Chi lavora con i computer sa benissimo che prima o poi, qualsiasi calcolatore, anche il più sofisticato, mostra qualche falla che ne rivela la natura artificiale. Per questo motivo ancora oggi non è possibile simulare al computer comportamenti molto complessi, come il pensiero umano, perché per un utente esperto sarebbe relativamente semplice trovare qualche evidente ‘sintomo’ del fatto che quello con cui ha a che fare non è un essere umano reale, ma solo una simulazione meccanizzata (per chi fosse interessato ad approfondire questi concetti, consiglio la lettura del Test di Turing).
Chi legge questo blog sa benissimo che l’idea di base che descrivo nei miei articoli, derivante da alcuni concetti di fisica quantistica, è che viviamo in un mondo illusorio creato da noi, e che tutto ciò che vediamo come apparentemente reale è solo frutto di una grande illusione, della quale ci siamo dimenticati di essere gli unici artefici e protagonisti.
Se è così, deve allora esserci qualche ‘falla’ che ci potrebbe rivelare la natura illusoria di questo mondo. Chi ha visto il film Matrix forse ricorderà che Neo ad un certo punto ha la conferma di essere all’interno di una simulazione notando un gatto che per due volte consecutive esegue lo stesso identico gesto. Ecco qui la scena per chi la volesse rivedere:
E nel nostro mondo? Esistono delle falle che ci permettono di intuire di essere all’interno di una illusione creata dalla nostra mente? Certo che esistono, ma prima di rivelarle è bene fare qualche utile premessa.
Naturalmente non aspettatevi di vedere un gatto ricomparire due volte nello stesso punto che esegue gli stessi identici movimenti (anche se in teoria sarebbe possibile). Bisogna analizzare una delle principali proprietà dell’illusione in cui siamo immersi per cercare nella giusta direzione ed avere qualche possibilità di trovare una falla.
Partiamo allora da un esperimento di fisica quantistica, che ci rivela una proprietà fondamentale del mondo in cui viviamo.
Sto parlando dell’Entanglement Quantistico, un effetto fisico secondo il quale due particelle che hanno interagito in qualche modo, anche se separate da distanze enormi, continuano a comportarsi come se fossero una sola particella. Qualsiasi misurazione fatta su una delle due particelle andrà a determinare istantaneamente lo stato anche dell’altra, anche se in quel momento le due sono separate da miliardi di anni luce di distanza.
Questo principio violerebbe apparentemente uno dei postulati della Teoria della Relatività di Einstein, secondo il quale nulla può viaggiare ad una velocità superiore a quella della luce. Il fatto che due particelle possano comunicare a tempo zero su immense distanze, infatti, presupporrebbe che qualcosa possa viaggiare a velocità infinita in modo da avvisare l’altra particella di quello che sta succedendo alla sua gemella remota.
Dando per scontato che la velocità della luce è realmente non superabile (come dimostrato da innumerevoli esperimenti), è evidente che le due particelle in realtà sono una cosa sola, e che lo spazio che le separa è solo un’illusione creata dalla nostra mente. Questo, se volete, è la dimostrazione scientifica del fatto che siamo tutti Uno, idea tanto cara ad alcune religioni orientali.
Se siamo tutti espressione di una cosa sola, allora, la domanda che sorge spontanea è:
Perché vediamo le cose separate da noi? C’è qualche ‘segno’ che ci possa indicare qual è la realtà intrinseca del mondo in cui viviamo?Se siamo tutti espressione di un’unica entità, probabilmente potrebbe esserci qualcosa che ci potrebbe svelare ‘il trucco‘, rivelandoci questa singolare ‘unicità‘ di tutte le cose.
Questa falla esiste, esiste eccome.
Anzi, ne esistono almeno due. Vediamole insieme.
La inviolabilità della legge dello specchio
Probabilmente conoscete già la legge dello specchio, secondo la quale tutte le caratteristiche che osserviamo negli altri non sono altro che aspetti di noi che proiettiamo all’esterno. Bene, direte voi, ma cosa c’entra questo con la falla di cui parliamo? Ebbene, lo strano fenomeno che sto per illustrarvi è proprio una di quelle ‘falle’ che stiamo cercando.
Una cosa che pochi sanno riguardo alla legge dello specchio è che è letteralmente impossibile usarla sugli altri.
Mi spiego meglio. Se per esempio state tentando di applicare la legge dello specchio al comportamento di qualcun altro (per esempio perché sta criticando una caratteristica che non gli piace in qualche altra persona) e pensate “Vedi? Sta criticando una sua caratteristica che non sa di avere“, in realtà siete a vostra volta caduti nella trappola della legge dello specchio.
Il fatto che avete notato la propensione a criticare nell’altro, rivela in modo inequivocabile la vostra propensione alla critica. E’ la legge dello specchio, non si può sfuggire ad essa, in nessun modo.
Il fatto che siamo tutti Uno si rivela in modo esplicito ai nostri occhi nell’impossibilità di poter esercitare verso gli altri la legge dello specchio. Perché accade questo? Perchè gli altri non esistono, naturalmente, in quanto solo nostre proiezioni, e quindi quando pensiamo di applicare la legge dello specchio agli altri, di fatto la stiamo applicando a noi stessi. Uno specchio riflette sempre e comunque, da qualsiasi parte lo si guarda.
Quello che ho appena illustrato quindi mette in chiara evidenza la presenza di questo specchio, anche se è apparentemente invisibile ai nostri occhi.
Ecco quindi la prima falla rivelata. Vediamo ora la seconda.
Non giudicare, per non essere giudicato
Recita il Vangelo (Matteo 7,1):
Non giudicate, per non essere giudicati; perché col giudizio con cui giudicate sarete giudicati, e con la misura con la quale misurate sarete misurati.Ecco la seconda falla rivelata addirittura attraverso le parole di Gesù.
Immaginatevi questa scena: siete in fila allo sportello delle Poste, e la persona che stanno servendo davanti a voi sta impiegando molto tempo a completare le sue operazioni. Voi allora vi lamentate, sbuffate, giudicando l’altro un maleducato per la scarsa considerazione che ha delle persone che stanno aspettando in coda dietro di lui.
Poi arriva il vostro turno, e per qualche motivo (per esempio la stampante si inceppa), anche voi ci mettete tanto tempo a completare le vostre operazioni. A questo punto, anche se dietro di voi nessuno si sta lamentando, percepite forte imbarazzo e disagio, dovuto al fatto che sentite sulle vostre spalle il giudizio negativo delle persone in coda dietro di voi.
In realtà quelle persone, molto probabilmente, non si stanno lamentando, quindi non avreste motivo di sentirvi in imbarazzo. Cosa sta succedendo in realtà? La realtà è che tutto quel giudizio (che non è altro che energia negativa) che avevate espresso precedentemente verso colui che sembrava separato da voi, in realtà lo stavate esprimendo verso voi stessi.
Tutto è uno, e quindi quando giudicate qualcun altro state in realtà giudicando voi stessi.
Ecco quindi un’altra falla che ci mostra in modo evidente ed incontrovertibile il fatto che siamo tutti Uno. Apparentemente vediamo gli altri separati da noi, ma il sistema mostra sempre dei comportamenti che ne rivelano la reale natura. E’ sufficiente avere gli occhi per vederli.
Il mondo è dentro di te, pertanto smetti di lottare contro il mondo, perché in realtà stai solo facendo una stupida lotta contro te stesso.
Paolo Marrone
fonte: http://www.campoquantico.it/wordpress/matrix-scopri-le-falle-del-sistema/
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