Tempo fa, seguendo il corso di Radioestesia e pulizia dell'aura di Emanuele Mocarelli e Antonino Majorana, vengo a sapere che il chakra del cuore è soprattutto il centro del coraggio, il coraggio di sapere cosa è meglio per sè stessi.. e questo un po' stonava con la mia precedente formazione di Pranic Healer e operatore energetico. Così ho chiesto ai miei spiriti guida se ci fosse contraddizione tra i due modi di definire il centro cardiaco ed ecco quello che mi hanno risposto:
"Perchè dici che sono in contraddizione? Secondo noi sono la stessa cosa. Quando tu non hai coraggio di sapere cosa è meglio per te significa che non hai nemmeno il coraggio di guardare tutte quelle parti di te che ti impediscono di essere te stesso al 100% e desiderare cose tue.
Quelle parti buie sono le parti che detesti di te quelle che ti nascondi e sono esattamente le stesse cose che detesti negli altri e contro le quali lotti... sono riflesse nel mondo esterno ricordi? E' tutta una tua proiezione.
A noi sembra chiaro che sono la stessa cosa. Quando impari ad amare le tue parti buie e acquisisci il coraggio di essere completamente te allora e solo allora puoi accettare ed amare gli altri per quello che sono e tutto ciò che in loro ti infastidiva scompare. In questo si trova l'apertura di quel centro."
Il coraggio di essere sè stessi si guadagna con la conoscenza delle proprie parti più profonde, il che non può escludere un cammino di consapevolezza ben più arduo della semplice meditazione ogni tanto o del "volemose bene" e il vantaggio di questa individualizzazione è sempre un aumento del proprio potere personale e un ampliamento della propria libertà decisionale.
Ho trovato che il più grosso ostacolo allo sviluppo di questa speciale forma di coraggio è costituito in parte da ciò che già sappiamo di noi e in parte da quello che gli altri credono di sapere su di noi.
Quando siamo sicuri di sapere qualcosa di noi infatti cadiamo nella trappola dell'avere ragione (io sono così, io ho questi difetti, io ho questi limiti) che blocca qualsiasi speranza di sviluppo interiore e aumento della conoscenza.
Quando gli atri credono di sapere qualcosa di noi e ci cuciono addosso aspettative e speranze corriamo invece il rischio di non evolvere e di non diventare cor-aggiosi per non deluderli (e per paura di rimanrere da soli..) e si dà il caso che queste persone (io le chiamo anche "vampiri") siano molto spesso tra quelle a noi più vicine in termini di relazioni. Ma riguarda sempre noi e le nostre proiezioni.
Quando non voglio guardare e amare quella parte di me che ha paura di deludere un altro, di passare per cattiva e che ha bisogno di approvazione, proietto immediatamente all'esterno questa parte di me e arriverà un vampiro sotto forma di coniuge, collega di lavoro, genitore o altro che oltre a succhiarmi energia e a impedirmi di fare qualunque cosa possa farmi crescere e diventare più potente, si incazzerà moltissimo proprio quando sarò in procinto di fare una qualunque cosa per me stesso.
+Ama il prossimo tuo come te stesso significa proprio questo: che amerai il prossimo tuo nella misura in cui riuscirai ad amare ogni parte di te.+
Andrea Panatta
fonte: http://quantum73.blogspot.it/2010/06/il-cor-aggio-e-i-vampiri.html
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