In tutta la storia dell’occultismo occidentale, il nome del misterioso Baphomet viene spesso invocato. Nonostante divenne un nome conosciuto comunemente nel ventesimo secolo, testimonianze del Baphomet si trovano in documenti risalenti all’11 ° secolo. Oggi, il simbolo è associato a qualcosa di relativo all’occultismo, alla magia rituale, alla stregoneria, al satanismo ed all’esoterismo. Baphomet appare spesso nella cultura popolare per identificare qualcosa di occulto.
La raffigurazione più famosa del Baphomet si trova nel libro di Eliphas Levi “Dogme et Rituel de la Haute Magie“, un libro del 1897 che è diventato uno standard di riferimento per l’occultismo moderno. Che cosa rappresenta questa creatura? Qual è il significato dei simboli intorno ad essa? Perché è così importante per l’occultismo? Per rispondere ad alcune di queste domande, dobbiamo prima guardare alle sue origini. Diamo un occhio ora alla storia del Baphomet e ai diversi esempi di riferimenti al Baphomet nella cultura popolare.
ORIGINI DEL NOME
Ci sono diverse teorie circa le origini del nome di Baphomet. La spiegazione più comune sostiene che si tratti di una storpiatura dal francese antico del nome di Maometto (che venne latinizzato in “Mahomet”) – il Profeta dell’Islam. Durante le Crociate, i Templari rimasero per periodi di tempo prolungati, nei paesi del Medio Oriente, dove entrarono in contatto con gli insegnamenti del misticismo arabo. Il contatto con civiltà orientali permise loro di riportare in Europa i principi fondamentali di quello che sarebbe diventato l’occultismo occidentale, tra cui lo gnosticismo, l’alchimia, la Kabbalah e l’ermetismo. L’amicizia dei Templari con i mussulmani ‘portò la Chiesa ad accusarli di culto di un idolo chiamato Baphomet, vi sono quindi alcuni collegamenti plausibili tra Baphomet e Maometto. Tuttavia, ci sono altre teorie circa le origini del nome.
Eliphas Levi, occultista francese che ha disegnato il celebre dipinto del Baphomet sostenne che il nome derivava da una codifica cabalistica:
“Il nome del Baphomet dei Templari, che dovrebbe essere pronunciato cabalisticamente al contrario, è composto di tre abbreviazioni: Tem.; OHP.; AB.; Templi omnium hominum patti Abbas, “il padre del tempio della pace di tutti gli uomini”. 1
Arkon Daraul, un autore e docente di tradizione e magia sufi sostenne che Baphomet derivi dalla parola araba Abu fihama (t), che significa “Il Padre della Comprensione”. 2
Il Dr. Hugh Schonfield, il cui lavoro sui Rotoli del Mar Morto è ben noto, ha sviluppato una delle teorie più interessanti. Schonfield, che studiò un codice ebraico chiamato la cifra Atbash, che veniva utilizzata nella traduzione di alcuni dei Rotoli del Mar Morto, affermò che quando si applica il cifrario alla parola Baphomet, viene tradotta nella parola greca “Sophia”, che significa “conoscenza” ed è anche sinonimo di “dea”.
POSSIBILI ORIGINI DELLA FIGURA
La rappresentazione moderna del Baphomet sembra trarre spunto da diverse fonti antiche, ma soprattutto dalle divinità pagane. Baphomet ha dei tratti in comuni con tutti gli altri dei, tra cui quelli egiziani, del Nord Europa e dell’India. Infatti, le mitologie di un gran numero di antiche civiltà parlano di una sorta di divinità cornuta. Nella teoria Jungiana, Baphomet è una continuazione dell’archetipo del dio cornuto, un concetto di divinità che è universalmente presente nella psiche individuale. Cernunnos, Pan, Hathor, il Diavolo (come illustrato dal cristianesimo) e Baphomet hanno un’origine comune? Alcuni dei loro attributi sono sorprendentemente simili.
