Non possiamo continuare a fare
affidamento solo sull’esercito al fine di raggiungere gli obiettivi di
sicurezza nazionale che abbiamo designato. Abbiamo bisogno di forze
dell’ordine per la sicurezza interna che siano altrettanto potenti,
forti e ben finanziate.
B.H. Obama, in un tripudio di applausi
Ecco il risultato dei suoi sforzi, in
piena crisi, mentre taglia miliardi di dollari di investimenti pubblici,
gettando le basi per una catastrofe socioeconomico-finanziaria (le
finanze di USA e UK fanno sembrare quelle greche un paragone di
virtuosità): 12mila proiettili per ogni singolo poliziotto statunitense,
centinaia di migliaia di proiettili perforanti (banditi dalla
Convenzione Internazionale dell’Aja del 1899), migliaia di droni, 2700
blindati usati nella guerriglia urbana in Iraq, armi automatiche
generalmente in dotazione alla NATO.
Le forze di polizia statunitensi sono pronte a respingere un’invasione. Un’invasione dall’interno.
DRONI
“Immaginate città in cui piccoli aerei
senza pilota volano silenziosi ad alta quota, impossibili da
individuare ad occhio nudo, equipaggiati con video e fotocamere ad alta
definizione e capaci anche di penetrare muri grazie a tecnologia ad
infrarossi. Sono i droni, simili a quelli usati in Afghanistan o in
Yemen da Obama. Vi sembra fantascienza o l’ultimo film di James Bond?
Non fatevi ingannare. Sta già succedendo in alcune città americane ed è
solo questione di tempo prima che avvenga in tutto il paese e, chissà,
anche in Europa”.
Droni per uccidere persone in zone non interessate dai combattimenti e puramente per un presunto “comportamento sospetto”
considerare tutti i maschi in età da combattimento in area di guerra (mezzo Afghanistan e tutto il nord del Pachistan) come “nemici combattenti” eliminabili
massacrando gli invitati a cerimonie nuziali e funebri e, successivamente, chi partecipa alle operazioni di soccorso
MUNIZIONI
I funzionari del Dipartimento per la
Sicurezza Interna (DHS) hanno ripetutamente negato di aver intrapreso
operazioni di stoccaggio di munizioni, ma Associated Press sostiene che
l’agenzia programma l’acquisto di oltre 1,6 miliardi di munizioni nel
corso dei prossimi quattro o cinque anni, e ha già acquistato 360.000 proiettili perforanti e 1,5 miliardi di munizioni nel 2012.
DHS sostiene che lo faccia per risparmiare, ma gli esperti hanno sottolineato che i
proiettili a carica cava costano quasi il doppio e si espandono al
momento dell’impatto. Ciò ha spinto alcuni a chiedersi quale uso ne
vogliano fare [sparare ai cittadini armati? NdT].
L’acquisto
di 1,6 miliardi di munizioni fornirebbe al DHS i mezzi per combattere
l’equivalente di una guerra in Iraq lunga 24 anni [le forze dell’ordine statunitensi hanno stabilito che ogni poliziotto deve avere 6 volte più munizioni di quelle che il Pentagono assegna ad ogni soldato americano
NdT]. Membri del Congresso affermano che DHS si è ripetutamente
rifiutato di spiegare le ragioni di un tale massiccio acquisto di
munizioni.
BLINDATI
Perché diavolo la DHS sta acquistando più di un miliardo di proiettili oltre a migliaia di veicoli corazzati anti-mine?
OMICIDI MIRATI DI LEADER DELLE PROTESTE
Le forze di polizia e gli agenti del
dipartimento per la sicurezza interna (Department of Homeland Security,
DHS) hanno collaborato e, verosimilmente, continuano a collaborare con i
servizi di sicurezza delle banche per sorvegliare, arrestare e
neutralizzare quei cittadini americani “colpevoli” di protestare
pacificamente contro il sistema (Occupy Wall Street). Le
strategie preparate congiuntamente contemplavano (contemplano?) anche
l’uccisione da parte di cecchini di alcuni leader del movimento di
protesta, in quanto classificati come “minaccia terroristica”.
Poiché precedenti richieste di accesso a queste informazioni erano state rifiutate, il sospetto è che questa improvvisa generosità sia motivata da ragioni di deterrenza: nessun leader di un movimento di protesta si sentirà più al sicuro (Naomi Wolf, The Guardian, 29 dicembre 2012).
Poiché precedenti richieste di accesso a queste informazioni erano state rifiutate, il sospetto è che questa improvvisa generosità sia motivata da ragioni di deterrenza: nessun leader di un movimento di protesta si sentirà più al sicuro (Naomi Wolf, The Guardian, 29 dicembre 2012).
OMICIDI MIRATI CON USO DI DRONI
Se un “alto funzionario” (anonimo) decide
che un cittadino americano rappresenta una “minaccia” (generica, a sua
discrezione) per gli Stati Uniti, una minaccia “imminente” e ha
intrapreso “azioni ostili agli Stati Uniti” e se un “alto funzionario”
(può anche essere lo stesso di cui sopra) pensa che potrebbe essere più
problematico o rischioso cercare di catturarlo (e quando non lo è?)
allora in questo caso diventa legale ucciderlo preventivamente, senza un
processo e senza alcun vaglio delle prove incriminanti.
