiti porta ad avere paura
di risultare inadeguati. La paura, a sua volta, crea una situazione di
aspettativa. Cos'è un'aspettativa? L'aspettativa consiste nel riporre
un'eccessiva fiducia sul fatto che una situazione debba andare sempre e
comunque come previsto senza calcolare un seppur minimo margine di
rischio (se volessi saperne di più, puoi leggere l'articolo da me
recentemente pubblicato col titolo "Le aspettative" o acquistare il mio
libro cliccando in alto a destra sull'immagine di copertina). Chi ha
aspettative, è destinato a vivere nella delusione e nella paura.
Come vedete è un circolo vizioso: ci crediamo separati, da ciò nascono i
limiti, dai limiti nascono le paure e, a completamento dell'opera,
dalle paure nascono le aspettative. Questi tre fattori sono
interconnessi ed interdipendenti. Sono un gioco ad incastro tipo le
costruzioni della Lego.
Come si può uscire da questo circolo vizioso? Realizzando l'unità. Solo
tornando all'Uno si può vivere liberi da condizionamenti, limiti, paure e
aspettative. Solo capendo che TUTTO E' PERFETTO E CHE NON SI DEVE
CONTENTARE NESSUNO SI PUO' VIVERE PRIVI DI CONDIZIONAMENTO NELLA GIOIA
PIU' CREATIVA.
Il primo passo per liberarsi dai tre fattori che rendono infelice
l'umanità consiste nel riconoscere di non essere realizzati, di essere
stati vittime di secoli di condizionamenti da parte dei nostri genitori,
datori di lavoro, mezzi di comunicazione di massa e da tutti coloro i
quali consapevolmente (chi vuole detenere il potere lasciandoci
nell'ignoranza) o inconsapevolmente (i nostri genitori sono stati, a
loro volta, educati in questo modo e tenderanno a trasmetterci ciò che
per loro è giusto e buono per noi) hanno avuto un'influenza sul nostro
processo di crescita ed educazione.
Impariamo a capire che NON CI SONO LIMITI. Quando capiremo di non avere
limiti, ma solo idee sulla loro esistenza, potremo riprenderci il nostro
potere che, in realtà, non avevamo mai perso, solo dimenticato a causa
dell'educazione ricevuta. Superati i limiti e riconosciuta la divinità
che è in noi come in tutto ciò che ci circonda, non potremo più avere
paura di deludere nessuno e smetteremo di avere aspettative in quanto
capiremo che TUTTO E' PERFETTO E ARRIVA PER INSEGNARCI CIO' DI CUI
ABBIAMO BISOGNO PER CRESCERE ED EVOLVERE SU QUESTO PIANO DI ESISTENZA.
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