lunedì 14 agosto 2017

I compagni di viaggio


Quest'anno ho incontrato e interagito con più persone di quante ne avessi viste nei 5 anni precedenti portando avanti questo 'lavoro'. Mentre cercavo di barcamenarmi tra terapie e conoscenze da integrare, tra libri e seminari esperienziali, lezioni di qi gong e viaggi per l'Italia, mi sono ritrovato a guadagnare e perdere letteralmente per strada tutta una serie di persone che orbitavano attorno alle mie giornate, alcune anche molto vicine, ed essendo molto parsimonioso in termini di domande non mi sono mai premurato di chiedere ai miei maestri come mai la mia vita sociale extra-lavoro si stesse assottigliando così tanto.

Alla fine l'ho fatto... troppe le defezioni, molte le scuse ricevute e date, e diverse le discussioni accese; tutto sommato non afferravo ancora bene il senso di quello che mi stava accadendo. Ed ecco qui... non c'era molto da capire.

Quando si è su un determinato tipo di percorso e nel momento in cui il percorso diventa assolutamente prioritario, si attraversa un periodo di solitudine più o meno marcata. Questo è inevitabile dicono i miei maestri.

La coscienza di un outsider precede tutte le altre informazioni di cui la tua evoluzione necessita e per costruirla non si può né leggerla sui libri né immaginarla con un esercizio di visualizzazione. La solitudine iniziatica va assolutamente sperimentata in prima persona.

Sia ben chiaro però: questa non è e non è mai stata la solitudine del depresso che si autoesclude dal mondo per la sua angoscia esistenziale, né quella del mitomane egocentrico che crede di essere migliore degli altri. E' ben diverso.

Questa è una sensazione di non sapere più chi si è perchè si sente che qualcosa è definitivamente cambiato grazie al lavoro interiore. Ci si sente più distaccati e più centrati da un lato.

Ma si sente anche di non poter più stare con gli altri senza "sentirli" e intuirli nel loro essere più profondo, vivendo i loro dolori e le loro ansie come anche i loro tratti migliori in prima persona, come se fossero in noi.

Quindi diviene fondamentale scegliere con chi si sta. Si inizia a comprendere che la chiaroveggenza e la sensitività sono prerogative normali dell'essere umano che, quando risvegliate, fanno avvertire ogni non detto, ogni segreto, come se fosse alla luce del sole. E di questa estrema sensibilità acquisita col lavoro su di sè non si sa bene cosa fare al di fuori delle sessioni.

Si è in una specie di limbo, di terra di mezzo dove ancora non si ama il tutto (e tutti) ma si percepisce qualcosa che è al di là, che ci rende tuttavia un po' scomodi per noi stessi e per gli altri. Sì perchè moltissimi inizieranno a trovarti poco divertente o almeno silenzioso.

Si smetterà di schierarsi da una parte o da un'altra e ci si sentirà dire che viviamo fuori dal mondo perchè prendere una posizione è necessario, fa parte della vita adulta normale.

Si troveranno aliene tante cose che si davano per scontate: famiglie, affetti, abitudini (anche alimentari), circostanze in cui vivevamo bene e che adesso per il forte cambiamento vibrazionale ci sembrano cose velenose... e proprio qui i miei maestri mi hanno detto di stare in guardia.

E' un buon traguardo anche se scomodo e doloroso per molti versi. Ma è solo una momentanea stazione di sosta in un cammino che deve andare molto oltre e arrivare alla comprensione e all'amore anche per quegli aspetti che sono divenuti antipatici o alieni al nostro modo di essere.

Non vogliamo diventare razzisti spirituali soprattutto, dicendo ad esempio che noi siamo evoluti e gli altri no. E hanno sottolineato: 'mai e poi mai sentirti superiore a qualcun altro perchè questo potrebbe essere l'inizio di una degenerazione pericolosissima ed è lo scalino dove molti sono inciampati.'

Quindi che fare? 'Trovati dei compagni di viaggio' mi hanno detto 'e che non siano solo distrazioni giocose ma persone che ti spingano a pensare, riflettere su di te e che ti riportino anche i tuoi sbagli e le tue storture. Degli specchi consapevoli insomma.'

E tutti gli altri ?

'Gli altri di cui parli sono le esteriorizzazioni della tua coscienza. Quelli con cui ti accompagnerai o non ti accompagnerai riflettono e rifletteranno precisi contenuti della tua coscienza e la tua vita nel mondo riflette e rifletterà sempre il grado in cui sei riuscito, di te, a conoscere ed amare le parti più buie ed oscure.

I tuoi 'amici'\'nemici' erano scelti in base alla tua vibrazione dominante da processi di cui non eri cosciente, e tu hai investito nella costruzione di quelle amicizie una energia del tutto inconsapevole.

La chiamavi un tempo simpatia o affinità. Ti sei però accorto con la pratica che la tua vita mentale non ti apparteneva, che le energie psichiche erano dominate da passioni e venti non coscienti e hai deciso di prenderne le redini.

Le redini sono prese quando ti osservi attentamente e non lasci nulla agli automatismi e questo sottrae energia non solo alle forme pensiero ma anche alla realtà stessa che con quelle forme pensiero ponevi in essere. Ecco perchè queste vecchie cose ora stanno sparendo, per ricostituirsi su basi del tutto nuove.

La realtà vecchia deve distruggersi prima per potersi ricostruire. E i compagni di viaggio che arriveranno per forza di cose con questo lavoro che fai saranno scelte consapevoli e non più accidenti.'


Andrea Panatta


fonte: http://quantum73.blogspot.it/2011/01/i-compagni-di-viaggio.html

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