In concomitanza con l'esplosione, si è verificato un temporaneo blackout delle comunicazioni radio di tutto il pianeta, come rilevato dall'Agenzia americana per l'atmosfera e gli oceani, la Noaa. Secondo il Solar Dynamics Observatory della Nasa, infatti, l'eruzione ha comportato un brillamento di classe X, ossia quella che comprende gli eventi più rilevanti.
Gli episodi come quello di oggi, infatti, possono scatenare tempeste magnetiche di forte intensità.
Per il momento non vi sono pianeti che potrebbero rimaner colpiti da prossime eruzioni, ma domani, 15 maggio, vi è il rischio che il telescopio spaziale della Nasa Spitzer e la sonda Stereo-B vengano investite dall'espulsione della massa coronale generata dall'esplosione. Inoltre, quello verificatosi ieri non è altro che un "assaggio" di ciò che accadrà in tutto il mese di maggio, durante il quale si prevede la più intensa attività solare dell'anno.
http://www.articolotre.com/2013/05/maggio-di-fuoco-leruzione-solare-piu-intensa-dellanno/169742
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Altro potente brillamento solare di classe X 2.8
13 maggio 2013 -
La nostra stella sembra fare sul serio, un'altro forte flare solare di
classe X 2.8 e' stato registrato alle 16:05 UTC sul versante orientale
del Sole, la regione solare non ancora deve essere denominata dal NOOA perché non ancora visibile dal versante della Terra. L'intenso
brillamento ha provocao un black out radio sul lato illuminato
della Terra. La scoppiettante regione solare e' in fase di rotazione, e
nei prossimi giorni sarà esposta direttamente fronte Terra. Restate
sintonizzati per aggiornamenti...
I brillamenti sono classificati come A, B, C, M o X a seconda della loro luminosità nei raggi X vicino alla Terra, misurata in Watt/m². Ogni classe è dieci volte più potente di quella precedente, con X (la più grande) pari a 1012 W/m², ed inoltre è divisa linearmente da 1 a 9, quindi un brillamento X2 è quattro volte più potente di uno M5. L'attività solare si trova normalmente compresa tra le classi A e C. I brillamenti C hanno pochi effetti sulla Terra, mentre i più potenti M e X possono causare danni. A volte superano il valore massimo (X9): il 16 agosto 1999 e il 2 aprile 2001 vennero misurati dei brillamenti X20, ma essi furono superati da quello del 4 novembre 2003, che fu stimato a X45 ed è il più potente mai registrato[1]. La regione di macchie solari 486 era la più turbolenta mai osservata.
I brillamenti sono classificati come A, B, C, M o X a seconda della loro luminosità nei raggi X vicino alla Terra, misurata in Watt/m². Ogni classe è dieci volte più potente di quella precedente, con X (la più grande) pari a 1012 W/m², ed inoltre è divisa linearmente da 1 a 9, quindi un brillamento X2 è quattro volte più potente di uno M5. L'attività solare si trova normalmente compresa tra le classi A e C. I brillamenti C hanno pochi effetti sulla Terra, mentre i più potenti M e X possono causare danni. A volte superano il valore massimo (X9): il 16 agosto 1999 e il 2 aprile 2001 vennero misurati dei brillamenti X20, ma essi furono superati da quello del 4 novembre 2003, che fu stimato a X45 ed è il più potente mai registrato[1]. La regione di macchie solari 486 era la più turbolenta mai osservata.
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