L’antico
dio celtico Cernunnos viene tradizionalmente raffigurato con delle
corna spinate in testa, seduto nella “posizione del loto”, simile al
ritratto di Levi del Baphomet. Anche se la storia di Cernunnos è avvolta
nel mistero, lo si identifica come dio della fertilità e della natura.
In
Gran Bretagna, un dio dall’aspetto di Cerennunos venne nominato Herne.
Il dio cornuto possiede alcune delle caratteristiche del satiro come
Baphomet, insieme all’enfasi sul fallo.
Pan
fù una divinità di primo piano in Grecia. Il dio della natura era
spesso raffigurato con le corna in testa e la parte inferiore del corpo
di una capra. Non diversamente da Cerenunnos, Pan è una divinità
fallica. Le sue caratteristiche animalesche sono una concretizzazione
degli impulsi carnali e procreativi degli uomini.
Papa
Silvestro II e il diavolo (1460). Nel cristianesimo, il diavolo ha
caratteristiche simili agli dei pagani sopra descritti in quanto sono
l’ispirazione principale per queste rappresentazioni. Gli attributi
incarnati da questi dei divennero la rappresentazione di quello che è
considerato il male dalla Chiesa.
La
Carta del Diavolo dei Tarocchi di Marsiglia (15 ° secolo). Questa carta
raffigura il diavolo, con le sue ali, le corna, i seni e la postura
delle mani. Fù senza dubbio una grande fonte di ispirazione nella
rappresentazione di Levi del Baphomet.
Robin Good-Fellow (o Puck) è una favola mitologica in cui vi è una personificazione degli spiriti terra.
Goya
1821 pittura “Il Grande Caprone” o “Il Sabbath delle streghe”. Il
dipinto raffigura una congrega di streghe riunite intorno Satana,
quest’ultimo viene raffigurato come un mezzo uomo e mezza capra nella
figura.
Una figura simile al Baphomet nella cattedrale di Notre-Dame-de-Paris, originariamente costruita dai Cavalieri Templari.
IL BAPHOMET DI ELIPHAS LEVI
Questa
raffigurazione del Baphomet di Eliphas Levi dal suo libro Dogmes
Rituels et de la Haute Magie (dogmi e rituali di Magia) è diventata la
rappresentazione “ufficiale” visiva del Baphomet.
Nel 1861, l’occultista francese Eliphas
Levi incluse nel suo libro Dogmes Rituels et de la Haute Magie (dogmi e
rituali di Magia), un disegno che sarebbe diventato la più famosa
rappresentazione del Baphomet: un capro umanoide alato con un paio di
seni e una torcia sulla testa tra le corna. La figura reca numerose
somiglianze alle divinità citate sopra. Esso comprende anche diversi
altri simboli esoterici relativi ai concetti esoterici incarnati dallo
stesso Baphomet. Nella prefazione del suo libro, Levi dichiarò:
Nella rappresentazione di Levi, Baphomet incarna il culmine del processo alchemico – l’unione di forze opposte per creare luce astrale – la base della magia e, infine, l’illuminazione.
Uno sguardo da vicino ai dettagli dell’immagine rivela che ogni simbolo è inevitabilmente equilibrato con il suo opposto. Baphomet si è un personaggio androgino in quanto è in possesso delle caratteristiche di entrambi i sessi: seni femminili e un’asta che rappresenta il fallo eretto. Il concetto di androgenietà è di grande importanza nella filosofia occulta in quanto rappresenta il più alto livello di iniziazione alla ricerca dell’unione con dio.
Il fallo di Baphomet è in realtà il Caduceo di Hermes – un’asta intrecciata da due serpenti. Questo antico simbolo ha rappresentato per secoli l’Ermetismo. Il Caduceo rappresenta esotericamente l’attivazione dei chakra, dalla base della spina dorsale fino alla ghiandola pineale, usando il potere serpentino (da qui, i serpenti) o Luce Astrale.