Non c’è nulla in questa rivendicazione del potere esecutivo che possa impedire ad Obama o ad un futuro presidente di determinare che migliaia di cittadini sono “nemici pubblici” da eliminare.
CITTADINI: DENUNCIATE I NEMICI DELLO STATO!
Un milione di dollari per un programma di “interventi preventivi” che dovrebbe incoraggiare
i cittadini a denunciare (anonimamente) i loro vicini, amici o
familiari se temono che potrebbero nuocere a se stessi o agli altri.
STATO DI POLIZIA
Naomi Wolf (Guardian, 5 aprile 2012): La
frase più terrificante di tutte è l’uso da parte del giudice Kennedy
del termine “detenuti” per i cittadini statunitensi “agli arresti”…
Dieci anni di associazione semantica hanno dato a “detenuto” il significato di sinonimo di chi, in America, è stato spogliato dei suoi diritti – in particolare in prigione. È stato a lungo nell’uso corrente in America, abituandoci a collegarlo alla condizione in cui a qualche remoto musulmano a caso può essere tolto qualsiasi diritto dallo stato americano. Ora il termine – con la sua associazione al concetto di “coloro ai quali si può fare di tutto” – viene reimpiegato sistematicamente all’indirizzo di … qualunque cittadino americano DOC. […].
Ora ci sono 1.271 agenzie governative e 1.931 società private che lavorano su programmi relativi alla lotta al terrorismo, alla sicurezza nazionale ed all’intelligence in circa 10mila sedi negli Stati Uniti.
Ci sono 854.000 persone munite di nulla osta per motivi di sicurezza e ci sono 33 complessi edilizi dedicati all’attività di intelligence ai massimi livelli di segretezza che sono stati costruiti o sono in costruzione.
Dieci anni di associazione semantica hanno dato a “detenuto” il significato di sinonimo di chi, in America, è stato spogliato dei suoi diritti – in particolare in prigione. È stato a lungo nell’uso corrente in America, abituandoci a collegarlo alla condizione in cui a qualche remoto musulmano a caso può essere tolto qualsiasi diritto dallo stato americano. Ora il termine – con la sua associazione al concetto di “coloro ai quali si può fare di tutto” – viene reimpiegato sistematicamente all’indirizzo di … qualunque cittadino americano DOC. […].
Ora ci sono 1.271 agenzie governative e 1.931 società private che lavorano su programmi relativi alla lotta al terrorismo, alla sicurezza nazionale ed all’intelligence in circa 10mila sedi negli Stati Uniti.
Ci sono 854.000 persone munite di nulla osta per motivi di sicurezza e ci sono 33 complessi edilizi dedicati all’attività di intelligence ai massimi livelli di segretezza che sono stati costruiti o sono in costruzione.
La vera notizia è come è bastato un decennio per addomesticare i cittadini americani e far loro accettare detenzione permanente, tortura, esecuzione sommaria di cittadini americani, in patria o all’estero, una massiccia presenza di paramilitari nelle loro strade e nelle loro case.
CAMPI DI LAVORO PER CIVILI INTERNATI
Queste disposizioni regolano l’istituzione e la gestione da parte dell’esercito di programmi di lavoro per detenuti civili e campi di prigionia per civili in installazioni dell’esercito
“In allegato potrete trovare le
informazioni che avete richiesto riguardo alla politica ed alle linee
guida dell’esercito in merito all’istituzione di un programma di lavoro carcerario per civili e di campi di prigionia civili in installazioni militari.
Queste informazioni non sono ancora state pubblicate (sono in corso di
stampa), comunque, questi programmi sono stati finanziati, hanno
ottenuto l’assegnazione del relativo personale e riflettono l’attuale
politica dell’esercito. Spero che troverete queste informazioni utili”
Sinceramente vostro
Bill Hefner
Membro del Congresso
ROBOT KILLER
Rapporto delle Nazioni Unite condanna
l’introduzione di armi sviluppate da USA, UK, Israele, Giappone e Corea
del Sud che non hanno più bisogno della supervisione umana e possono
uccidere e determinare chi rappresenta una minaccia per la loro
esistenza, ossia dei veri e propri terminator con intelligenze
artificiali che, accedendo alle banche dati e ad internet, possono
intraprendere programmi di omicidi indipendenti dalla volontà umana (Skynet).
IL GRANDE FRATELLO
Ci sono certamente modi in cui
chi investiga per la sicurezza nazionale può scoprire esattamente ciò
che è stato detto in una conversazione [telefonica]… Benvenuti in
America. Tutto [ciò che diciamo] viene registrato mentre parliamo, che
lo sappiamo o meno, che ci piaccia o meno.
