lunedì 5 maggio 2014

BRUCIATI VIVI


Ci ho pensato a lungo prima di pubblicare questa foto. Avevo dei dubbi. Mi domandavo: uno scrittore ha il diritto di turbare le menti dei suoi lettori con immagini simili? Sarà etico pubblicarle nello stesso spazio in cui condivido le foto delle mie figlie, bambine felici che sorridono? Non so ancora darmi una risposta. Non so se qualcuno di voi rimarrà offeso o turbato, se è così, mi scuso. So solo che guardando queste persone carbonizzate vive mi vengono in mente molte immagini simili viste in passato, in diverse parti del mondo, e sono sempre più convinto che non si può tacere sulla questione delle guerre pilotate dalle superpotenze.


La storia non perdonerà la nostra ignoranza, l'insensibilità, l'egoismo. L'orrore va mostrato, condiviso e sofferto, almeno in una millesima parte. L'orrore esiste.
Lo stesso orrore che vivono in questi giorni i civili in Ucraina, catapultata in una serie di violenze inaudite che prendono sempre più piede e rischiano di diventare la ripetizione dello scenario balcanico.

Stamattina non ho visto nessun giornale pubblicare in prima pagina questa foto e mi sono arrabbiato. Perché tutti noi dovremmo avere davanti agli occhi le conseguenze di una politica corrotta, il modo in cui si sta concretizzando il piano di conquista economico-politico dei territori post-sovietici. Le persone arse vive nella città di Odessa erano dei civili, non erano spie, militari o rappresentanti del governo russo. Erano persone impaurite nascoste all'interno dell'edificio, nel tentativo di sfuggire alla furia omicida dei provocatori squadristi.

Sono stati bruciati vivi e nessun giornalista occidentale ha avuto coraggio di raccontare - o nessun giornale si è preso la responsabilità di pubblicare - la loro storia in modo coerente, perché ufficialmente siamo dalla parte degli insorti.

Perché in fondo non abbiamo ancora capito se ci serve il gas russo o se accetteremo la proposta delle compagnie americane.

Perché l’ennesimo bamboccio politico italiano ha fatto carino con il Cesare americano qualche settimana fa.

Perché siamo per la democrazia, siamo per i fast food, per il petrolio gestito dalle sette sorelle, per le lobby del tabacco, per le favole della BBC, per la classe della finanza che schiavizza il mondo intero trasformandolo nel medioevo tecnologico, per la metodica distruzione del nostro pianeta. Siamo dalla parte della crescita, di quello che chiamano del progresso.

Io dico che di fronte ad un simile scempio svaniscono le appartenenze, la coerenza politica, gli interessi economici e non esistono più le spiegazioni. Non esiste nessuna giustificazione storica o umana con cui si possano spiegare i corpi di esseri umani carbonizzati. Corpi che ieri non erano diversi da noi: fatti di carne e ossa, con pensieri, desideri, affetti, progetti, sentimenti.

Mi dispiace se ho rovinato il vostro sabato, mi dispiace con tutto il cuore di aver urtato la vostra sensibilità con queste immagini, ma se esiste la verità, sono sicuro che in questo momento ha il volto sfigurato dal fuoco, come quello dei cadaveri che vedete in questa foto.

E spero che mister Obama e i suoi consiglieri, con quei bei sorrisi da Nobel stampati sulle loro facce di gomma, possano riportare nelle loro anime la stessa micidiale devastazione che hanno portato sui loro corpi quegli innocenti di Odessa.


Nicolai Lilin
Fonte: www.facebook.com

* http://it.wikipedia.org/wiki/Nicolai_Lilin

http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=13318 

§§§§§§§§§§
 Rogo di Odessa, picchiati i sopravvissuti feriti

Erano scampati alla strage, seppur malconci. La polizia ha arrestato loro e non i nazisti che li hanno massacrati. E li ha anche fatti picchiare mentre li portava via.

Sono stati pestati, poi gli hanno sparato, poi bruciati vivi come dei topi in trappola, chi se l’è cavata è dovuto sopravvivere agli accoltellamenti. Infine, chi ha avuto l’ardire di essere soltanto ferito e grondante di sangue è stato bastonato mentre veniva trasportato bendato in carcere. E sì, perché gli illegali, coloro che hanno agito fuori dalla legge sono gli assaliti, e non gli assalitori. Sono stati accusati di aver occupato illegalmente la sede dei sindacati a Odessa. Li attende la prigione. Ne sono stati arrestati a decine, di russofoni. Degli assalitori, degli assassini, delle bestie, invece, si sa solo di qualche arresto. Ovviamente, fatto con i guanti.


Quarantasei morti e quasi duecento feriti, di cui alcuni gravi. Il raid nazista a Odessa si è trasformato in una vera e propria strage, mentre la polizia rimaneva a guardare.

Eppure, paradossalmente, i separatisti russofoni non hanno fatto altro che imitare la tattica di protesta di Maidan. Anche allora erano stati occupati edifici pubblici. Ministeri, addirittura. Allora, chi occupava abusivamente era coccolato dall’Occidente, non era perseguito dalla legge. Due pesi e due misure. È questa la vera democrazia.





 - di Franco Fracassi -

http://www.informarexresistere.fr/2014/05/04/rogo-di-odessa-picchiati-i-sopravvissuti-feriti-video/ 

Nessun commento:

Posta un commento