Il caduceo come simbolo dell’attivazione dei chakra
La
scienza è reale solo per coloro che ammettono e capiscono la filosofia e
la religione, il suo processo avrà successo solo per l’Adepto che avrà
raggiunto il pieno controllo della volontà, diventando così re del mondo
elementare: è questa la forza descritta nel Simbolo di Hermes, sulla
tavola di smeraldo, è il potere magico universale, spirituale, il fuoco,
la forza motrice, è la Od, secondo gli Ebrei, e la luce astrale,
secondo gli altri.
In esso si trova il fuoco segreto, vitale e filosofico, di cui tutti i filosofi ermetici ne parlano riferendosi a lui come il segreto più importante: il Seme Universale, il segreto che hanno mantenuto, e che rappresentavano solo sotto la figura del Caduceo di Hermes. 4
Baphomet è quindi simbolo della Grande Opera alchemica in cui si uniscono le forze separate e contrapposte in perfetto equilibrio per generare la luce astrale. Questo processo alchemico è rappresentato nell’immagine di Levi dai termini “Solve e Coagula” sulle braccia del Baphomet. Mentre concorrono ad ottenere risultati opposti, Sciogliere (trasformare cioè il solido in liquido) e Coagulare (trasformare il liquido in solido) sono due passaggi necessari del processo alchemico – che mira a trasformare la pietra in oro o, in termini esoterici, un uomo profano in un uomo illuminato. Le due scritte sono sulle braccia che puntano in direzioni opposte, a sottolineare ancora una volta la loro natura opposta.
Le mani del Baphomet formano il “segno dell’ermetismo” – che è una rappresentazione visiva dell’assioma ermetico “come sopra, così sotto”. Questa massima riassume l’insieme degli insegnamenti e gli obiettivi dell’ermetismo, dove il microcosmo (uomo) è come il macrocosmo (l’universo). Pertanto, la comprensione dell’uno fa capire l’altro. Questa Legge di Corrispondenza nasce dalla Tavolette di Smeraldo di Ermete Trismegisto, dove stava scritto:
“Tutto ciò che sta in basso corrisponde a ciò che si trova in alto, e tutto ciò che si trova in alto, ha una corrispondenza a ciò che è in basso, per compiere i miracoli dell’Uno.” 5
La padronanza di questa forza vitale, la Vita Astrale, è quello che viene chiamato dai moderni occultisti “Magia”.
La carta del mago nei tarocchi, mentre mostra l’assiome ermetico “come in basso, così in alto”
“La pratica della magia – bianca o nera –
dipende dalla capacità dell’adepto di controllare la forza universale
della vita – quella che Eliphas Levi chiama il grande agente magico o la
luce astrale. Dalla manipolazione di questa essenza fluida si producono
fenomeni trascendentali. La famosa Capra ermafrodita di Mendes è una
creatura composita formulata per simboleggiare questa luce astrale. Esso
è identico al Baphomet, il Pantheos mistico di quei discepoli di magia
cerimoniale, i Templari, che probabilmente la ottennero a loro volta
dagli Arabi.” 6.
Le mani del Baphomet puntano verso lune opposte, che Levi chiama il Chesed e il Geburah – due concetti opposti ripresi dalla Kabbalah ebraica. Nel cabalistico albero della vita, Chesed è associato alla “gentilezza verso gli altri”, mentre Geburah si riferisce alla “moderazione del proprio desiderio di donare la bontà agli altri, quando il destinatario di quel bene è giudicato indegno e sospetto di farne cattivo uso “. Questi due concetti sono opposti e, come ogni altra cosa nella vita,deve essere trovato un equilibrio tra i due.
