Russia e Iran hanno firmato il 1* agosto un accordo da 2,5 miliardi di
dollari per avviare la dovuta produzione ferroviaria. L’accordo è stato
stipulato tra Organizzazione Industriale per lo Sviluppo e il
Rinnovamento dell’Iran (IDRO) e Transmashholding, il più grande
fornitore di attrezzature ferroviarie della Russia.
Le parti creeranno
una nuova joint venture di proprietà per l’80%, anche se completamente
finanziata, del partner russo. L’Iran è attualmente in ciò che si
potrebbe chiamare slancio nella costruzione delle infrastrutture, dopo
decenni di sanzioni che hanno lasciato gran parte dell’infrastruttura
dei trasporti in decadenza.
L’Iran ha intrapreso la ricostruzione quasi
completa delle reti autostradale e ferroviaria. Il Paese dovrebbe
aggiungere 15000 chilometri di nuove linee ferroviarie nei prossimi
cinque anni, un’espansione che richiederà 8000-10000 nuovi vagoni
all’anno. Il rafforzamento dei trasporti è fondamentale per l’idea
dell’Iran di sfruttare la propria posizione geografica quale snodo
commerciale eurasiatico, rientrando nell’iniziativa Fascia e Via della
Cina, e per continuare la cooperazione economica con la Russia nello
spazio post-sovietico.
L’Iran è anche un partner fondamentale, insieme a
Russia e India, del suddetto corridoio dei trasporti nord-sud, volto a
creare una rotta commerciale multimodale che riduca i tempi di viaggio
tra le città sulla costa occidentale dell’India e San Pietroburgo,
superando le questioni territoriali con la Russia sul Mar Caspio. Spinto
dalle sanzioni statunitensi, l’accordo per la produzione di materiale
rotabile per le nuove ferrovie iraniane è l’ultimo di una serie di
accordi che mostrano la crescente partnership tra Teheran e Mosca.
Apparentemente mettendo da parte i vecchi sentimenti di diffidenza e
concorrenza, dovuti a vari scontri militari del periodo sovietico, Iran e
Russia hanno recentemente istituito partenariati economici e strategici
su molti fronti, tra cui energia, infrastrutture e aiuti militari.
Dalla stessa parte nella crisi siriana, secondo il portavoce del
parlamento iraniano, l’Iran ha anche dato alla Russia priorità in
qualsiasi settore voglia investire.
Il commercio tra Russia e Iran è raddoppiato nel 2016, con la vendita di attrezzature militari, come elicotteri Mi-17 e diversi sistemi missilistici, con alcune acquisizioni molto ricercate dall’Iran. Le società energetiche russe si recano in Iran, con Gazprom che ha recentemente ottenuto il contratto per lo sviluppo del giacimento di gas Farzad-B.
Si stima che il commercio annuale bilaterale raggiungerà presto i 10
miliardi di dollari, aumentando dal minimo di 1,68 miliardi di dollari
del 2014. Oltre ad acquisto e vendita di tappeti e aerei commerciali, le
compagnie degli Stati Uniti non possono semplicemente affrontare un
Iran in rapida espansione, in quanto restano le sanzioni degli USA per
il presunto sostegno di Teheran al terrorismo e sui diritti umani,
sanzioni da poco acuite.
Gli USA inoltre hanno grande influenza sulle
azioni delle imprese europee in Iran, con società come l’azienda
petrolifera Total francese che ha bisogno dell’approvazione degli Stati
Uniti per entrare nel mercato iraniano.
Ciò lascia campo libero alla
Russia. In quest’epoca di massicci commerci ed investimenti all’estero,
il modo con cui i Paesi s’influenzano avviene aumentando l’attività
economica e i progetti congiunti di sviluppo. In questa sfida, le
sanzioni sostanzialmente escludono dai giochi e lasciano tutto il tavolo
ai rivali che accumulano ricchezza e potenza. La Cina lo sa e la Russia
lo sa. Putin probabilmente deve ringraziare il Congresso USA.
Wade Shepard, Forbes 2/8/2017
Traduzione di Alessandro Lattanzio – SitoAurora
https://aurorasito.wordpress.com/2017/08/02/quando-gli-usa-scontano-le-sanzioni-russia-e-iran-firmano-un-accordo-da-25-miliardi-di-dollari/
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