venerdì 5 luglio 2013

Uccisa da un vaccino esavalente


In data 1° luglio un giudice del Tribunale civile di Pesaro ha riconosciuto colpevole il Ministero della Salute e stabilito un maxi risarcimento di 200mila euro, più un vitalizio di circa 700 euro al mese e un ulteriore indennizzo ancora da quantificare [oltre agli arretrati calcolati dalla vaccinazione ad oggi], alla famiglia di una bambina pesarese di neanche 6 mesi morta in culla il 7 febbraio del 2003.

Il giudice ha riconosciuto il nesso causale che una serie di medici consulenti della famiglia, e poi lo stesso consulente del Tribunale, hanno stabilito tra la vaccinazione esavalente cui la bambina venne sottoposta in data 17 gennaio 2003 e la morte avvenuta a febbraio.

Da anni la letteratura accenna al fatto che spesso la sindrome della morte improvvisa del lattante [Sudden Infant Death Syndrome o SIDS­­] è preceduta da una vaccinazione.
 
Il Tribunale ha ritenuto di condividere l’assunto del consulente di parte della famiglia considerando che non è stata oggetto di contestazione la circostanza che la bambina godesse di buona salute fino al giorno prima dell’assunzione del vaccino.

Inoltre, come è stato dedotto dai ricorrenti e non controverso dal Ministero, la piccola nei primi tre mesi di vita è cresciuta in modo costante, per cui il suo stato di benessere precedente alla somministrazione della vaccinazione costituisce un dato assolutamente certo.

Infatti, per stabilire una correlazione causa-effetto tra un trattamento farmacologico e l’insorgenza di una patologia, devono essere soddisfatte le seguenti condizioni :
  1. Le condizioni cliniche del paziente erano buone PRIMA della somministrazione del farmaco;
  2. Mancano possibili cause di insorgenza della patologia considerata, PRIMA della somministrazione del farmaco stesso;
  3. Vi sono state reazioni avverse alla  somministrazione  del farmaco, cioè reazioni insorte con una chiara correlazione temporale con la somministrazione;
  4. La letteratura medica riporta altri casi di simili effetti avversi;
  5. Esiste un meccanismo patogenetico plausibile  che possa spiegare l’effetto avverso.
Tutto ciò vale anche nel caso in cui il farmaco sia un vaccino anti-infettivo che esiti col decesso, oppure che esiti sia in una patologia invalidante sia in una cerebropatia ad espressione clinica comportamentale e cognitiva [AUTISMO]


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