La caratteristica più riconoscibile del Baphomet è, naturalmente, la testa di capra. Questa testa mostruosa rappresenta l’animale che c’è nell’uomo e la sua natura peccaminosa, le sue tendenze egoistiche e i suoi bassi istinti. In contrasto alla natura spirituale dell’uomo (simboleggiata dalla “luce divina” sulla sua testa), questo lato animale è visto a prescindere come una parte necessaria alla natura dualistica dell’uomo, dove l’animale e lo spirituale devono unirsi in armonia. E’ possibile inoltre sostenere che l’aspetto grottesco complessivo del Baphomet possa servire ad allontanare e respingere i profani che non sono iniziati al significato esoterico del simbolo.
NELLE SOCIETÀ SEGRETE
Sebbene la raffigurazione di Levi del 1861
sia la più famosa del Baphomet, il nome di questo idolo stava già
circolando da più di mille anni, attraverso le società segrete e i
circoli occulti. La prima menzione registrata del Baphomet come parte di
un rituale occulto apparve durante l’era dei Cavalieri Templari.
I CAVALIERI TEMPLARI
Il Baphomet presiede ad un rito templare
Viene ampiamente riconosciuto dai
ricercatori occulti, che la figura del Baphomet fù di grande importanza
nei rituali dei Cavalieri Templari. La prima occorrenza del nome
Baphomet è apparso in una lettera del 1098 del crociato Anselmo di
Ribemont in cui si afferma:
Durante i processi ai Templari del 1307, dove vennero torturati i Templari e interrogati su richiesta del re Filippo IV di Francia, il nome di Baphomet venne menzionato più volte. Mentre alcuni Templari negarono l’esistenza del Baphomet, altri lo descrissero come un gatto, o una testa con tre facce.
Mentre i libri finalizzati al consumo di massa spesso negano qualsiasi legame tra i Cavalieri Templari e il Baphomet, sostenendo che esso fosse un’invenzione della Chiesa per demonizzarli, quasi tutti gli autori studiosi di occultismo (che scrissero cioè libri destinati agli iniziati) riconoscono tale collegamento. L’idolo viene spesso definito come “il Baphomet dei Templari”.
”I templari adorano veramente il Baphomet? Salutano vergognosamente le natiche della capra di Mendes? Cosa era in realtà questa associazione segreta e potente, che mise in pericolo Chiesa e Stato e che venne quindi rasa al suolo senza ripensamenti? Non giudicare nulla alla leggera, sono colpevoli di un grande crimine, hanno mostrato a occhi profani il santuario iniziatico degli antichi. Essi si sono riuniti di nuovo e hanno condiviso i frutti dell’albero della conoscenza, in modo che possano diventare i padroni del mondo. Il giudizio pronunciato contro di loro è più alto e molto più vecchio del tribunale del papa o del re: “Il giorno in cui tu ne mangerai di certo morrai”, ha detto Dio stesso, come leggiamo nel Libro della Genesi.
(…)
Sì, nella nostra più profonda convinzione, il Gran Maestro dell’Ordine dei Templari adorava il Baphomet, e lo fece adorare ai suoi inziati, sì, esisteva in passato, ed è certo che esista nel presente, presiede infatti a delle riunioni con i suoi seguaci, seduto su un trono e con una torcia accesa tra le corna. Ma gli adoratori di questo segno non considerano, come noi, che è una rappresentazione del diavolo: al contrario, per loro è quella del dio Pan, il dio delle nostre scuole moderne di filosofia, il dio della scuola teurgica alessandrina e dei nostri mistici neoplatonici, il dio di Lamartine e Victor Cousin, il Dio di Spinoza e Platone, il dio delle scuole gnostiche primitive, il Cristo dei preti dissidenti. Questa ultima qualifica, attribuita alla capra della magia nera, non stupisce gli studenti di religioni antiche che conoscono le fasi del simbolismo e della dottrina nelle loro varie trasformazioni, sia in India, che in Egitto che in Giudea. “8
MASSONERIA
Poco dopo l’uscita dell’illustrazione di
Levi, lo scrittore e giornalista francese Léo Taxil rilasciò una serie
di opuscoli e libri che denunciavano la massoneria, incolpando le logge
dell’adorazione del diavolo. Al centro delle sue accuse vi era il
Baphomet, che venne descritto come l’oggetto di culto del Massone.
