Gli Italiani (e gli Europei in genere)
hanno un problema. Qualcuno potrebbe pensare che si stia parlando delle
crescenti diseguaglianze sociali, della sudditanza ad un conglomerato
burocratico-affaristico insensibile alle aspettative dei cittadini, o
magari della crisi economica ed dell’impoverimento crescente. Sbagliato:
il problema è la propaganda russa.
A sentire la propaganda russa
l’Italia è un paese in crisi, costretto da alleati – padroni a levare
sanzioni autolesioniste contro uno dei suoi maggiori partner
commerciali, ad appoggiare la destabilizzazione di paesi cruciali per la
sua sicurezza e ad applicare ricette economiche depressive a tutto
vantaggio di stranieri che possono comprare a prezzi stracciati ciò che
rimane della sua ricchezza industriale. Tutte falsità di Putin,
ovviamente, per svelare le quali da qualche settimana abbiamo un nuovo
strumento: l’edizione italiana del sito Stop Fake.
Vi segnaliamo questa pregevole realtà editoriale e prendiamo nota di tre fatti curiosi.
Il primo è che non si tratta di un sito
“anti bufale”. Almeno i pezzi scritti in Italia non denunciano falsi, ma
semplicemente informazioni che non piacciono. Sui social, si sa, il
genere “anti fake” ha successo quasi quanto il genere “fake”, ed è per
questo che la piattaforma cerca di richiamarsi nello stile un certo tipo
di realtà. Ma nei fatti quello che si fa è contestare le opinioni
avversarie (da qui spassosi intermezzi in cui gli autori sono costretti a
spiegare che “non è fake solo la cosa falsa, ma anche la maldicenza, la
suggestione, il sussurro… insomma qualsiasi cosa gli venga in mente di
denunciare).
Secondo: agli autori di Stop Fake
l’Ucraina interessa ben poco. Come vivono gli Ucraini, cosa sperano,
qual è la loro realtà: tutto questo non trova spazio. L’universo di Stop
Fake si esaurisce in una ossessione maniacale contro la Russia e contro
Putin. Non siamo noi che diciamo che il nazionalismo ucraino inizia e
finisce nell’odio per la Russia. Sono loro che si occupano di
dimostrarlo quotidianamente.
Terzo motivo per cui vi segnaliamo
questa gemma della libera informazione: gli amici di Anti Fake hanno
attaccato dei galantuomini, ovvero Fulvio Scaglione e gli autori di Donabass Season.
Sono due pezzi anonimi, anzi peggio: nel caso si Donbass Season la
redazione annota in epigrafe: “questo articolo rappresenta le opinioni
personali dell’autore. Stop Fake potrebbe non condividere queste
opinioni”! Dissociarsi da un autore anonimo: niente male per gente che
dice di voler fare chiarezza.
Lo stile è comunque quello a cui il potere
di Kiev ci ha abituato. I “rei” vengono passati in rassegna con nome e
cognome, trattati con insinuazioni e accostamenti maliziosi, e liquidati
come agenti del nemico.
Peccato non essere in Ucraina, e non
poter usufruire di quel tanto di libertà europea che i filorussi di
quelle zone assaggiano da due anni! La citazione di Saker Italia
(menzionata fra le “organizzazione che diffonda la propaganda russa in
italia”) la prendiamo come un attestato di merito che sventoleremo
davanti al naso del cassiere dell’ FSB al momento di ritirare il
prossimo compenso in lingotti.
A proposito di soldi. La cosa più
spassosa non ve la abbiamo ancora detta. Chi sono questi Zorro della
libera informazione, questi vendicatori della propaganda filo Russa,
questi specchiati paladini della verità? Ebbene si, cari amici, come nei
gialli di terza classe, quelli talmente scontati e prevedibili da
essere noiosi, il colpevole è sempre il maggiordomo, quando ci sono
operazioni di ingegnerizzazione del consenso c’è sempre la firma
dell’Architetto di tutte le Rivoluzioni: il mitico George Soros. Basta
cliccare sul link nel portale e si finisce dritti nel sito della
Reinassance Foundation, con annessa agiografia del magnate ungherese.
Però, niente paura:
“Il progetto si basa sul sostegno dei lettori. Nel 2015, StopFake ha ricevuto il sostegno finanziario della Fondazione Internazionale Rinascimento, il Fondo Nazionale per la Democrazia e del Ministero degli Affari Esteri della Repubblica Ceca. Tuttavia, StopFake mantiene la sua indipendenza editoriale. Le organizzazioni e i Governi che sostengono il progetto decidono come vengono assegnati i fondi, ma non influiscono sui contenti di StopFake.”
Il sostegno finanziario non influisce.
Benissimo. Allora stiamo tranquilli. Alla prossima notizia dubbia,
sappiamo come verificarla: lo chiederemo ai ragazzi di George.
- Marco Bordoni -
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