giovedì 3 agosto 2017

Come sei fuori, così sei dentro.


Se le nostre cellule hanno ognuna una loro intelligenza (nella membrana cellulare)
Se “l’intelligenza cellulare” viene scritta dell’emozione predominante nel momento della sua nascita attraverso l’attivazione di appositi recettori. (epigenetica di Bruce Lipton)
Se questo avviene ogni secondo della nostra vita in modo ininterrotto e in ogni parte del nostro corpo (ogni giorno muoiono e nascono migliaia ci cellule in noi)

Se in ogni secondo del nostro vivere quotidiano una nostra emozione scrive qualcosa in centinaia di cellule che in quel momento stanno nascendo
Se ogni cellula nata sotto una certa emozione cercherà sempre di alimentarsi o allinearsi o comunque cercherà di entrare in risonanza con emozioni simili
Se le cellule hanno quindi la capacità di assorbire emozioni nel momento della loro nascita

Se le cellule hanno poi anche la capacità di generarla quell’emozione che gli è stata impressa alla nascita o di cercare emozioni risonanti con se stessa dall’ambiente circostante
Se ogni organo è composto da milioni di cellule
Se ogni organo ha una sua intelligenza (collettiva)

Se tutto il corpo è fatto di cellule e di organi, ognuno con la sua propria intelligenza, fatta di cellule con recettori attivati verso una determinata emozione predominante, cosa che determinerà il modo di essere di una persona…
Se il modo di essere di una persona è sostanzialmente il subconscio stesso…

Allora l’inconscio, che attinge dal nostro subconscio è nel nostro corpo, in tutto il nostro corpo.

Se il subconscio è in tutto il nostro corpo
Se il subconscio E’ il nostro corpo
Se l’inconscio è sostanzialmente un bambino e come tale, gioca con quello che ha
Se le i suoi giocattoli sono sostanzialmente le emozioni
Se le emozioni le trova nel corpo (subconscio), cercherà di manifestarle anche alla mente e lo farà spingendo la mente a compiere le azioni e le scelte nella vita in armonia con le sue manifestazioni emotive interiori…
quindi…
Se i vestiti che coprono il nostro corpo li scegliamo noi in base a ciò che organizza il nostro inconscio
Se la nostra macchina è un nostro secondo vestito
Se tutta la materialità che ci circonda (casa, proprietà mobili e immobili, accessori ecc..) è un prolungamento della nostra materialità fisica
Se perfino la nostra forma fisica la decidiamo (inconsciamente) noi
Se siamo noi inconsciamente a decidere se esser grassi o magri
Se la somma dei nostri innumerabili IO interiori determina la nostra corporeità
è tutto chiaro.
Ciò che manifestiamo fuori è un prolungamento di quel che siamo dentro.
Se vogliamo cambiare il fuori, dobbiamo cambiare il dentro.

Come siamo dentro, così viviamo il fuori, come siamo dentro, così manifestiamo, attiriamo o scegliamo tra ciò che ci propone il nostro “fuori”… facendolo entrare nella nostra vita e rendendolo parte della nostra vita.

Macchina povera e acciaccata in “interiorità povera e acciaccata”.

Vestiti così come capita su “anime così come viene”.

Sostanzialmente tutto è risonanza.

Ciò che siamo dentro entra in risonanza con qualcosa nell’ambiente che ci circonda e questo porta poi a creare o almeno scegliere (dall’ambiente circostante) qualcosa che è sostanzialmente così come siamo dentro di noi.

Noi per risonanza con le nostre stesse cellule e quindi con i recettori cellulari che abbiamo attivato alla loro nascita con quell’emozione che predominava in quel momento, cercheremo sempre (dall’esterno) qualcosa che alimenti e che risuoni con l’emozione predominante in noi… e se non la troviamo, siamo capaci di crearla dal nulla.

 
fonte: http://osservazionequantica.altervista.org/sei-fuori-cosi-sei/

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