Tim Clemente, ex agente FBI della divisione antiterrorismo
“È davvero una situazione in cui questo
strumento potrebbe essere reimpiegato istantaneamente ed essere
disponibile per i fini di uno stato totalitario abbastanza rapidamente”,
spiega Bill Binney, 40 anni di onorata carriera alla National Security
Agency
“La possibilità di farlo è in fase di realizzazione. Ora è
solo questione di vedere se la persona sbagliata arriva alla
presidenza, o se alcune persone creano una loro rete interna al governo e
accelerano questo processo”.
Nello Utah la National Security Agency sta costruendo un enorme punto di calcolo e gestione dei dati che setaccerà la Rete, dalle mail alle ricerche Google, e le telefonate. La sorveglianza capillare potrebbe partire nel 2013.
http://versounmondonuovo.wordpress.com/2012/03/21/utah-2013-dal-grande-fratello-allimmenso-fratello/
GUERRA CIVILE?
Una maggioranza di stati americani non
ratificherà mai un emendamento costituzionale che limiti il secondo
emendamento. Inoltre, la maggior parte delle disposizioni sul diritto di
possedere armi non è federale, dipende dalle scelte dei singoli stati.
Anche se venisse a mancare il secondo emendamento, questi stati
elaborerebbero i loro specifici emendamenti. Il che significa
che si rischia un’altra guerra di secessione (la prima per il possesso
degli schiavi, la seconda per il possesso di armi semiautomatiche).
RIVOLUZIONE?
“A tutti quelli che vorrebbero proibire le armi dico solo che se gli ebrei europei avesse avuto il diritto di portare armi prima dell’Olocausto i nazisti e i loro collaboratori avrebbero avuto un bel daffare nell’attuare la “Soluzione Finale”. (Questo tipo di situazione era precisamente il motivo per l’introduzione del 2° emendamento – serviva ad eliminare il monopolio di Stato sulla violenza, armando la popolazione). Questo è il problema fondamentale che riguarda il controllo delle armi in America. Senza un’arma da fuoco si è in balia del linciaggio, la vostra sicurezza dipende dalla buona volontà degli altri cittadini. Se improvvisamente questi se la prendono con te perché sei ebreo, musulmano, nero, gay, o qualsiasi altra cosa, allora tanti saluti. Per questo esiste un’associazione ebraica in favore del secondo emendamento come baluardo contro l’antisemitismo e per la stessa ragione il movimento delle Pantere Nere (Black Panther) lottò strenuamente contro il divieto di portare armi. Un’arma da fuoco dà alle minoranze una serie di diritti che non potrebbero altrimenti essere protetti, in particolare la garanzia di protezione dalla tirannia” (Anonimo)
Se consideriamo l’incapacità dimostrata dall’esercito americano di sconfiggere ribelli muniti di armi leggere in diversi paesi asiatici, non è chiaro come l’amministrazione Obama possa pensare di far applicare una legge che vieta le armi d’assalto senza far piombare la nazione nel caos per diversi anni, con migliaia di morti. Quanti soldati americani diserteranno e si schiereranno con i loro concittadini?
Sarà interessante osservare l’arrampicata sugli specchi di chi proverà a dimostrare le “evidenti” differenze tra le azioni di Gheddafi/Assad/Netanyahu e quelle del Nobel per la Pace B.H. Obama.
Tuttavia, come abbiamo visto, cittadini e miliziani anti-federali non avrebbero alcuna chance senza un’ingerenza “umanitaria” di potenze straniere. Le immagini di Boston sono emblematiche: 9mila paramilitari con mezzi blindati, elicotteri, intelligence, diritto di detenzione senza processo a tempo indeterminato (habeas corpus sospeso discrezionalmente in base a NDAA 2012 e 2013) e il possibile appoggio delle forze armate. Gli Stati Uniti sono già un enorme campo di concentramento e la finestra per sfuggire si sta chiudendo. Il Senato ha bloccato ogni possibilità di controllare la vendita delle armi, nonostante il 90% della popolazione sia strenuamente favorevole ad invertire la tendenza alla militarizzazione della propria società.
TERZA GUERRA MONDIALE
Qualora il governo di Israele fosse
costretto ad intraprendere un’azione militare di legittima auto-difesa
contro il programma di armamento nucleare iraniano, il governo degli
Stati Uniti affiancherà Israele, fornendo, nel rispetto della legge
americana e delle responsabilità costituzionali del Congresso ad
autorizzare l’uso della forza militare, supporto diplomatico militare ed
economico al governo di Israele nella difesa del suo territorio, del
suo popolo e della sua esistenza.
Risoluzione 65 del Senato americano
[in realtà l'uso di testate nucleari sarebbe limitatissimo, per evidenti ragioni]
Israele ha confermato di aver bombardato in Siria
nelle prime di venerdì un carico di missili presumibilmente diretto in
Libano ai miliziani Hezbollah, alleati del regime di Bashar al-Assad.
“L’Iran sta continuando con il suo
programma nucleare. Deve ancora attraversare la linea rossa che ho
presentato alle Nazioni Unite, ma si sta avvicinando in modo
sistematico”, ha detto Netanyahu. “Non gli si deve permettere di varcarla“
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