“I
misteri della massoneria francese”, si accusa la massoneria di adorare
il Baphomet e praticare il satanismo. I Lavori di Taxil fecero esplodere
l’ira tra i cattolici
Copertina
de “i segreti della massoneria francese” dove si sta svolgendo un rito
presieduto dal Baphomet, che sta venendo letteralmente adorato dai suoi
adepti
Immagine anti massonica di Abel Clarin de la Rive 1894
Nel 1897, dopo aver causato molto scalpore a
causa delle sue rivelazioni sulla Massoneria francese, Léo Taxil
convocò una conferenza stampa dove annunciò che molte delle sue
rivelazioni furono invenzioni 9.
Da allora, questa serie di eventi venne soprannominato la “Bufala di
Léo Taxil”. Tuttavia, alcuni sostengono che vi siano forti probabilità
che Taxil fosse stato costretto a confessare al fine di sedare la
polemica che coinvolse la massoneria.
Qualunque sia il caso, il collegamento più probabile tra Massoneria e Baphomet è attraverso il simbolismo, in cui l’idolo diventa un’allegoria profonda di concetti esoterici. L’autore massonico Albert Pike sostiene che, nella Massoneria, Baphomet non è un oggetto di culto, ma un simbolo, il cui vero significato è rivelato solo agli iniziati di alto livello.
”E ‘assurdo supporre che gli uomini di intelletto adorassero un idolo mostruoso chiamato Baphomet, o che riconoscessero in Maometto un profeta ispirato. Il loro simbolismo, inventato secoli prima, per nascondere ciò che era pericoloso confessare, era ovviamente incomprensibile da coloro che non erano inziati, e a i loro nemici sembrava un concetto panteistico. I simboli dei saggi sono sempre diventati gli idoli della moltitudine ignorante. Ciò che i capi dell’Ordine veramente credevano e insegnavano, veniva indicato agli Adepti grazie ai suggerimenti contenuti nei gradi elevati della Massoneria, e dai simboli che solo gli Adepti potevano capire “10.
ALEISTER CROWLEY
L’occultista Aleister Crowley nacque circa
sei mesi dopo la morte di Eliphas Levi, facendogli credere che fosse la
reincarnazione di Levi. Anche per questo, Crowley era conosciuto
all’interno della OTO, la società segreta che rese famosa, come il
“Baphomet”.
Una fotografia firmata da Crowley impersonificante il Baphomet
Ecco la spiegazione di Crowley
dell’etimologia del nome Baphomet, tratto dal suo libro del 1929 “Le
confessioni di Aleister Crowley”:
”Presi il nome Baphomet come il mio motto nel OTO. Per sei anni e più cercai di scoprire il modo corretto per scrivere questo nome. Sapevo che doveva avere otto lettere e anche che le corrispondenze numeriche e letterali dovevano essere tali da esprimere il significato del nome in modo da confermare ciò che gli studiosi occulti avevano scoperto su di esso, e anche per chiarire i problemi che gli archeologi non erano finora, riusciti a risolvere …. Una teoria del nome è che esso rappresenti le parole ?? ??????, Il battesimo della saggezza, un’altra, che si tratti della storpiatura di un titolo che significava “Father Mithras”. Inutile dire che il suffisso R va a sostegno della seconda teoria. Ho aggiunto la parola come pronunciata dal Mago. E’ pari a 729. Questo numero non era mai apparso nel miei lavori Cabalistici e, pertanto, non significava nulla per me. Tuttavia si giustifica come il cubo di nove. La parola ?????, il titolo mistico dato da Cristo a Pietro, come pietra angolare della Chiesa, ha questo stesso valore. Finora, il Mago ha dimostrato grandi qualità! Aveva chiarito il problema etimologico e mostrato perché i Templari avrebbero dovuto dare il nome Baphomet al loro cosiddetto idolo. Baphomet era Mitra Padre, la pietra cubica che era la pietra angolare del Tempio. “11
Baphomet è una figura importante nel Thelema, il sistema mistico che fondò all’inizio del 20 ° secolo. In una delle sue opere più importanti, Magick, Liber ABA, Libro 4, Crowley descrive Baphomet come un androgino divino:
”Il diavolo non esiste. Si tratta di un falso nome inventato dai Fratelli Neri per implicare un’Unità nella loro ignorante confusione di dispersioni. Un diavolo che possiede l’unità sarebbe un Dio … “Il diavolo” è, storicamente, il Dio di un popolo che non piace alle persone … Questo serpente, Satana, non è il nemico dell’uomo, ma Colui che ha fatto diventare divina la nostra razza, conoscendo il Bene e il Male, Egli ordinò ‘Conosci te stesso!’ e insegnò l’Iniziazione. Egli è ‘Il diavolo’ del Libro di Thot, e il suo emblema è il Baphomet, l’Androgino che è il geroglifico della perfezione arcana … Egli è dunque Vita e Amore. Ma soprattutto la sua lettera è ayin, l’occhio, così che egli è luce, e la sua immagine zodiacale è il Capricorno, la capra che salta il cui attributo è Libertà “12.
L’Ecclesia Gnostica Catholica, il braccio ecclesiastico dell’Ordo Templi Orientis (OTO), recita nel corso della sua Messa Gnostica: “E io credo nel Serpente e nel Leone, Mistero del Mistero, nel Suo nome Baphomet.” 13 Baphomet è considerato come l’unione di Caos e Babilonia, energia femminile e maschile, il fallo e l’utero.
LA CHIESA DI SATANA
Anche se non è tecnicamente una società
segreta, la chiesa di satana di Anton LaVey rimane un ordine occulto
influente. Fondata nel 1966, l’organizzazione ha adottato il “Sigillo di
Baphomet” come insignium ufficiale.
Il
Sigillo di Baphomet, il simbolo ufficiale della Chiesa di Satana ha
come caratteristiche la Capra di Mendes all’interno di un pentacolo
rovesciato.
Il Sigillo di Baphomet fù fortemente
ispirato da questa illustrazione da “La Clef de la Magie Noire” di
Stanislas de Guaita (la chiave della magia nera).
Illustrazione da La Clef de la Magie Noire (1897)
Secondo Anton Lavey, i Templari adoravano
Baphomet come simbolo di Satana. Baphomet è presente in maniera
prominente durante i rituali della Chiesa di Satana, come simbolo è
posto sopra l’altare rituale.
Nella Bibbia Satanica, Lavey descrive il simbolo di Baphomet:
“Il simbolo di Baphomet è stato usato dai Cavalieri Templari per rappresentare Satana. Attraverso i secoli questo simbolo è stato chiamato in molti nomi diversi. Tra questi ci sono: La Capra di Mendes, La capra di mille giovani, la capra nera, La Capra di Giuda, e forse nella maniera più appropriata, Il capro espiatorio.
Baphomet rappresenta le potenze delle tenebre combinate con la fertilità generativa della capra. Nella sua forma “pura”, il pentagramma viene mostrato comprendente la figura di un uomo all’interno delle cinque punte della stella – tre che puntano verso l’alto, due rivolti verso il basso – a simboleggiare la natura spirituale dell’uomo. Anche nel satanismo il pentagramma viene usato, ma dato che il satanismo rappresenta gli istinti carnali dell’uomo, o l’opposto della sua natura spirituale, il pentagramma è invertito per ospitare perfettamente la testa del capro – le corna, che rappresentano la dualità, la spinta verso l’alto nella sfida, gli altri tre punti rovesciati, o la Trinità negata. Le figure ebraiche attorno al cerchio esterno del simbolo derivanti dagli insegnamenti magici della Cabala, precisamente quelli del “Leviathan”, il serpente degli abissi acquatici, ed identificato come Satana. Queste cifre corrispondono alle cinque punte della stella rovesciata. “14
NELLA CULTURA POPOLARE
Principalmente a causa dell’influenza di
Aleister Crowley e Anton Lavey nella cultura popolare, i riferimenti a
Baphomet la permeano sempre più. In alcuni casi, come in quelli dei
gruppi heavy metal, i riferimenti sono piuttosto chiari ed
inequivocabili – queste band non nascondono in alcun modo le influenze
di queste scuole di occultismo sul loro immaginario. Ecco alcuni esempi:
La Death Metal Band Behemoth: Copertina di Zos Kia Cultus
La Death Core Band The Black Dahlia Murder – Copertina dell’album Ritual
Marilyn Manson – Copertina dell’album AntiChrist Superstar
La
copertina del cd dei Rammstein, Pussy, si riferisce alla androginia di
Baphomet. Il secondo ragazzo da destra fa anche il segno dell’”As Above
So Below” con la mano.
Nell’intrattenimento commerciale
(“corporativo”) i riferimenti sono molto più vaghi e nascosti. Rivolti
ad un pubblico più giovane, i riferimenti ci sono ma, probabilmente, non
vengono riconosciuti e compresi consapevolmente dalla maggior parte del
pubblico. Ecco alcuni esempi.
Lady Gaga
La cantante pop Kerli
Uno screen-shoot dal popolare videogioco online Ragnarok
Copertina dell’album “Baphomet” di Kiichi
Riferimenti, ancora più oscuri, potranno essere trovati da coloro che hanno “occhi per guardare” (non semplicemente vedere)
IN CONCLUSIONE
Baphomet è una creazione composita
simbolica della realizzazione alchemica attraverso l’unione di forze
opposte. Gli occultisti credono che, attraverso la padronanza della
forza vitale, uno è in grado di produrre l’illuminazione Magica e
spirituale. La rappresentazione di Eliphas Levi del Baphomet include
diversi simboli che alludono all’innalzamento della kundalini – la
potenza serpentina – che conduce verso l’attivazione della ghiandola
pineale, conosciuta anche come il “terzo occhio”. Così, da un punto di
vista esoterico, Baphomet rappresenta questo processo occulto.
L’immagine del Baphomet viene ora utilizzata come simbolo per qualunque qualcosa riguardi l’occultismo e il ritualismo. Nei mass media comprati dalle multinazionali, che hanno legami con le società segrete, la figura del Baphomet appare nei posti più strani, davanti ad un pubblico troppo giovane per capire il riferimento occulto. Che Baphomet venga usato nella cultura pop come simbolo del potere delle élite occulte sulle masse ignoranti?
Dopo secoli di miti, bufale, propaganda e disinformazione su entrambi i lati dello spettro, possiamo veramente rispondere alla domanda originale poste da questo articolo: “Chi è Baphomet?”. E ‘un simbolo di Satana o di illuminazione spirituale? E ‘un simbolo del bene e del male? La risposta si trova all’interno dello stesso simbolo: è entrambe le cose. Nella mitologia egiziana, Toth Hermes era una potenza mediatrice tra il bene e il male, assicurandosi che nessuno dei due avesse una vittoria decisiva contro l’altro.
Baphomet rappresenta il compimento di questo compito cosmico su una scala molto piccola, all’interno di se stessi. Una volta che l’equilibrio perfetto viene raggiunto a livello personale, l’iniziato all’occultismo può puntare una mano verso il cielo e una mano verso la terra e pronunciare questo assioma ermetico che si riverbera attraverso millenni: “Come sopra, così sotto”.
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